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Moto3, Lorenzo Dalla Porta: “Il titolo mondiale? Ho solo pensieri positivi"

DaOAsport

Pubblicato 25/10/2019 alle 10:17 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Lorenzo Dalla Porta, Moto3

Credit Foto LaPresse

Lorenzo Dalla Porta è vicinissimo a conquistare il titolo Mondiale in Moto3. Il pilota toscano dovrà conquistare quattro punti in più di Aron Canet e perderne meno di diciassette da Tony Arbolino per laurearsi Campione del Mondo. Una situazione di grande vantaggio per il nativo di Prato, che si è raccontato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport:
Sono tranquillo, i pensieri sono solo positivi.
Una tranquillità mostrata anche in Giappone, quando ha ottenuto un’importantissima vittoria:
Anche quando ho visto il cartello non ho perso freddezza. Non mi è neanche importato troppo. Avevo un obiettivo, vincere, ed è quello che ho cercato di fare. Non è neanche stato difficile.
Un commento su chi è Lorenzo Dalla Porta:
Visto dagli altri, credo di essere più normale di quello che uno possa pensare. Sono molto umile e vengo da una famiglia umile, questa caratteristica non cambierà mai. Sono cresciuto molto a livello mentale. Prima ero più introverso, ora se voglio qualcosa me la prendo. Nelle corse come in tutto il resto. Sono uno a cui piace tanto la meccanica e tutto quanto ha un motore, le bici, la F1.

"Il 48 in onore di Nonna Nicoletta, curioso di andare in Moto2"

C’è stata una persona speciale nella vita di Dalla Porta:
Nonna Nicoletta era speciale, mi ha voluto davvero tanto bene. Non so descrivere quanto. All’inizio era il 67, anno di nascita del babbo, un anno ho dovuto cambiarlo e ho preso il 48. Una cosa ganza di mia nonna è che non ricordo una volta in cui si sia arrabbiata con me. Eppure era una donna forte, del Sud, con un bel carattere.
Un grande legame con tutta la sua famiglia e soprattutto con il papà:
A lui piace tanto quello che faccio, se sono qui è grazie a lui. E ora il nostro rapporto è anche migliorato. Siamo una famiglia umile, anche a livello economico. Si è sempre fatto tanti sacrifici. Ma il babbo ci ha sempre creduto, a volte anche più di me
L’arrivo al Team Leopard ha cambiato la carriera del pilota toscano:
Arrivare qui è stata la chiave per vivere questo momento. Il 2017 era stato molto difficile, fortunatamente nel 2018 ci siamo trovati e da Misano, dove ho vinto la prima gara, abbiamo trovato la quadra. Quest’anno siamo ripartiti da lì, migliorando, il team mi ha dato pure l’opportunità di allenarmi a Palma de Maiorca con Daniel Vadillo, e i risultati lo dimostrano. L'aspetto più importante in questa stagione? La crescita mentale. In passato mi sarei buttato giù in certi momenti, invece anche se le cose non andavano bene ho sempre cercato di reagire. Lavora tanto e penso positivo. So che lo posso fare, il team anche, non ci manca niente”.
Il prossimo anno sarà in Moto2:
Sono molto curioso, non ho mai provato una 600 o qualcosa di più grande della mia moto. Penso che potremo divertirci.
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