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Moto2: Alex Marquez è campione del mondo, allo spagnolo basta il 2° posto

Fabio Psoroulas

Aggiornato 03/11/2019 alle 08:28 GMT+1

Gara poco spettacolare della Moto2. A vincere il Gran Premio di Sepang è Brad Binder velocissimo sin dalle prime curve. Il secondo posto di Alex Marquez gli permette di vincere il mondiale. Terzo Tom Luthi. Alex diventa il primo pilota a conquistare il titolo sia in Moto3 che in Moto2. E per la prima volta nella storia due fratelli vincono un mondiale nella stessa categoria.

Alex Marquez campione del mondo Moto 2

Credit Foto Getty Images

Per la seconda volta nella storia due Marquez sono campioni del mondo nello stesso anno. Ad Alex basta il secondo posto nel Gran Premio di Sepang, penultimo atto del mondiale di Moto2. Lo spagnolo si è dimostrato il migliore quest'anno, forte di una costanza di rendimento notevole e con una fase centrale dell'anno ricchissima di vittorie. Sono dieci i titoli della famiglia Marquez nel motomondiale, veramente tanti. Tra l'altro Alex il prossimo anno potrà vantarsi di avere il numero 1 sul cupolino, dato che correrà ancora in Moto2. Primo pilota a vincere il mondiale sia in Moto3 che Moto2.
Oggi però Alex non brilla. O meglio: ci si aspettava un dominio di Marquez in gara, guardando i risultati delle libere e in qualifica. Oggi però paga dazio da un super Brad Binder, sicuramente più forte. Alex ci prova a stare al passo del rivale, ma nel finale bada ad amministrare il secondo posto che gli basta per chiudere il mondiale con una gara d'anticipo.
Gara perfetta di Binder che coglie la seconda vittoria di fila. Il sudafricano va in testa alla prima curva e vola via. Poi però sbaglia, va lungo e Alex torna davanti. Ma Brad non si scoraggia e gli rifila una sportellata importante, rimettendosi in testa sino all'arrivo. Con questo successo torna secondo nella generale.
Chiude il podio Tom Luthi che mai ha messo in discussione la fine del mondiale. Lo svizzero guarda sempre i primi due a distanza e proprio non ne ha per stare davanti a Marquez. Gara non certo ricca di spettacolo, con i primi tre che fuggono e gli altri lontano.
Finisce anche il mondiale della Moto2. Valencia sarà solo una formalità.

La cronaca

- Pronti via e Binder vola e si porta in testa davanti a Marquez, terzo Nagashima, poi Vierge, Luthi e Garcia. Purtroppo Di Giannantonio finisce a terra.
- Primi giri con tante cadute. Finiscono per terra Bastianini, Di Giannantonio, Martin e Bendsneyder. Davanti Binder rimane saldamente in testa davanti a Marquez e Nagashima, con quarto Luthi, poi Vierge.
- Brad Binder però va lungo al sesto giro, permettendo ad Alex di passare in testa. Inizia un bel duello tra i due fino al contatto, con Brad che torna davanti ad Alex di forza a metà gara. Terzo è Nagashima e quarto Luthi. Quinto Vierge molto staccato, pooi Lecuona e Navarro. Baldassarri ottavo davanti a Marini.
- Davanti è gara intensa a suon di giri veloci. Binder rimane davanti a Marquez e Luthi, rimangono in tre per la vittoria con Nagashima che si stacca. Quinto Vierge, poi Lecuona, Navarro e Baldassarri. Caduto Bezzecchi.
- Ci si aspetta l'attacco di Luthi per cercare di tenere aperto il mondiale, ma non arriva. Finisce quindi con Binder che vince davanti a Marquez e Luthi, con Alex campione del mondo.

La statistica chiave

Per la prima volta nella storia due fratelli vincono nella stessa categoria. Non cadete nel tranello: Alex Marquez aveva vinto in Moto3, Marc in 125.

La dichiarazione

Alex MARQUEZ: "Devo ringraziare la squadra per il grande lavoro. Non riesco a crederci, è un sogno che si avvera".
picture

Alex Marquez campione del mondo Moto 2

Credit Foto Getty Images

Il tweet da non perdere

Il migliore

Brad BINDER: Alex sembrava averne di più di tutti dalle FP1, in verità in gara Brad è stato superiore sin dal primo metro. Poi sbaglia dopo qualche giro ma con forza e veemenza gli torna davanti, andando a vincere quasi in solitaria.

Il peggiore

Fabio DI GIANNANTONIO: Un peccato. Parte a bomba ma finisce a terra dopo poche curve. Fortunato che Bastianini cada qualche metro dopo, se no rischiava di rimettere in discussione il titolo di rookie dell'anno.
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