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Viñales: "Dedico questa vittoria al giovane pilota morto"; Marquez: "Che gioia per mio fratello!"

DaOAsport

Aggiornato 03/11/2019 alle 12:19 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Maverick Viñales festeggia il successo ad Assen. Getty Images

Credit Foto Getty Images

Lo spagnolo Maverick Vinales vince d’autorevolezza il GP della Malesia, penultimo round del Mondiale 2019 di MotoGP. Sul tracciato di Sepang lo spagnolo della Yamaha si è imposto, al termine di una gara da “uomo solo al comando”. Un assolo quello dell’iberico, che ha messo a frutto il grande feeling con la M1 su questa pista, vincendo con pieno merito e mettendo in evidenza qualità velocistiche notevoli. Vinales ha preceduto il campione del mondo della Honda Marc Marquez e Andrea Dovizioso (Ducati).
E’ stata una gara incredibile, sapevo di avere un bel potenziale. Dopo il primo giro, ho espresso una grande velocità. Anche in Australia il mio feeling era tale da poter vincere, ma aver preso la testa nelle prime battute qui mi ha permesso di imporre il mio ritmo e di aggiudicarmi questa corsa“, le parole a caldo dello yamahista, che poi ha voluto dedicare un pensiero anche al centauro indonesiano Afridza Munandar, morto ieri sul circuito malese nel corso della gara dell’Asia Talent Cup:
Un successo che voglio dedicare al giovane pilota morto ieri, è per lui

Marquez: "Che gioia per Alex!"

Si interrompe a quota cinque la sequenza di vittorie consecutive da parte di Marc Marquez, secondo classificato nel Gran Premio della Malesia 2019. L’otto volte campione del mondo della Honda, scattato dalla quarta fila in griglia di partenza, si è reso protagonista di una rimonta furibonda nei primissimi giri che gli ha permesso di portarsi alla piazza d’onore alle spalle di un inarrivabile Maverick Vinales. Dopo aver perso tempo prezioso dietro alla Ducati Pramac di Miller, lo spagnolo si è lanciato all’inseguimento del leader senza riuscire però mai ad avvicinarsi più di tanto.
Sono soddisfatto, è stata una gara incredibile fin dal primo giro per quello che siamo riusciti a fare io e Dovi. Purtroppo però nei primi 3 giri ho consumato molto le gomme e l’obiettivo della gara era già definito dato che Vinales era più veloce di noi. L’unica chance, come a Phillip Island, era quella di stargli vicino però quando ha preso 1″5 ho provato a stargli addosso ma ho fatto un errore e sono finito a 2″5. Non potete immaginare quanto io sia felice oggi per la vittoria di mio fratello Alex nel Mondiale Moto2, se la merita, perché ha lavorato davvero tanto e non è facile essere mio fratello. Ha già vinto due volte il Mondiale ed è fantastico. Non dobbiamo però scordarci dell’altra faccia della medaglia e di un nome: Munandar. Io l’ho incontrato solo una volta ed era abbastanza gentile, purtroppo il mondo delle corse è così a volte, un abbraccio alla sua famiglia e ai suoi amici

Qui Valentino Rossi

Valentino Rossi ha sognato a lungo di spezzare un digiuno che lo vede lontano dal podio dal GP delle Americhe 2019, disputato a metà aprile. Il 40enne di Tavullia ha battagliato a lungo con Andrea Dovizioso nel GP di Malesia 2019 di MotoGP, non riuscendo tuttavia a vincere il duello con il forlivese ed accontentandosi di una quarta posizione che, ad ogni modo, testimonia un deciso passo avanti rispetto alle ultime uscite.
Sono partito abbastanza bene, ma già alla prima curva ho fatto fatica, le Ducati mi hanno superato. Nei primi giri andavo molto forte, ho fatto il record della pista ed è una bella soddisfazione. E’ stata una bella lotta con Dovi, io ero più veloce nel misto, lui nel dritto. Speravo andasse in difficoltà con le gomme, invece ci sono andato più io, perché noi dobbiamo fare la differenza in curva e quindi stressiamo di più le mescole“, ha dichiarato il Dottore a Sky.
Nonostante oltre due decadi di Mondiale alle spalle e nove titoli in bacheca, il fuoriclasse italiano continua ad approcciare questo sport con estrema umiltà:
Sono contento, ho imparato un po’ di cose, ad esempio come percorrere la curva con questa moto. Le gomme hanno tenuto bene, mi dispiace non aver tenuto il podio, ma con Dovizioso non ce l’ho fatta. Quest’anno sinceramente non me l’aspettavo, ma sono cambiati tantissimo il modo di guidare e la frenata. Ho dovuto adeguarmi e cambiare stile, ci sto iniziando a prendere la mano per avere più feeling. Anche la moto è diversa in accelerazione e nell’angolo di piega. E’ quasi come ricominciare da capo per me, non è facile, ma se ci riesco è bello. Già dall’Australia sono migliorato
Il centauro del Bel Paese sorride per i progressi della scuderia di Iwata: “La Yamaha sta lavorando e si sta impegnando. Nel 2019 ha iniziato un nuovo corso, nel 2017-2018 abbiamo perso tanto terreno tecnicamente. E’ arrivata tanta gente nuova, le moto vanno forte, soprattutto in qualifica e con gomme nuove, anche l’elettronica è migliorata senza fare cose trascendentali. Aspettiamo ora moto e motore nuovo, perché rispetto alla Ducati perdiamo tanto in rettilineo. In questo week-end ho trovato un buon setting sin dal venerdì. Mi dispiace per il podio, ma mi sono divertito“.
Rossi è convinto di aver perso il terzo posto nelle prime fasi di gara: “Marquez più o meno è rimasto sempre lì, avevamo lo stesso passo. Se non avessi perso terreno all’inizio, sarei potuto rimanere con lui. Petrucci mi ha attaccato dopo la partenza e lì ho perso molto tempo. Il mio podio è svanito nei primi giri. Marquez mi avrebbe tirato nel dritto, avrei potuto salire sul podio. Dovizioso invece mi dava quasi fastidio in curva, dovevo frenare. Con un po’ più di motore sarei salito sul podio, fatichiamo sul dritto. Io poi sono più pesante rispetto a Vinales e questo mi penalizza
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