Quanto torna Martin? Jorge salterà anche il GP dell'Argentina. Rivola (ad Aprilia): "Inutile prendersi rischi"
MOTOGP - Jorge Martin non salterà solo l'appuntamento inaugurale in Thailandia questo fine settimana ma anche il secondo GP della stagione in programma fra 15 giorni a Termas de Rio Hondo. L'ad di Aprilia Massimo Rivola: "L'operazione è andata bene ma lo scafoide è la parte più complicata. Tornerà quando sarà in piena forma, non vogliamo prendere rischi".
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Jorge Martin non gareggerà nemmeno nel secondo GP della stagione, quello in programma fra due settimane in Argentina. La tripla frattura alla mano sinistra e il guaio allo scafoide ereditati nella caduta in allenamento con la moto da supermotard obbligano alla cautela e per questo il campione del mondo in carica d’accordo con i responsabili dell’Aprilia ufficiale hanno già fatto sapere che Martinator tornerà solo quando sarà "in piena forma perché è inutile prendere rischi" e affrettare i tempi magari pregiudicando completamente non solo l’avvio di stagione ma tutto il 2025.
"Non correrà a Termas de Rio Hondo perché le condizioni della sua mano sinistra non sono buone al momento - ha dichiarato l'ad di Aprilia Racing Massimo Rivola ai giornalisti presenti a Buriram -. L'operazione è andata bene ma lo scafoide è la parte più complicata. Tornerà quando sarà in piena forma, non vogliamo prendere rischi".
Quando TORNA Martin? Rivalutazione non prima di Austin (28-30 MARZO)
A parlare delle condizioni di Martin ed azzardare una possibile di rientro ci ha provato anche il dottor Javier Charte che oltre a confermare le parole di Rivola ha anche ammesso che Martin non sarà rivalutato dal punto di vista medico fino al GP delle Americhe (28-30 marzo).
"Martin è di buon umore. Come sempre, è un ragazzo molto vitale – ha dichiarato il dottore della MotoGP ai microfoni di DAZN Spagna - La cosa che ci preoccupa di più è che lo scafoide si consolidi perfettamente. In linea di massima, sia io che il dottor Xavier Mir abbiamo parlato con lui e per il momento non sarà sicuramente in Thailandia e nemmeno in Argentina. Vedremo cosa succederà per Austin. È un problema che dobbiamo esaminare poco a poco. Il recupero non è veloce, è un recupero lento, perché se non guarisce bene e non ha un buon callo sulla frattura, può avere effetti collaterali a medio e lungo termine. Probabilmente faremo un test prima di andare in Texas e vedremo cosa succederà".
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