Marquez domina nel warm-up di Le Mans: Dovizioso 2°, Rossi 5°

E’ sempre Marc Marquez a fare la voce grossa nel corso di questo weekend in Francia, quinto round del Mondiale 2018 di MotoGP. Lo spagnolo della Honda è stato, infatti, il più veloce del warm-up, ottenendo il tempo di 1’31″868, l’unico pilota ad infrangere la barriera dell’1’32”.

Girando con una coppia di soft (anteriore)/hard (posteriore), il leader della classifica iridata ha saputo fare la differenza, come al solito, mettendo in mostra un gran passo in prospettiva gara. Non c’erano dubbi che il n.93 fosse tra i favoriti e, nel corso di questa sessione, ha voluto ribadirlo con forza.

Bene comunque Andrea Dovizioso, secondo a 0″452 dalla vetta, su una Ducati equilibrata e molto più convincente in percorrenza di curva. “Dovi”, forse anche rinfrancato dal rinnovo di contratto ufficializzato qualche giorno, guida bene e la GP18 è precisa tra le sue mani. Sembra essere proprio lui il vero rivale per Marquez. Terzo tempo per la Suzuki di Andrea Iannone, molto prestazionale anche a Le Mans. Il passo gara è più che buono ed i 516 millesimi rimediati da Marc non sono molti se valutati rispetto al contesto agonistico in cui, al di là dell’iberico, tutti sono molto vicini.

Per quanto concerne Valentino Rossi, il “46” ha concluso in quinta posizione, preceduto dalla Ducati del Team Pramac dell’australiano Jack Miller, a 811 millesimi dalla Honda. Un gap non da poco. Il “Dottore” non ha ancora trovato la quadra, forse, con la sua Yamaha ma i riscontri del warm-up vanno presi in considerazione fino ad un certo punto visto che le temperature in corsa saranno molto più alte. Lo stesso discorso vale anche per l’altro alfiere del team ufficiale di Iwata Maverick Vinales, che ha concluso questo turno al nono posto ad oltre 1″ da Marquez.

Caduta, invece, per il poleman (Yamaha) francese Johann Zarco, venuto a contatto con la Honda di Thomas Luthi in curva 8. Nessuna conseguenza per il francese ma ovviamente il 10° tempo finale si giustifica anche per questo. Si è rivisto, poi, in pista anche il britannico Cal Crutchlow (Honda) che, dopo il pesante highside di ieri, era molto dolorante. Fortunatamente non ha riportato fratture ma ovviamente non è al 100%, come certificato dall’11° crono a precedere un Jorge Lorenzo (Ducati), lontano dal compagno di squadra.