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Dovizioso: "Siamo in lotta per il titolo, ma dobbiamo migliorare"; Marquez: "Le Mans imprevedibile"

DaOAsport

Pubblicato 16/05/2019 alle 19:10 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Andrea Dovizioso (4) of Italy and Ducati Team during the press conference before Red Bull GP of Spain at Circuito de Jerez on May 2, 2019 in Jerez de la Frontera, Spain.

Credit Foto Getty Images

Dovizioso: "Siamo in lotta per il titolo"

E dopo Jerez de la Frontera (Spagna) è la volta di Le Mans (Francia). Il Circus del Motomondiale dall’Andalusia si sposta dunque in terra transalpina, su parte di un tracciato che ha fatto e fa la storia. Ci si riferisce alla celebre 24 Ore ovviamente. Senza però divagare in discorsi riguardanti altre categorie, il quinto round iridato di MotoGP è accompagnato da una domanda che ci siamo posti con una certa ricorrenza nelle ultime stagioni: chi riuscirà a fermare Marc Marquez? Il quesito ha ormai i crismi dell’evergreen perché l’asso della Honda, ogni volta che conclude una corsa, o è vittoria oppure è top-3 certa. Un rendimento eccezionale che soltanto l’incidente di percorso di Austin (Stati Uniti) ha reso meno regale. La classifica infatti è corta: lo spagnolo comanda dopo il trionfo andaluso con una lunghezza di vantaggio sull’iberico Alex Rins (Suzuki) e con tre sul nostro Andrea Dovizioso (Ducati).
Fino a questo momento posso dire che siamo in una buona situazione a livello di campionato. Quest’anno, però, c’è un numero maggiore di piloti inseriti nella lotta, anche se siamo solamente all’inizio. Per questo motivo tutto è differente, non si può sbagliare di una virgola, e le qualifiche sono davvero fondamentali. Ad ogni modo sono contento di essere nella corsa per il titolo e cercherò di proseguire su questa scia
Il “Dovi” nell’ultimo weekend ce l’ha messa proprio tutta ma neanche in questo caso il tabù di Jerez è stato sfatato, visto il mancato podio (quarto posto) alle spalle della Yamaha dello spagnolo Maverick Vinales. E allora sull’asfalto francese si proverà a far quadrare le cose, su un layout che dovrebbe essere più adatto alla moto italiana. Un tracciato con tante accelerazioni e frenate sul quale la GP19 potrebbe fare molto bene. Il bilancio del forlivese su questa pista parla di 8 podi: 1 successo, 3 secondi e 4 terzi posti. L’ultima volta di Andrea tra i migliori tre risale però al 2015 (terzo) e il successo nella massima cilindrata non è mai arrivato.
La pista di Le Mans è sempre stata positiva per me e la Ducati, anche un anno fa eravamo veloci, quantomeno prima della caduta che mi ha rovinato la gara. Sicuramente siamo su un circuito più favorevole rispetto a Jerez per cui sono fiducioso. Come ogni volta, poi, anche il meteo sarà decisivo, dato che si annuncia instabile. Un altro aspetto da valutare con cura
A livello globale c’è la sensazione che in casa Ducati non ci sia grande soddisfazione per il comportamento della GP19 in queste prime uscite.
Non so se altri team abbiano lavorato meglio o peggio rispetto a noi, posso garantire che il livello attuale è notevolmente ravvicinato e tutti siamo a brevissima distanza. Le moto sono diverse tra di loro e anche lo stile di guida dei piloti incide pesantemente. Per cui ogni discorso può mutare da una gara all’altra. Dal canto nostro non siamo contenti al 100% di come abbiamo iniziato, perchè ci manca ancora qualcosa a centro curva, ma su altri aspetti siamo eccellenti e risultiamo difficili da battere in alcune piste. Come detto, dipende volta per volta, come a Jerez dove siamo andati bene in prova, molto meno in gara. Vogliamo crescere, su questo non c’è alcun dubbio. Non siamo lontani dai rivali nè, tantomeno, scontenti del lavoro svolto nel corso dei mesi invernali

Marquez: "Le Mans imprevedibile"

La vittoria di Jerez è stata importante, ma è stato importante portare a casa 24 punti. Sono contento, anche i test hanno dimostrato che eravamo competitivi. Abbiamo provato tutto, la strada è quella giusta. Le Mans è una pista 'stop and go', si riparte da zero, serve la mentalità giusta e ottimismo
Così Marc Marquez si proietta all'appuntamento francese del Motomondiale.
Vediamo nel weekend a che livello saremo noi, a che livello saranno gli avversari per cercare il modo per lottare per il podio domenica, siamo ottimisti
Le Mans è una pista imprevedibile, abbiamo una moto diversa e sarà importante capire come girerà su questo circuito. L'incognita meteo? Dobbiamo valutare tutto. Inizieremo con la solita strategia, poi vedremo durante il weekend le gomme, i tempi sul giro, le previsioni. Se il meteo sarà abbastanza imprevedibile, sarà importante cercare di riadattare il nostro programma e puntare ai tempi. Ma non cambieremo di molto la strategia

L'ambizione di Vinales

Maverick Vinales è apparso decisamente fiducioso nel corso della conferenza stampa che ha dato il via ufficiale al fine settimana del Gran Premio di Francia 2019 di MotoGP. Dopo il podio conquistato a Jerez de la Frontera, la speranza del pilota della Yamaha è che il peggio sia stato messo alle spalle in questo primo scorcio di stagione dove, oggettivamente, ha lasciato per strada punti importanti. Le sue parole lo confermano:
Il fine settimana spagnolo è stato fondamentale per noi sotto molti punti di vista. Avevamo bisogno di esprimere al meglio il nostro potenziale e così è stato. Dopo gare negative come Losail o Austin, nelle quali avevo rovinato tutto sin dal via, questa volta ho tenuto duro e non ho mollato un millimetro, fino a centrare il podio. A me ed al team è arrivata quella iniezione di fiducia della quale avevamo bisogno per proseguire e lavorare con ancor più voglia
La pista di Le Mans, inoltre, sembra adatta alla M1. Una occasione da non farsi sfuggire:
Arriviamo su questa pista dopo una sessione di test importante nella quale siamo migliorati. Questo weekend dovrà darci la conferma di quanto abbiamo fatto. Solitamente la Yamaha si trova bene su questo traccito, per cui dovremo approfittarne. Il mio obiettivo minimo è il podio e voglio dimostrarlo sin dalle prove libere di domani
Maverick Vinales spiega poi nel dettaglio su cosa ha lavorato nel corso test di Jerez:
A dire il vero volevamo migliorare ovunque, quindi in accelerazione, frenata, velocità a centro curva e, non ultimo, affinare il mio stile di guida con la M1. Penso che siamo riusciti a crescere sotto tutti questi aspetti e ora ho molto feeling con la mia moto. Diciamo che sono stati compiuti piccoli, ma significativi, passi in avanti
giandomenico.tiseo@oasport.it
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