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Qualifiche GP Gran Bretagna. Sorpresa Zarco a Silverstone: pole position davanti a Viñales e Miller, big in seconda fila

Luca Montanari

Aggiornato 06/08/2022 alle 17:36 GMT+2

MOTOGP - Seconda pole position stagionale per Johan Zarco: l'1:57.767 vale il nuovo record sul giro di Silverstone, con l'Aprilia di Viñales e la Ducati di Miller a completare la prima fila. Ci si aspettava di più da Quartararo (4°), in seconda fila insieme ai rivali in classifica Bagnaia e Aleix Espargaro. Eroico lo spagnolo, sesto un'ora dopo l'highside in FP4 e il dolore al piede.

7 italiani, 5 rookie e 8 Ducati in pista: i piloti della MotoGP 2022

Colpo di scena a Silverstone, dove nessuno dei più accreditati conquista la pole position. A spuntarla nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna è Johan Zarco: 1:57.767 il tempo del francese della Pramac, quasi un decimo più veloce dell'Aprilia di Maverick Viñales e 164 millesimi meglio della Ducati di Jack Miller, che completa la prima fila. I big inseguono: ci si aspettava di più dal leader Fabio Quartararo (4° a +0.171), costretto ad accontentarsi della seconda fila insieme ai principali rivali in classifica. Quinto posto per Pecco Bagnaia, mentre Aleix Espargaro è l'eroe di giornata: vittima di un violento highside nelle FP4 dal quale ha riportato una forte contusione al piede (ma fortunatamente senza fratture), lo spagnolo dell'Aprilia si rimette in sella meno di un'ora dopo e si guadagna un'autorevole sesta posizione, sognando addirittura la pole per qualche secondo.
Per Zarco è la seconda pole position stagionale e la ventisettesima in carriera nel Motomondiale, mentre Viñales torna in prima fila a distanza di oltre un anno - su questo tracciato ha già vinto nel 2016, quindi attenzione. Ma a destare maggiore curiosità è la seconda fila, dove sono raggruppati i tre pretendenti per il campionato piloti. Ad aggiungere pepe è il long-lap penalty che deve scontare Quartararo entro i primi tre giri della gara, costringendolo quasi certamente ad una rimonta dal fondo del gruppo. Ma Bagnaia deve trovare l'assetto giusto in meno di 24 ore se vuole avere il passo per competere con i migliori, mentre le condizioni di Aleix dopo la caduta prima delle qualifiche restano un'incognita. Motivo per cui El Diablo può vedere il bicchiere mezzo pieno, nonostante il quarto tempo gli stia stretto, soprattutto dopo essersi trovato in pole provvisoria a metà Q2.
Bene gli italiani Bezzecchi e Bastianini, che agguantano la terza fila accedendo dalla Q1 e beffando le KTM, con Oliveira e Brad Binder in quinta fila insieme a Di Giannantonio (15°). Il Bestia, ottavo, vince il confronto diretto con Jorge Martin (nono), ma la gara si rivelerà cruciale per stabilire a chi dei due verrà affidato il posto nella Ducati Factory dalla prossima stagione a fianco di Pecco.
Chiude la top-10 Luca Marini davanti alle Suzuki, decisamente al di sotto di quanto mostrato nelle prove libere: Alex Rins (11°) e Joan Mir (12°) saranno obbligati all'ennesima rimonta se il passo gara glielo permette.
Crisi nera Honda, tutte lontanissime in griglia. Nemmeno Alex Marquez riesce a limitare i danni, 17° con una caduta in Q1. Prove da dimenticare per le HRC di Bradl (18°) e di Pol Espargaro fresco di ritorno dall'infortunio alle costole (19°). Partirà solo in settima fila pure Nakagami.

Griglia di partenza

LA CLASSIFICA: Zarco, Viñales, Miller, Quartararo, Bagnaia, A.Espargaro, Bezzecchi, Bastianini, Martin, Marini, Rins, Mir.
ELIMINATI IN Q1: Oliveira, B.Binder, Di Giannantonio, Gardner, A.Marquez, Bradl, P.Espargaro, Morbidelli, Nakagami, Fernandez, D.Binder, Dovizioso.

La cronaca in 5 momenti chiave

- All’inizio delle FP4 Aleix Espargaro è vittima di un brutto highside, probabilmente causato dalla gomma troppo fredda. Lo spagnolo dell’Aprilia si rialza molto faticosamente e viene trasportato al centro medico per le visite di controllo. Tanto dolore al piede destro ma nessuna frattura, può disputare regolarmente le qualifiche.
- Inizia la Q1. Super tempo di Bastianini nella prima run, tre decimi più veloce di Oliveira. Inseguono Bezzecchi e Morbidelli, poi Brad Binder e Di Giannantonio.
- Bastianini si migliora ancora con un ottimo 1:58.609 e domina la Q1. Avanza al turno successivo anche Bezzecchi, che dopo essersi trovato nel traffico non si fa prendere dal nervosismo e all’ultimo tentativo beffa le KTM di Oliveira e Binder. Quinta fila per Di Giannantonio (15°), crisi totale Honda: Alex Marquez partirà solo 17° precedendo le HRC di Bradl e Pol Espargaro.
- Primo assalto in Q2: Quartararo davanti per un solo millesimo su Jack Miller! Tutti vicinissimi al primo assalto: terza l'Aprilia di Viñales, poi le Pramac di Martin e Zarco. 7° Bagnaia (+0.256), 8° Marini e 10° Bezzecchi. Aleix Espargaro accusa troppo dolore e fa segnare un tempo altissimo.
- Un Aleix Espargaro debilitato si inventa un giro clamoroso e scende per primo sotto la barriera dell'1:58. Purtroppo non basta al pilota Aprilia per la pole: diversi si migliorano drasticamente, tra cui proprio Zarco, che fa segnare il nuovo record della pista con 1:57.767. Alla bandiera a scacchi l'altra moto della casa di Noale scavalca Miller in seconda piazza. Scivola fuori dalla top-3 Quartararo, quinto tempo per Bagnaia.

La statistica chiave

Per la prima volta dopo tre GP consecutivi, non vedremo in prima fila in MotoGP né Francesco Bagnaia né Fabio Quartararo.

La dichiarazione

Fabio QUARTARARO (Yamaha): "Meglio di così era difficile ed è davvero frustrante il tempo che ho fatto valga solo il quarto posto. Aleix ha avuto fortuna dopo una caduta così, ma è bello vederlo vicino a me in griglia di partenza. In quel momento (nelle FP4, ndr) stavo facendo dei buoni giri con le gomme usate".

Il momento social

Il migliore

Aleix ESPARGARO (Aprilia): tanto di cappello al record della pista di Zarco, ma l'uomo del giorno è senza ombra di dubbio il 33enne iberico dell'Aprilia. Steso a bordo pista dopo essere stato sbalzato dalla sua amata RS-GP, miracolato per non aver riportato fratture che gli avrebbero impedito di disputare le qualifiche (e forse dicendo anche addio al Mondiale), risale in sella con un piede gonfio e dà una lezione a tutti, costringendo gli avversari a metterci il 101% per stargli davanti, mentre lui guida con una condizione a meno della metà. Cosa sarebbe stato senza quella caduta.

Il peggiore

HONDA: nel baratro, lontana dalla lotta per l'accesso in Q2. Il rischio di non andare a punti per la seconda volta negli ultimi tre Gran Premi è altissimo. Che disonore per la storia del team.
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