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Pecco Bagnaia campione del mondo MotoGP con la Ducati! 13 anni dopo Valentino Rossi, l’Italia torna a vincere il titolo

Fabio Psoroulas

Aggiornato 06/11/2022 alle 16:37 GMT+1

MOTOGP – Dopo 13 anni di digiuno, l’Italia torna a vincere il mondiale MotoGP con Francesco Bagnaia, che regala alla Ducati il secondo titolo iridato nella classe regina della sua storia. Al pilota piemontese basta il 9° posto strappato a Valencia. Nulla da fare per Fabio Quartararo che aveva l’obbligo di vincere e chiude solo 4°. Vittoria per Rins con la Suzuki, all’ultima gara prima dell’addio.

🏍Bagnaia campione, l'epica cavalcata verso il titolo MotoGP in 280"

Il capolavoro italiano è realtà. Bagnaia e Ducati, 50 anni esatti dopo il tandem Agostini-MV Agusta, sono campioni del mondo della classe regina. Dopo una rimonta epica da -91 dopo 10 gare, Bagnaia riporta il tricolore sul tetto del mondo della MotoGP che mancava addirittura da 13 anni, dai tempi dell’ultimo titolo in top class di Valentino Rossi, amico e mentore di Pecco. Si festeggia a Chivasso, si esulta anche a Borgo Panigale, con Bagnaia che riporta alla vittoria la Desmosedici dopo Casey Stoner 2007.
Doveva essere una giornata tranquilla quella di Valencia, dato che a Pecco serviva un 14mo posto per vincere. In verità la gara non è stata semplice per Bagnaia, chiusa con un anonimo nono posto dopo tanti problemi di avantreno. Ma comunque oggi la gara era secondaria, l'importante era vincere il titolo e così è stato. Con sette vittorie e dieci podi, Pecco può finalmente sorridere per la vittoria del titolo meritato. Dopo il mondiale in Moto2 nel 2018, arriva il campionato dei grandi, che vale mille volte di più. Per la lotta al mondiale non c'è stata poi tanta lotta: Quartararo e Bagnaia addirittura arrivano al contatto nei primi giri, poi il francese cerca di stare coi primi ma chiude ai piedi del podio, mentre l'italiano amministra a fatica e termina nono al traguardo.
El Diablo quindi abdica. Analizzare la sua stagione è impresa veramente ardua. A metà anno questo mondiale era assolutamente vinto, poi la rimonta di Pecco, il disastro prestazionale della M1 e qualche errorino del francese, riportano il successo in Italia.
Parlando della gara, vince un clamoroso Alex Rins, super a regalare l'ultimo successo alla Suzuki che da domani sarà una ex squadra. Incredibile epilogo della moto giapponese che si ritira sul più bello. Secondo un ottimo Brad Binder, chiude il podio Jorge Martin. Quartararo finisce quarto, poi Mir. Ducati quindi fatica a Jerez con il solo Martin sul podio, nel luogo dove lo scorso anno avevano fatto tripletta.
Tante cadute in quest'ultima gara della stagione. Finiscono a terra Marquez, Alex, Zarco e Miller. Disastrosa l'Aprilia, con Aleix e Vinales costretti al ritiro nelle prime fasi. Con lo zero del più vecchio dei fratelli Espargaro e con l'ottavo posto di Bastianini, Enea chiude terzo nella generale. Grandissimo risultato anche della Bestia che può festeggiare un super risultato. Da domani deve focalizzarsi sul 2023, dato che sarà il compagno di squadra del nuovo campione del mondo.
Ora un giorno di festa. Da martedì cominciano i test e vedremo Bagnaia col numero uno sul cupolino. Un'emozione incredibile.
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Pecco Bagnaia in festa per il titolo mondiale MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Tabellino

LA CLASSIFICA: 1 Rins 2 B Binder 3 Martín 4 Quartararo 5 Oliveira 6 Mir 7 Marini 8 Bastianini 9 Bagnaia 10 Morbidelli 11 Bezzecchi 12 Fernández 13 Gardner 14 Nakagami 15 Di Giannantonio

La cronaca in cinque momenti

- Pronti via e Alex Rins parte a fionda davanti a Martin e Marquez. Quartararo è quarto, poi Miller e Bagnaia. Al secondo giro Jack attacca Fabio che perde qualche metro, così anche Pecco attacca El Diablo e i due arrivano al contatto con Quartararo che perde un'ala mentre Pecco lo sorpassa. Poco dopo però il francese ritorna davanti. Aleix invece è costretto al ritiro per un problema alla moto, mentre Bastianini è a punti e al momento terzo nella generale.
- In testa sono in solitaria Rins, Martin, Marquez e Miller. Dietro Bagnaia prova a stare con Quartararo, che però ne ha di più. Così il francese si butta all'inseguimento dei primi quattro, mentre Pecco è sesto braccato da Binder che in due giri lo passa.
- Si arriva al decimo giro con Rins sempre primo davanti a Martin. Miller supera Marquez ed è terzo. Quartararo non riesce a chiudere il gap sui primi quattro e rimane staccato di un secondo. Sesto Binder, poi Bagnaia. Marquez però finisce a terra e regala una posizione ai due pretendenti al titolo.
- Davanti succede pochissimo: Rins sempre in testa, poi Martin e Miller. Quartararo prova la disperata rimonta sui primi tre insieme a Binder che si avvicina al francese. Bagnaia è braccato da Mir e Oliveira e in due giri lo passano. Quartararo e Binder arrivano sui primi tre e il sudafricano passa Fabietto, salendo al quarto posto.
- Ultimi giri. Rins prende qualche metro su Martin, Miller, Binder e Quartararo. Poi Mir, Oliveira quindi è settimo davanti a Marini, Bagnaia e Bastianini che attacca e passa Pecco che scende in decima piazza. Binder passa Miller e sale sul podio, Jack poco dopo finisce nella sabbia. Brad ne ha di più e passa anche Martin per il secondo posto finale. Vince Rins, poi Binder, Martin e Quartararo. Col nono posto Bagnaia è campione del mondo!

La statistica chiave

Dopo cinquant'anni, un binomio italiano vince il titolo nella classe regina. Era il 1972 con MV Agusta e Giacomo Agostini. Ora è il turno di Bagnaia-Ducati.

La dichiarazione

Francesco BAGNAIA: "Suona bene essere il campione del mondo. E' stata la gara più dura della mia vita. Volevo andare nei primi cinque, ma dopo i primi giri ho fatto fatica con l'anteriore".

Il tweet da non perdere

Il migliore

Alex RINS: Il saluto più bello. Le luce della ribalta naturalmente la porta a casa Pecco, ma la storia della Suzuki che vince l'ultima gara prima del ritiro è qualcosa che merita un libro. Una storia fantastica, peccato si interrompa così.

Il peggiore

APRILIA: Semplicemente incomprensibile il finale di stagione della moto italiana. La campagna d'Asia ha totalmente spento la squadra di Noale. A Valencia si è toccato il fondo, con entrambe i riders costretti al ritiro nelle prime tornate.
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Bastianini: "Tuffi? Ero bravo, ma sognavo la moto non i Giochi"

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