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MotoGP, Valentino Rossi si ritira: "È la mia ultima stagione"

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Aggiornato 05/08/2021 alle 19:38 GMT+2

MOTOGP - È ufficiale! Dopo 26 stagioni, il Dottore ha deciso di appendere la tuta al chiodo. Lo ha annunciato lo stesso pilota pesarese in una conferenza stampa al Red Bull Ring in Stiria.

Valentino Rossi, Yamaha Petronas, MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

La notizia che tutti gli appassionati di moto, e non solo, speravano non arrivasse mai: al termine della stagione in corso (mancano ancora 9 Gran Premi), Valentino Rossi si ritirerà dalla MotoGP. L'annuncio è stato dato dallo stesso pilota pesarese in una conferenza stampa straordinaria al Red Bull Ring in Stiria alla vigilia dell'appuntamento austriaco che segnerà la ripresa del Mondiale.
"Ho deciso di fermarmi a fine stagione. È dura prendere questa decisione, avrei voluto correre per altri 25 anni ma è arrivato il momento di dire basta. Purtroppo, quindi, questa sarà l’ultima metà stagione come pilota MotoGP", ha detto il Dottore. "È un momento triste e difficile, dire che l’anno prossimo non correrò con una moto. Ho fatto questo per quasi 30 anni e l’anno prossimo la mia vita cambierà da un certo punto di vista. Ma è stato grandioso e mi sono divertito tantissimo. È stato un percorso lungo e molto divertente, con momenti indimenticabili con tutto il mio team e i ragazzi che lavorano con me".

I dubbi

"Mi sarebbe piaciuto continuare al fianco di mio fratello, avrei potuto farlo, ma va bene così. Abbiamo ancora metà stagione davanti, credo sarà più difficile quando arriveremo all'ultima gara, ora sto solo comunicando la mia decisione. Va bene così. Ho preso la decisione nel corso della stagione. Nella pausa estiva ho fatto la scelta definitiva. Volevo continuare, ma bisognava capire se ero abbastanza veloce e i risultati sono stati al di sotto delle aspettative, così gara dopo gara ho iniziato a riflettere".

I tifosi

"Innanzitutto devo dire ai miei fan che ho dato tutto per tanto, tanto tempo, ho sempre cercato di dare il massimo per restare al top. È stato un lungo viaggio insieme. Ho incredibile sostegno da ogni parte del mondo, a volte è difficile da comprendere anche per me...Ci siamo divertiti insieme. La gente mi riconosce ovunque, anche nei posti più sperduti al mondo, questo è davvero qualcosa di speciale. Ora è un po' diverso rispetto a quando avevo 20 anni, quando soffrivo di più, è difficile gestire l'impatto che tutto questo ha con la tua vita".

Nel 2022? Le macchine!

"Adoro correre con le macchine, penso che farò questo dall'anno prossimo, ma dobbiamo ancora definire questa decisione. Mi sento un pilota e penso lo resterò per tutta la vita. Ho sempre amato gareggiare con le auto, all'inizio gareggiavo con i kart perché mio padre li considerava meno pericolosi delle moto. Ho sempre cercato di migliorare la mia tecnica di guida con le auto, di farmi trovare pronto. Non conosco il mio livello, di sicuro non è lo stesso che ho nelle moto. Mi piacerebbe correre nella 24 Ore di Le Mans, ci sono tante gare in giro per il mondo, penso di potermi divertire".

Rimpianti? Decimo titolo?

"Rimpianti? Non ne ho. Correre con Ducati è stato difficile, ma è stata comunque una grande sfida. Pilota italiano su moto italiano, se fossimo riusciti a vincere sarebbe qualcosa di storico. Sono un po' triste di non avere vinto il decimo campionato ma specialmente perché penso lo meritassi per il mio livello e la mia velocità. Ma va bene così, penso di potermi non lamentare della mia carriera".

Un bilancio tra passato e futuro

"Non so per quale motivo, ma sta di fatto che sono riuscito ad avvicinare tante persona al motociclismo, nella mia parte di carriera ho fatto qualcosa che ha acceso le persone, di questo sono molto fiero, è qualcosa di molto speciale. Allo stesso tempo rende più complessa la mia vita di tutti i giorni, devi cambiare il tuo stile di vita, sei sempre sotto pressione. E' il rovescio della medaglia. Ma va bene così".

Leggenda

"In Italia soprattutto tante persone hanno iniziato a seguire le gare di moto per me, come è successo nello sci con Tomba. Questo è il risultato più importante che ho raggiunto insieme ai risultati! Ho fatto divertire tante persone nelle loro domeniche. Credo sia per questo che sono definito una leggenda".

L'ultima battuta

"Mi mancherà la vita di atleta, le emozioni di correre in MotoGP e tutto il mio team. E poi la sensazione che si prova la domenica mattina prima della gara, quando hai paura ma sai che alle 2 in punto scenderai in pista. Sarà difficile".
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