Marc Marquez a El Periodico spiega perché ha difeso Valentino Rossi dai fischi al gala di Valencia: "Ho imparato a rispettare i miei avversari"

Il 2025 a livello motociclistico sarà tramandato ai posteri come l’anno della rinascita per Marc Marquez, che dopo un calvario sportivo e scelte che non tutti avrebbero avuto il coraggio di cogliere – mollare un contratto faraonico in Honda per correre gratis in Gresini, per tornare a guidare la moto migliore dello schieramento (la Ducati Factory del team Lenovo) – è tornato campione del mondo della classe regina, tornando sul trono della MotoGP ed eguagliando per numeri di titoli una leggenda come Valentino Rossi. Recentemente nel corso della cerimonia di premiazione dei MotoGP Awards a Valencia, Marquez si è trovato a chiedere rispetto per tutti i piloti quando il Dottore è stato bersagliato dai fischi di diversi fan spagnoli presenti in sala. Un comportamento maturo che segna la volontà di voler voltare pagina e dimenticare le polemiche e il famigerato Sepang Clash del 2015. Proprio riguardo alla ragione di questa presa di posizione, il Cabroncito in un’intervista a El Periodico ha spiegato come la maturità gli abbia insegnato un valore importante, l’importanza di rispettare gli avversari.

"Una delle cose che ho imparato durante la mia carriera agonistica è il rispetto per i miei rivali. In pista, tutti cercano di dare il massimo, e qualsiasi situazione o incidente causato da te o da altri è sempre involontario, perché stiamo tutti spingendo i limiti. I tifosi apprezzano questo spettacolo, ma comporta dei rischi. Spesso, un pilota, con l'adrenalina a mille, commette un errore, viene penalizzato e basta; deve finire lì. Ho imparato che è difficile convivere con il risentimento; non è possibile. Ovviamente non vedi le cose allo stesso modo quando hai 20 anni e quando ne hai 32 ma tradizionalmente i fan del motociclismo hanno sempre sostenuto il loro pilota e rispettato gli altri, perché stanno rischiando la vita".