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Marc Marquez e il ritorno della diplopia: che cos'è, quante gare rischia di saltare e la sua carriera è a rischio?

Stefano Dolci

Aggiornato 22/03/2022 alle 16:37 GMT+1

MOTOGP - Una visita a Barcellona, in seguito alla tremenda caduta nel warm up del GP di Indonesia, ha confermato il ritorno della diplopia, un problema che assilla dal 2011 quando dopo una caduta a Sepang in Moto2 fu costretto ad operarsi e che 6 mesi fa lo costrinse a saltare gli ultimi 2 gran premi della stagione. Ma che cos'è la diplopia e la sua carriera è a rischio?

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Un pilota senza pace. Difficile trovare una definizione che calzi meglio per descrivere quello che sta attraversando Marc Marquez. Proprio mentre i dolori al braccio destro – operato tre volte dopo il tremendo incidente nel GP di Jerez 2020 – sembravano avergli dato finalmente tregua dopo due anni trascorsi fra terapie, riabilitazione e duri allenamenti per recuperare il tono muscolare e la fiducia nell’arto infortunato, l’otto volte campione del mondo della HRC – a 48 ore esatte dal violento highside alla curva 7 del tracciato di Mandalika nel warm-up poche prima dello start del GP di Indonesia (saltato a scopo precauzionale, dopo il tremendo botto) – si vede costretto a fare di nuovo i conti con il riaffacciarsi della diplopia.
Un disturbo oculare che assilla il Cabroncito dal 21 ottobre 2011 ma che negli ultimi mesi è diventato decisamente un problema che ha costretto Marquez a saltare svariate gare e soprattutto a lunghi periodi di riposo senza allenamenti in moto o all’aria aperta ma limitandosi esclusivamente a sedute di cyclette e palestra, per tenere il tono muscolare.
La valutazione neuro-oftalmologica a cui si è sottoposto Marc Márquez, nella giornata di lunedì dopo il trauma cranico occorso al Gran Premio d'Indonesia, mostra un nuovo episodio di diplopia causato da una recidiva paralisi del quarto nervo destro, con un coinvolgimento minore di quello avvenuto nell’infortunio nel novembre 2021 [Bernat Sánchez Dalmau, oculista Hospital Clinic Barcelona]

Che cos’è la diplopia?

La diplopia (o visione doppia) è la percezione di due immagini di un singolo oggetto. La visione doppia può essere transitoria, costante od intermittente. La diplopia (di origine traumatica nel caso di Marquez) può essere monoculare o binoculare. La diplopia monoculare può comparire quando qualcosa distorce la trasmissione alla retina attraverso l'occhio. La paralisi del quarto nervo destro, quella che assilla Marquez dall’ottobre 2011, impedisce allo spagnolo di avere gli occhi ben allineati. La diplopia può essere costante, intermittente o verificarsi solo quando gli occhi sono alla ricerca di un'immagine in una particolare direzione (verso sinistra o destra, più probabile in caso di debolezza dei muscoli oculari). La visione doppia può essere orizzontale, verticale o diagonale. La diplopia fa percepire due immagini perché fa venire meno il meccanismo di fusione che consente al cervello di unire le due immagini percepite dai due occhi, che sono leggermente diverse. La doppia visione può verificarsi da sola o può essere accompagnata anche da altri sintomi (disallineamento di uno o entrambi gli occhi, mal di testa, palpebre cadenti, nausea o vertigini).
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Marc Marquez affranto dopo una delle cadute occorse sul tracciato di Mandalika

Credit Foto facebook

Come si cura la diplopia?

Nella maggior parte dei casi la diplopia è curabile e in certi casi guarisce anche spontaneamente, come accaduto lo scorso autunno anche allo stesso Marquez quando si è sottoposto ad un trattamento conservativo che gli ha permesso di recuperare in circa tre mesi la vista e presentarsi in sella alla sua Honda RC213V già nei test di Sepang di febbraio. Nel caso dello strabismo concomitante si usano lenti prismatiche, esercizi oculari o, nei casi più delicati ed estremi, si procede con un intervento chirurgico per il riposizionamento dei muscoli extraoculari. In altri casi si può ripristinare la motilità oculare (non totale) con dei farmaci. Se la paralisi è dei nervi cranici, il problema può risolversi spontaneamente in uno-otto mesi, ma se ciò non si verifica allora occorre intervenire chirurgicamente sui muscoli extraoculari.

Diplopia, il demone di Marquez dal 2011

La prima volta a cui Marc Marquez è stata diagnosticata la diplopia è stata il 21 ottobre 2011 dopo una caduta occorsa nelle libere del Gran Premio di Malesia, sul tracciato di Sepang. In quel caso si trattava di una diplopia verticale all'occhio destro a causa di un edema periorbitale, che fu risolta con un’operazione che corresse una paralisi del muscolo obliquo superiore.
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Marc Marquez nel marzo 2012 ai tempi della sua militanza in Moto2, quando tornò dopo l'intervento per risolvere il problema di diplopia

Credit Foto Getty Images

A svolgere l’operazione fu il dottor Bernardo Sánchez Dalmau, dell’Hospital Clinic di Barcellona, diventato poi l’oculista di famiglia e un luminare di cui Marquez si fida in maniera totale e a cui si rivolge almeno uno-due volte l’anno. In un’intervista a Marca di qualche anno fa raccontò così le ansie di Marquez per l’intervento avvenuto il 16 gennaio 2012: "Gli dissi che i rischi c’erano, che c’era il rischio che se l’intervento non correggesse il difetto, la sua carriera potesse anche terminare. Perché per correre a 300 km/h con la testa inclinata e la rotazione è necessario che la vista sia al 100%. Per fortuna tutto è andato per il meglio e i 7 Mondiali vinti dal 2012 al 2019 sono lì a testimoniarlo”.
La seconda volta invece in cui Marquez ha dovuto rifare i conti con la diplopia risale al novembre scorso, a seguito di una caduta in allenamento con la moto da cross. Marquez scongiurò l’intervento e risolse la situazione con un trattamento conservativo che lo tenne ai box per 3 mesi ma la paura di non poter più guidare si materializzò come ha confidato anche nelle interviste prima dello start della stagione: “Mi alzavo dal divano e vedevo sfocato: una sensazione che non auguro a nessuno – ha raccontato Marquez alla Gazzetta - Quei giorni sono stati i peggiori, ho cercato di staccarmi da tutto, dai social, cercando di circondarmi di familiari e amici. Lì ho davvero iniziato a temere che sarei anche non potuto più salire su una moto”. Brutti pensieri che purtroppo si sono riaffacciati dopo il volo di Mandalika...
  • Marquez: 148 cadute in MotoGP dal 2013 ad oggi, ma dall'infortunio di Jerez 2020 ha saltato il 56% di gare
2013-luglio 2020127 GP corsi (100%)0 GP saltati
luglio 2020-marzo 202215 GP corsi (44%)19 GP saltati

Quando lo rivedremo? Ma soprattutto la carriera di Marquez in pericolo?

Impossibile fare previsioni in questo momento nè su quanti GP salterà il Cabroncito, nè su scenari ancora più foschi. Ad oggi l’unica certezza è che – come sottolinea nel comunicato il dottor Dalmau – il coinvolgimento è minore rispetto all’infortunio di cinque mesi fa. La prossima settimana Marc Márquez si sottoporrà a un nuovo check-up per valutare l’evoluzione dell’infortunio e prevedere il periodo di recupero stimato per tornare alle competizioni.
Ipotizzare uno stop di svariate settimane ad oggi è assolutamente plausibile e ciò peggiorerebbe una statistica, sviscerata da Marca, che racconta molto del calvario che sta vivendo Marquez, un pilota che dall’incidente all’omero patito a Jerez nel 2020 ha saltato il 56% dei GP (solamente 15 gare disputate su un totale di 34, per una percentuale pari al 44%). Se la Honda rischia di perdere il proprio riferimento per un’altra stagione, il Mondiale MotoGP rischia di smarrire il suo pilota di punta e uno dei contendenti più credibili al titolo iridato. La speranza è di rivederlo presto in pista e che questa sia l’ultima difficoltà in un’odissea che dura ormai da più di 600 giorni.
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