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Moto3, Pedro Acosta: biografia, storia, successi e record del nuovo campione del mondo

Fabio Psoroulas

Pubblicato 08/11/2021 alle 19:58 GMT+1

MOTO3 - E' Pedro Acosta il campione del mondo della classe Moto3. Vince il titolo da rookie del motomondiale, non accadeva dal 1990 con Loris Capirossi. Andiamo a conoscere meglio il nuovo fenomeno delle due ruote che, a soli 17 anni, è già paragonato a Marc Marquez.

Pedro Acosta (KTM). Mundial de Moto3 2021

Credit Foto Getty Images

Due settimane fa si è chiusa la corsa al mondiale della MotoGP, vinta da Fabio Quartararo. In Portogallo invece Pedro Acosta è stato proclamato nuovo Campione del Mondo della Moto3. Lo spagnolo ha vinto il Gran Premio dell'Algarve e, insieme alla caduta di Foggia centrato malamente da Darryn Binder, si è portato a casa il mondiale di categoria. Si tratta del primo Rookie a vincere un titolo del motomondiale dai tempi di Capirossi nel 1990. Come Loris, anche Acosta vince il suo primo iride a 17 anni, ma incredibilmente l'italiano mantiene il record di campione del mondo più giovane della storia per un solo giorno (17 anni e 165 giorni Capirex, un giorno dopo per Pedrito). Ma chi è Pedro Acosta? Andiamo a scoprire il nuovo fenomeno spagnolo delle due ruote, a detta di molti il nuovo Marc Marquez.
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Pedro Acosta

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Gli esordi di Pedrito

Nato a Puerto de Mazarrón il 25 maggio 2004, comincia a correre da giovanissimo un po' come tutti, cresciuto tra le prodezze di Casey Stoner e con un mito come Kevin Schwantz, che per età anagrafica naturalmente non ha mai visto correre ma che è l'idolo del padre. Però a differenza di molti altri, lui era stato portato alle minimoto una domenica pomeriggio perché il padre doveva lavorare e non sapeva bene dove lasciare il figlio. L'inizio quindi è un po' traumatico e Pedro racconta nelle varie interviste che non gli piaceva correre, nonostante se la cavasse abbastanza bene sin da subito. Successivamente la passione è arrivata, ma purtroppo i soldi non erano tanti.
Il lato economico è sempre alla base di tutte le carriere nel motorsport. Pedro viene da una famiglia di pescatori della Murcia, oltre a lui ci sono anche due sorelle più grandi e naturalmente non si naviga nell'oro. Comunque con tanti sforzi Acosta comincia a correre in vari campionati, fino ad esordire nella PreMoto3 spagnola nel 2017, vincendola con due gare d'anticipo.
Il successo gli apre le porte del CEV Moto3, dove disputa 3 gare nel 2018. E' dall'anno successivo che ha la grande occasione nella Red Bull Rookies Cup per mettersi in luce, ma purtroppo deve saltare le prime due corse per un incidente. Torna alla terza e va fortissimo, conquistando tre vittorie, cinque podi e tanti altri ottimi risultati. Deve però inchinarsi a Carlos Tatay che trionfa davanti a lui nella generale. Nel 2020 però è favorito assoluto e non delude le attese: vince le prime sei gare consecutive, cosa mai riuscita a nessuno, conquistando il titolo con due gare d'anticipo. Decide anche di disputare tutta la stagione del CEV Moto3, conquistando anche qui tre vittorie e otto podi. Con questi risultati si aprono le porte del mondiale.
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Pedro Acosta, Moto3 Red Bull KTM Ajo

Credit Foto Getty Images

L'arrivo in Moto3

L'arrivo in Moto3 è comunque burrascoso. Si parla tanto di lui, ma sono in pochi ad offrirgli una moto. Un po' perché non ha una grande spinta economica, un po' anche perché non è molto personaggio. Sì, perché Pedrito non è un pilota che ama i social, non è un chiacchierone, ne uno showman. E' uno che bada al sodo, viene da una famiglia di grandi lavoratori con una forte etica del lavoro. E lui è uguale. Alla fine ottiene un a moto del team MT Foundation 77 Andreas Perez, gestito da Jordi Gatell, tramite un accordo con il team Prustel. Ma successivamente Raul Fernandes passa in Moto2, lasciando libera la moto del team Ajo. E' la grande occasione.

Il resto è storia

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Pedro Acosta vince il GP del Qatar

Credit Foto Getty Images

Debutta col botto. Da sconosciuto nei test piazza subito il miglior tempo in una sessione, mentre in Qatar è primo nelle FP1, cosa che non era accaduta ai vari Marquez, Rossi, Quartararo o Mir, per fare degli esempi. In gara arriva il primo podio. Sette giorni dopo fa ancora meglio: sempre a Doha parte dalla pit lane per una penalizzazione, ma non demorde, recupera e addirittura va a vincere. E' il primo di tre successi consecutivi che lo pongono come favorito assoluto per la generale. Da qui in poi però le cose cambiano: è maggiormente marcato, fa più fatica a vincere, ma è comunque bravo ad amministrare. Arrivano altre due vittorie in Germania e in Stiria, prima del trionfo di Portimao che gli regala il titolo.
Ho passato il giro d'onore a piangere. Meno di un anno fa sono rimasto senza squadra. E non so cosa dire se non ringraziare Aki Ajo, Red Bull e KTM per la fiducia. Non mi hanno dato una squadra, mi hanno dato una famiglia. Non ho mai perso il sorriso. E' finito un anno difficile, dopo l'estate ho continuato a spingere ma è stata dura per me reggere bene fisicamente. Le ultime gare sono state difficili". Pedro Acosta 07/11/2021

Ha 17 anni, ma non sembra

"Pedro ha qualcosa di diverso, non ho mai visto uno così. Ha 17 anni ma non ne dimostra. Sembra un ragazzo molto concentrato e soprattutto molto più esperto". Franco Morbidelli a Jerez.
Come detto in precedenza, Pedrito non è un ragazzo come gli altri. Ha 17 anni ma ne dimostra molti di più, soprattutto per l'atteggiamente dentro e fuori dalla pista. L'attuale capo di Acosta è il vecchio scaltro proprietario del team Red Bull KTM Ajo, Aki Ajo, che ne ha viste di tutti i colori. Márquez, Jack Miller, Brad Binder, Miguel Oliveira, Johann Zarco e molti altri sono passati nei suo garage in Moto2 e Moto3 negli ultimi due decenni. "È sempre difficile fare paragoni perché ognuno ha un carattere diverso. Naturalmente Pedro è davvero un grande talento. Quello che mi piace però è il suo atteggiamento, davvero aperto e rilassato. Viene da una famiglia laboriosa e ha una buona attitudine al lavoro. Quando si è unito alla mia squadra ha detto: 'Aki, capisco davvero quanto sono fortunato ad essere qui, quindi se ho questa opportunità non voglio perderla. Sacrificherò tutto per questo'. Questo è un ottimo atteggiamento per un ragazzo giovane.
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Pedro Acosta, campeón del mundo de Moto 3

Credit Foto Getty Images

Tutte queste parole per dire un concetto ben chiaro, e cioè che il pilota è fortissimo e ha talento, ma è soprattutto nella gestione, nel carattere e nella testa che ha vinto il mondiale. Nelle gare dove non ha vinto ha sempre gestito, sbagliando il minimo indispensabile, cercando sempre di stare fuori dai guai e portando a casa punti utili alla causa. Un modo di fare da pilota espertissimo, che non si vede mai in Moto3, dove tutti cercano di ottenere il massimo possibile andando spesso oltre i limiti. Questo atteggiamento ha pagato.

E' il nuovo Marquez?

Lo stile di Pedro non è il migliore per la Moto3, andrebbe meglio per Moto2 e MotoGP. Riesce a essere così veloce e calmo, nonostante la giovane età, che non riesco a trovargli dei difetti". Casey Stoner 05/11/2021
Dopo solo un anno di Moto3 El Tiburon l'anno prossimo correrà in Moto2. Sarà un salto naturalmente complicato, ma per tanti addetti ai lavori ed ex piloti potrebbero essere addirittura meglio le classi più pesanti per lui. Ha sempre stupito tutti per la straordinaria capacità di fermare la moto in staccata e di portare grande velocità in curva, cosa che naturalmente si fa meglio in Moto2 e MotoGP rispetto alla Moto3. Per cui potrebbe già vincere il prossimo anno, anche perché correrà per il team Ajo che è una assoluta certezza.
Sarà il nuovo Marquez? In Spagna naturalmente ci sperano. Al momento ha fatto addirittura meglio del Cabroncito, che non aveva vinto il mondiale nel suo anno di debutto. Di meteore vincitrici un anno e poi scomparse nel nulla il motorsport ne è pieno, come anche di gente come Quartararo che da giovane doveva vincere tutto salvo poi non vincere nulla, fino ad arrivare in MotoGP e trionfare. Insomma, può succedere di tutto. Certo che le premesse sono assolutamente ottime.
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