Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto
Opinion
MotoGP

MotoGP 2023, griglia Mondiale, favoriti, pronostici: Bagnaia favorito poi Bastianini e Quartararo. Marquez outsider?

Fabio Psoroulas

Aggiornato 23/03/2023 alle 18:08 GMT+1

MOTOGP 2023 - Si aprono le danze: la stagione 2023 MotoGP è ai nastri di partenza. Pecco Bagnaia vuole confermarsi campione del mondo ed è il favorito. Chi può batterlo? Sicuramente Bastianini e Martin sulla Ducati. Da tener presenti anche Quartararo e Aleix Espargaro. Marc Marquez parte un gradino indietro a causa della competitiva della Honda tutta da scoprire. Occhio a Marini e Bezzecchi.

6 italiani, 1 rookie, 13 campioni del mondo: i piloti del 2023 in 2'

Finalmente si parte! Nel weekend del 26 marzo inizia la stagione 2023 della MotoGP. I bolidi scenderanno in pista in Portogallo per il primo atto di una stagione mai così lunga. In calendario sono fissati ben 21 Gran Premi, con gli ingressi di Kazakhistan e India. Di novità ce ne sono altre: sulla sprint race si è già scritto il mondo e quindi non ci dilungheremo, un'altra novità è che, con l'addio della Suzuki, ci saranno due riders in meno in gara. Ciò ha fatto sì che per questa stagione ci sarà un solo debuttante che è Augusto Fernandez, campione del mondo della Moto2 lo scorso anno. Sei gli italiani al via, uno in meno rispetto all'anno scorso per l'addio alle corse di Andrea Dovizioso. Alcuni dei nostri portacolori partono con grandi aspettative, in primis il nostro Pecco Bagnaia. Il torinese, forte del mondiale conquistato lo scorso anno, è certamente il favorito assoluto per questa stagione, su una Ducati GP23 che nei test è stata una vera macchina da guerra. Gli avversari però sono tanti, a partire dal compagno di box Enea Bastianini. Ma andiamo con ordine ed è quindi tempo di presentarvi ogni pilota di questo 2023 nella nostra guida, svelandovi i favoriti di questa stagione, chi potrà mettersi in luce, chi potrà fare bene e chi è a rischio flop.
picture

Dalla Sprint Race al calendario: le novità del 2023 in MotoGP in 2'

LA NOSTRA GRIGLIA DI PARTENZA

1) Bagnaia2) Bastianini3) Quartararo
4) Martin5) Aleix Espargaro6) Marc Marquez
7) Zarco8) Marini9) Viñales
10) Bezzecchi11) Alex Marquez12) Binder
13) Oliveira14) Mir 15) Rins
16) Miller17) Morbidelli18) Raul Fernandez
19) Pol Espargaro20) Di Giannantonio21) Nakagami
22) Augusto Fernandez--

FAVORITI PER IL MONDIALE

1) PECCO BAGNAIA
L'anno scorso di questi tempi lo avevamo definito il favorito numero uno per il titolo e ci abbiamo visto giusto. Quest'anno ci ripetiamo assolutamente, anche perché le premesse sono migliori di quelle del 2022. Pecco arriva alla nuova stagione più pronto e più veloce che mai. I test sono andati a meraviglia, la moto non sembra avere i problemi di gioventù della GP22 e lui è ormai conscio di tutte le sue potenzialità. Sa di essere il più forte, lo ha già dimostrato e lo dimostrerà ancora. Il problema è che, quando si parte con la sicurezza di poter ambire alla vittoria, ogni volta che ci sarà un passo falso le critiche saranno feroci. Dovrà essere bravo a digerire e dimenticare gli errori che sicuramente ci saranno in una stagione eterna con il doppio delle gare, date le sprint race. E poi dovrà respingere tutti gli attacchi degli avversari, soprattutto quelli con la stessa moto che saranno agguerriti. Però al momento sembra esserci un uomo solo al comando e il suo nome è Francesco.
2) ENEA BASTIANINI
E' la grande occasione della vita. Dopo un capolavoro assoluto nel 2022, la Bestia ha fatto il grande salto, passando dal team Gresini a quello ufficiale. Un segno di enorme stima da parte della casa italiana, che crede ciecamente nelle potenzialità di Enea. Ora arriva il bello, ma anche il difficile: non deludere le alte aspettative. Ducati Factory non ha mai fatto mistero di aspettarsi tantissimo dai suoi alfieri, non lesinando critiche e prese di posizioni nei momenti complicati. Per Bastianini la pressione sarà enorme, vedremo come ne uscirà. Se saprà confermarsi ad alti livelli, attenzione veramente a lui, dato che lo scorso anno ha già fatto vedere di poter battere Bagnaia a più riprese.
picture

Bastianini: "Tuffi? Ero bravo, ma sognavo la moto non i Giochi"

3) FABIO QUARTARARO Cosa aspettarsi nel 2023 dal Diablo francese? Difficile capirlo. Impossibile non metterlo nei papabili vincitori del titolo, certo è che questa Yamaha sembra ormai ferma neanche allo scorso anno, ma addirittura ad inizio 2021. I test non sono andati benissimo, forse la velocità di punta e il passo gara non sono più un problema, ma la difficoltà ad essere veloce in qualifica e a piazzare il giro secco resta e nell'anno dell'introduzione della Sprint Race non è la notizia migliore. El Diablo dovrà darci dentro e metterci il suo enorme talento per colmare le lacune della moto e porsi al livello della smagliante GP23. Non sarà facile.
picture

La Yamaha M1 2023 di Fabio Quartararo

Credit Foto From Official Website

4) JORGE MARTIN
Tra i due litiganti nel team ufficiale il terzo gode? Lo vedremo. Anche per Martin è una ghiotta chance. E' vero, a differenza di Bastianini non avrà il supporto completo della casa ufficiale, ma Pramac è un gran team, che soprattutto gli metterà addosso molte meno pressione del Factory. Dopo due grandi stagioni, condite però da alcuni errori e da troppe cadute, per lo spagnolo è tempo del grande risultato. Se dovesse arrivare l'annata perfetta abbiamo l'outsider per il mondiale. Il mezzo c'è, il pilota (se soprattutto imparerà a non dilapidare in gara - 5 ritiri e un 22° posto in 20 GP corsi nel 2022 - ciò che di strabiliante riesce a fare in qualifica) pure. Può essere la scommessa da fare.
5) ALEIX ESPARGARO
Concludiamo l'elenco dei favoriti al mondiale con l'alfiere dell'Aprilia, che dovrà stringere i denti nelle prime gare di questo 2023, a causa di un'operazione al braccio destro a seguito di una fibrosi muscolare maturata durante i test prestagionali a Portimao. Il più vecchio dei fratelli Espargaro viene dalla stagione della vita, con vittoria, podi a raffica (6) e un sacco di altre belle prestazioni. Purtroppo però lui e l'Aprilia sono venuti meno nel momento decisivo, alla fine della scorsa stagione. Le notizie positive però ci sono: prima fra tutti la moto, assolutamente competitiva nei test e, come Ducati, sempre alla ricerca di novità. La casa di Noale è quella che forse sta lavorando al meglio sotto l'aspetto dell'aerodinamica, proponendo tantissime soluzioni che fanno storcere il naso ai purissimi, ma che sono assolutamente interessanti, e nella MotoGP di oggi sono essenziali. E poi c'è il pilota, che ormai ha assunto lo status di Top Rider. Con un pizzico di fortuna e qualche passo falso delle Ducati si può sognare.

IN LOTTA PER IL PODIO

1) MARC MARQUEZ
Strano non metterlo tra i possibili vincitori del campionato, ma dobbiamo ragionare con obiettività e al momento, con questa Honda, Marquez sembra possa al massimo ambire a qualche podio, ma il divario con gli altri è troppo ampio. Il fenomeno di Cervera finalmente sta bene, ha risolto tutti i suoi problemi alla spalla ed è più agguerrito che mai, voglioso di recuperare tutto il tempo perso, ben tre anni. Il problema però è che la moto giapponese non lo sta più assistendo da tempo e il talento dell'alieno spagnolo non può fare miracoli tutti i giorni. L'impressione è che la sua Honda sarà l'unica stabilmente in top ten, magari anche nei tre, mentre le altre faranno fatica ad entrare in zona punti, almeno nelle prime gare. Chiedere di più all'otto volte campione del mondo di Cervera sembra francamente troppo.
picture

Marc Marquez

Credit Foto Getty Images

2) JOHANN ZARCO
Il classico pilota che non fa rumore, quello che non lo si vede mai e non se ne parla, ma lui in un modo o nell'altro c'è sempre nelle posizioni che contano. Parliamo naturalmente di Zarco che anche quest'anno siamo certi farà capolino sul podio diverse volte in stagione. Però il francese sembra ormai plafonato su questo livello: rider costante, ma senza troppi guizzi. Non ha il cambio di passo, ne quel quid per poter lottare per il mondiale. A differenza del compagno di box che sembra una bomba pronta ad esplodere.
3) LUCA MARINI
E' stata la grande sorpresa dei test, ma anche del finale della scorsa stagione. Dopo un 2021 complesso e un inizio di 2022 con Bezzecchi che da debuttante lo ha battuto, nel finale dello scorso anno è migliorato molto e in quest'inizio di 2023 è ancora cresciuto. Dopo anni passati all'essere il fratello di Valentino Rossi, ora finalmente ha tutte le possibilità per affermarsi come Luca Marini.
picture

Luca Marini, test di Sepang 2023

Credit Foto Getty Images

4) MAVERICK VINALES
Dopo un anno di apprendistato in Aprilia, ora è arrivato il momento di dare tutto per Top Gun. La situazione sembra essere ottima, con un gran clima nel box, un team che cresce a vista d'occhio e una RS-GP23 veramente solida. Al momento sembra un passo indietro rispetto al compagno di squadra Aleix, ma Maverick può sempre crescere. Da lui, come sappiamo, possiamo aspettarci di tutto. Se sarà l'anno buono ci divertiremo e a Noale potranno brindare.
5) MARCO BEZZECCHI
Dopo un ottimo 2022 da Rookie of the year, c'è bisogno della conferma. Tra alti e bassi, la stagione scorsa del Bez è stata ottima, con un podio, una pole e altre belle prestazioni. Ora c'è da confermare il tutto. Nei test non è andato male, anche se Marini lo ha battuto. Sarà un bellissimo confronto tra i due alfieri della VR46.

ZONA PUNTI

1) ALEX MARQUEZ
In Honda aveva perso il sorriso, ci ha messo pochi minuti a ritrovarlo in Ducati. Nonostante fosse l'unico rider al debutto sulla Desmosedici, si è subito trovato a meraviglia andando molto forte, segno che questa moto è anche facile da guidare e da portare al limite da tutti. Il problema per lui è che le Ducati sono ben 8 in griglia, guidate da piloti fortissimi. Detto ciò, dal minore dei Marquez ci si aspetta una costanza di rendimento lungo tutta la stagione, una buona presenza in top ten e magari - come accaduto l'anno scorso in più di qualche circostanza al predecessore Enea Bastianini - qualche podio. Il compito non sarà semplice ma sembrano esserci tutti gli ingredienti per riuscirci.
picture

Alex Marquez, Ducati Gresini Racing, MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

2) BRAD BINDER
La KTM rimane uno dei grandi misteri della MotoGP attuale. Una moto che non brilla mai e non cattura l'occhio, che nei test fatica e che a seconda delle piste può passare da chiudere lo schieramento a vincere. Insomma, un enorme rebus, nonostante gli enormi investimenti della casa austriaca. Quest'anno la musica sembra ancora la stessa. Binder è quello più a posto sul mezzo, ma dire cosa farà in stagione è veramente dura. L'impressione è che potrà andare come gli anni scorsi, con weekend dove faticherà a stare nei punti e altri dove stazionerà sul podio.
La griglia del Mondiale MotoGP 2023 per la redazione di Eurosport
3) MIGUEL OLIVEIRA
Scappato da KTM, il portoghese ha trovato casa nel neonato team satellite dell'Aprilia, che parte in sordina ma con buone ambizioni. La casa italiana dimostra di voler fare sul serio in MotoGP per crescere e giustamente sceglie di avere quattro moto, con l'obiettivo di provare sempre di più. Il feeling con il nuovo mezzo non sembra male per Miguel, che comincerà la stagione dal suo GP di casa dove potrà anche andare forte. Dopo però inizierà il difficile per lui. Vedremo come si comporterà.
4) JOAN MIR
Salutata la Suzuki, il campione del mondo 2020 comincia la nuova avventura nel team HRC. La squadra è di quelle importanti e il supporto non mancherà. Al momento però è la moto l'anello debole. E se Marquez con il suo talento cristallino sembra avere i mezzi per metterci una pezza, per Mir il discorso è più difficile. Fare meglio di Pol dello scorso anno è fin troppo facile, sicuramente deve battere Rins.
5) ALEX RINS
Discorso praticamente identico a quello di Mir, con la scusante maggiore del box. Se la moto fatica, Alex si ritrova anche in un team satellite, che sicuramente ha un enorme supporto da HRC ma viene comunque dopo i riders ufficiali. La moto costruita sul Cabroncito è un mezzo complicato da domare. L'obiettivo che può porsi è stare sempre a punti e cercare di battere l'ex compagno di squadra.
picture

Alex Rins, MotoGP, LCR Honda, Getty Images

Credit Foto Getty Images

GLI ALTRI

1) JACK MILLER
Anche per lui comincia la nuova avventura dopo i tanti anni in Ducati. La KTM però, come al solito, non sorprende. Vedremo se Jack, come Oliveira e Binder in passato, sarà in grado di portare a casa qualche buon risultato quando arriverà l'occasione.
2) FRANCO MORBIDELLI
Ora o mai più. C'è poco da dire sul pilota romano: le capacità del ragazzo le conosciamo tutti e non sono messe in discussione. Il problema è sempre il solito e si chiama Fabio Quartararo. che con quella stessa moto riesce a fare cose miracolose, mentre lui fatica enormemente. Ma a differenza di Marquez, praticamente mai battuto dai compagni di squadra, il Morbido ha saputo battere a più riprese il francese nel passato. Deve ritornare a essere quel fenomeno ammirato sino ad inizio 2021.
picture

Franco Morbidelli in sella alla Yamaha

Credit Foto Getty Images

3) RAUL FERNANDEZ
Arriva in Aprilia per dimenticare la pessima annata in KTM. Può sicuramente iniziare a togliersi qualche soddisfazione anche nella classe regina.
4) POL ESPARGARO
L'ultimo treno della carriera. O fa vedere qualcosa di buono nel nuovo team GasGas, o rischia di salutare la MotoGP. E' vero, ha firmato un biennale, ma tutto può accadere.
5) FABIO DI GIANNANTONIO
Lo scopo è di migliorare rispetto al 2022, dove aveva anche cominciato bene per poi naufragare. Nei test però è stato anche fuori a tratti per problemi fisici, quindi quest'inizio di stagione è tutta un'incognita.
6) TAKAAKI NAKAGAMI
Forse il suo momento è passato da un pezzo. Negli ultimi anni a sprazzi ha messo in mostra qualche lampo, ma troppo poco per giustificare la sua presenza in MotoGP. E' su quella moto solo perché è giapponese, ha i suoi sponsor e la Honda vuole un pilota nipponico sul suo mezzo. Ogni anno lo diciamo e anche oggi ci ripetiamo: salvo miracoli questo sarà il suo ultimo anno in MotoGP. Poi non si sa come, lui rimane li. Mistero.
7) AUGUSTO FERNANDEZ
Poco da dire: sarà una stagione difficile di apprendistato, in un team nuovo di zecca.
Dopo aver parlato di tutti i rider della disciplina, vediamo chi, secondo noi, avrà maggiore pressione, chi è all'ultima chiamata e chi rischia di essere la grande delusione di questa stagione.

CHI NON PUÒ SBAGLIARE

Francesco Bagnaia
L'anno scorso non poteva sbagliare perché, dopo un 2021 da sconfitto, doveva per forza dimostrare di poter vincere il titolo, e così è stato. Stavolta il discorso è diverso, dato che è il campione del mondo in carica. Ma comunque ogni risultato diverso dalla vittoria mondiale sarà una delusione.
picture

Pecco Bagnaia riuscirà a diventare il terzo pilota in era MotoGP a vincere due titoli MotoGP consecutivi? Finora l'impresa è riuscita solo a Valentino Rossi e Marc Marquez

Credit Foto Getty Images

Enea Bastianini
L'aspettativa su di lui, da parte del mondo intero, è enorme. Ha il vantaggio di essere al debutto nel team ufficiale e quindi ha qualche jolly da usare. Deve però fare risultati sin da subito perché quella sella e quel team sono fra i più ambiti della categoria.
Maverick Vinales
Per tenersi lo status di Top Rider, deve fare un certo salto di qualità a bordo dell'Aprilia, che nelle mani di Aleix ha dimostrato di essere velocissima e ultra costante, nelle sue meno. Può essere l'ultima occasione per Top Gun per rimanere ai vertici di questa disciplina, deve sfruttarla. E nel mirino ha un altro obiettivo, solo sfiorato l'anno scorso, diventare uno dei pochissimi piloti nella storia a vincere una gara nella top class con tre marchi diversi (Suzuki, Yamaha ed Aprilia).

CHI NON HA NULLA DA PERDERE

Fabio Quartararo
Dopo due anni il francese non parte coi favori del pronostico e questo è sicuramente un vantaggio, dato che gli darà meno pressione. E poi ha sempre la "scusa" del mezzo poco competitivo quando ci saranno weekend negativi. Il problema per lui è che rischia di essere una stagione anonima.
Marc Marquez
Il discorso sul non avere nulla da dimostrare, se vale per Quartararo, per Marquez vale all'ennesima potenza. Il mezzo poi sembra messo anche peggio della M1.
Jorge Martin
L'anno scorso ha perso la lotta con Bastianini per il team ufficiale. Archiviata la sconfitta, ci sono comunque dei vantaggi: quello di rimanere in un team ultra competitivo che ti perdona senza problemi i vari errori e gli alti e bassi, senza pressione. Martin può correre con la testa libera.
picture

Jorge Martín

Credit Foto Getty Images

LA SORPRESA

Luca Marini e Alex Marquez: possono stupire, togliendosi diverse soddisfazioni.

ULTIMO TRENO

Franco Morbidelli: Incredibile a dirsi, ma questo sembra poter essere già l'ultimo treno della carriera. Deve ritrovare lo smalto del 2020. Il talento c'è, nessuno lo mette in discussione. Deve tirarlo fuori altrimenti rischia anche di salutare la categoria alla fine della stagione.

ROOKIE DELL'ANNO

Augusto Fernandez: che dire, c'è solo lui. Infatti quest'anno il premio non verrà assegnato.

RISCHIO FLOP

Jack Miller: Dopo un biennio in Ducati ufficiale a tratti ottimo, a tratti sprecato, c'è l'occasione della KTM. Il binomio non sembra però aver iniziato al meglio e il rischio flop potrebbe anche essere dietro l'angolo.
picture

🏍Bagnaia campione, l'epica cavalcata verso il titolo MotoGP in 280"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità