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MOTOGP: Ducati e Bagnaia al top, perché il 2021 può essere l'anno buono per vincere il Mondiale

Fabio Psoroulas

Aggiornato 03/05/2021 alle 17:17 GMT+2

MOTOGP - Con il 2° posto di Jerez, complice il 13mo piazzamento finale di Quartararo, Pecco Bagnaia si ritrova in testa al mondiale. Una bella rivincita per Gigi Dall'Igna, che l'anno scorso diede il benservito a Dovizioso scegliendo la linea giovane. L'italiano è il pilota più costante di questo inizio di stagione, con tre podi in quattro gare. Può lottare per il mondiale?

Jack Miller e Pecco Bagnaia festeggiano sul podio di Jerez de la Frontera la storica doppietta nel GP di Spagna, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il quarto atto del mondiale 2021 della MotoGP va in archivio. Finalmente è arrivato il primo successo stagionale della Ducati. Un trionfo atteso da tempo, ma arrivato in maniera sorprendente, dato che Jerez non è mai stata pista Ducati e, soprattutto, la Yamaha e Quartararo (che dopo il crollo nella seconda parte di gara di ieri, questo lunedì ha lasciato Jerez, non prendendo parte ai test sul tracciato iberico, per sottoporsi in Francia a un controllo medico per valutare l'entità del problema al braccio destro che lo ha condizionato pesantemente) avevano dimostrato di averne molto di più della concorrenza. Fortunatamente lo sport non è una regola matematica e non tutto va come deve, così la casa di Borgo Panigale e Jack Miller possono festeggiare.

Finalmente Thriller Miller!

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Jack Miller

Credit Foto Eurosport

Insieme al successo della moto rossa, ci si aspettava anche il riscatto dell'australiano, una delle grandi delusioni di quest'inizio di stagione. Si perché Jack era forse il pilota più atteso di questo 2021, soprattutto dopo gli scintillanti test invernali. Invece sia a Losail, sia soprattutto a Portimao (seppur limitato da un'operazione per risolvere un problema di sindrome compartimentale all'avambraccio destro manifestatasi dopo Doha), ha deluso se stesso e tutti gli addetti ai lavori con prestazioni lontane dal podio, cadute ed errori un po' scellerati. Ma nel momento forse meno atteso è arrivata la risposta a tutte le critiche, una vittoria strepitosa. Certo, con un Quartararo a posto fisicamente avremmo visto un altro film, ma bisogna comunque essere li nel caso di problemi altrui e Miller ha colto l'occasione al meglio. Ora per l'australiano deve partire un altro mondiale. Di tempo ce n'è per recuperare, bisogna mantenere la costanza di rendimento anche perché si è intuito che all'orizzonte c'è un mondiale estremamente equilibrato.
  • Il miglior inizio di stagione di sempre di Ducati in MotoGP: mai sempre almeno una moto a podio nelle prime 4 gare
1. GP QATAR (28/3)2° Zarco (Pramac), 3° Bagnaia
2. GP DOHA (4/4)2° Zarco (Pramac), 3° Martin (Pramac)
3. GP PORTOGALLO (16/4)2° Bagnaia
4. GP SPAGNA (2/5)1° Miller, 2° Bagnaia
Totale1 vittoria e 7 podi

Doppietta Ducati a Jerez, impronosticabile

Non solo Ducati e Miller fanno festa a Jerez, c'è anche il secondo posto di Pecco Bagnaia all'arrivo. Una doppietta Ducati a Jerez impronosticabile, sia perché la Yamaha qui era favorita, sia perché la casa italiana non aveva mai ottenuto grandi risultati su questo tracciato, privo di lunghi rettilinei in grado di scaricare la potenza del Desmosedici. Il successo mancava dal 2006 con Capirossi, la doppietta naturalmente non era mai arrivata. Si è fatta la storia.
  • A Jerez la 5ª doppietta Ducati in MotoGP: da Stoner-Capirossi a Miller-Bagnaia tutti gli 1-2 nella classe regina
GP SPAGNA (2/5/21)1° Jack Miller2° Francesco Bagnaia
GP REP. CECA (5/8/18)1° Jorge Lorenzo2° Andrea Dovizioso
GP MALESIA (29/10/17)1° Andrea Dovizioso2° Jorge Lorenzo
GP AUSTRIA (14/8/16)1° Andrea Iannone2° Andrea Dovizioso
GP AUSTRALIA (14/10/07)1° Casey Stoner2° Loris Capirossi

La rivincita di Dall'Igna

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Andrea Dovizioso e Gigi Dall'Igna

Credit Foto Getty Images

Una Ducati ultra competitiva, un team ufficiale che viaggia alla grande, un team Pramac con due piloti che stanno facendo bene e un Enea Bastianini in luce in quest'inizio di stagione. Chi lo avrebbe mai detto dopo l'addio di Dovizioso? Nessuno. Questa è sicuramente la rivincita momentanea di Gigi Dall'Igna, che lo scorso anno ha dato l'addio a Dovizioso puntando sulla linea giovane. Inoltre ha dato fiducia a un Zarco in disgrazia e a un Martin debuttante dalla Moto2 ma senza titolo in tasca. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se ci aggiungiamo un Bastianini che non sta per nulla deludendo, Gigi per ora non ha sbagliato nulla.
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Bastianini in esclusiva fra MotoGP, Ducati, Rossi, Sic e tuffi

Pecco in testa al mondiale!

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Francesco Bagnaia esulta sul podio in Qatar: per l'ex campione Moto2 2018 si tratta del secondo podio in carriera in MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Ma dopo aver parlato di Miller e di tutti gli altri, è giusto dare spazio a Bagnaia. L'italiano ha conquistato il terzo podio in quattro gare, arrivando per la seconda volta consecutiva sul secondo gradino del podio. Dopo la pole in Qatar, Bagnaia si sta mantenendo a livelli altissimi, il più costante della categoria. E infatti, meritatamente, Pecco è in testa al mondiale! Un vero sogno per il pilota nativo di Torino che, al debutto con il team Factory, sta andando oltre le più rosee aspettative. Prima di Losail era Miller il cavallo vincente per il box di Borgo Panigale, incredibile come cambiano le prospettive in poco più di un mese. E qui che sorge la domanda top: Pecco può lottare per il mondiale? Risposta naturalmente difficile da dare, cerchiamo però di analizzare la situazione.
  • 3 podi nelle prime 4 gare della stagione con Ducati in MotoGP: in 19 annate solo Stoner e Dovizioso ci sono riusciti
ANNO / PILOTARISULTATITRAGUARDO
2007. STONER1°, 1°, 5°,1° (86 punti)TITOLO
2015. DOVIZIOSO2°, 2°, 2°, 9° (67 punti)7° POSTO
2021. BAGNAIA 3°, 6°, 2°, 2° (66 punti)?

Bagnaia come Mir?

Il 2020 è stato un anno atipico: senza pubblico, con uno strano calendario e, soprattutto, senza Marquez. Ciò ha portato a un enorme equilibrio con tanti protagonisti differenti. Alla fine ha vinto il più costante, quello meno incline a errori e con una moto perfomante in tutte le occasioni.
Il 2021 doveva essere l'anno del ritorno alla normalità, ma invece questo non sta accadendo. Il calendario è quasi normale, il resto invece no: le gare sono ancora senza pubblico e, soprattutto, Marc Marquez non sta ancora dominando. Il Cabroncito è tornato, ma è tutt'altro che al 100%. Anzi queste prime due corse hanno messo in mostra un Marc ancora indietro di condizione, instabile e insicuro. A Jerez sono arrivate pure due cadute, di cui la prima spaventosa che lo ha fatto andare in ospedale. "Non sono ancora il Marc che conoscete" ha confidato a più riprese. Naturalmente più il tempo passa e più Marquez riacquisirà sicurezza in se stesso e nei suoi mezzi, ma da qui a fare il bello e il cattivo tempo come nel 2019 ce ne passa. Ciò naturalmente aiuta gli avversari che, giustamente, ne stanno approfittando.
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Marc Márquez sale por su propio pie tras la segunda caída del fin de semana en Jerez

Credit Foto Getty Images

Quartararo è sembrato il più performante in quest'inizio di stagione, ma il 13mo posto a Jerez gli ha fatto perdere la leadership nella generale ai danni di Pecco che, in tutto e per tutto, sembra voler ripercorrere le gesta di Joan Mir della scorsa stagione. E' al momento il pilota più costante, non ha ancora fatto errori importanti, è in grado di rimontare anche dalle retrovie come è accaduto a Portimao e, soprattutto, guida una moto che sembra valida in tutte le situazioni. Losail è da sempre amica della Ducati, ma il Portogallo e Jerez non lo sono mai state. Nonostante ciò la D16 è andata alla grande e Bagnaia ha portato a casa due secondi posti di fila. Il sunto è il seguente: se questa stagione si rivelerà simile alla precedente, con un Marquez non dominante e con un enorme equilibrio in pista, Pecco può giocarsi le sue carte perché ha la testa giusta e la maturità per fare la formica e portare a casa il massimo in ogni gara. Deve mantenere questa costanza di rendimento, sbagliare il meno possibile e, soprattutto, iniziare a vincere. La vittoria potrebbe toglierli gli ultimi tarli negativi nella sua testa e dargli quella sicurezza nei suoi mezzi che merita. Se dovesse arrivare a Le Mans o Mugello, piste notoriamente favorevoli alla Rossa, ecco che avremo un serissimo candidato al titolo e Ducati potrebbe davvero sognare di rinverdire i fasti del glorioso 2007, quando Casey Stoner portò in dote alla casa bolognese il titolo iridato in MotoGP.
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Di Giannantonio: "Voglio vincere il titolo Moto2 per Gresini"

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