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MotoGP, Marquez: “Non guido la Honda come vorrei, ma non voglio cambiare moto. HRC è il team della mia vita"

DaOAsport

Aggiornato 19/05/2022 alle 09:53 GMT+2

MOTOGP - Ospite della tasmissione "La Caja" su DAZN España, il campione del mondo 2013 e 2019 ha fatto le sue considerazioni sul futuro anche in relazione di un anno vissuto tra tante difficoltà.

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Marc Marquez non sta certo attraversando il periodo migliore della sua carriera. Il ventinovenne spagnolo, sei volte Campione del Mondo della MotoGP tra il 2013 e il 2019, non solo fatica a recuperare dai tanti problemi fisici che lo affliggono dal 2020, ma al tempo stesso deve fare i conti con una moto meno competitiva del passato. Il fuoriclasse iberico ieri è stato ospite della trasmissione “La Caja” su DAZN España, durante la quale ha riflettuto su proprio su questi temi. Quest’anno ho corso cinque gare e mi sono sempre piazzato tra la quarta e la sesta posizione. Una situazione impensabile tre o quattro anni fa, quando non salivo sul podio solo se cadevo. Però adesso è tutto diverso, stiamo attraversando un momento difficile ed è molto più semplice accettare di correre per un piazzamento. A Jerez ho preso dei rischi, a Le Mans l’ho fatto solo nel primo giro, dopodiché ho preferito adottare una tattica conservativa e tenere la posizione” ha esordito Marquez, che ha poi sviluppato il proprio pensiero. Se parliamo di guida, non sto vivendo il mio momento migliore. In passato guidavo molto meglio. Adesso invece ho uno stile diverso, strano, perché non guido come vorrei, bensì come devo. Però mi sto abituando. Non sono al massimo del mio potenziale, ma sono comunque il migliore tra i piloti Honda in ogni gara. Questo significa che in termini di performance sono ancora presente”.
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Marc Marquez.

Credit Foto Getty Images

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Proprio questo è un tema forte. Al di là dei suoi malanni, cosa farà Marquez se la Honda non dovesse ritrovare il bandolo della matassa in tempi brevi? Il contratto con HRC scade a fine 2023, dopodiché cosa succederà? È possibile un clamoroso cambio di moto per tentare un ultimo assalto iridato? Sono in HRC da dieci anni, otto sono stati felici e due no. È il team della mia vita. Ho ancora la motivazione di lottare per il Mondiale, però con questa squadra, non con un’altra”. Insomma, una dichiarazione d’amore e di fedeltà incondizionata alla Casa dell’Ala, soprattutto in un momento di difficoltà come quello attuale. Intanto non è ancora chiaro chi sarà il suo compagno di box nel 2023. Il nome più probabile è quello di Joan Mir, in arrivo dalla Suzuki. Cionondimeno, non è da escludere una conferma di PolEspargarò, piuttosto che un clamoroso ingaggio di Fabio Quartararo, il cui rinnovo con Yamaha tarda ad arrivare.
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