Non solo Fenati: da Schumacher a Senna passando per Vale Rossi. Quando il pilota perde la testa

La rivalità tra Senna e Prost è una delle più note nella storia della Formula 1, un dualismo con tanti episodi e con l'apice dell'incidente a Suzuka, nel gran premio del Giappone 1989. Entrambi su McLaren, il francese comanda la classifica con 16 punti sul brasiliano: al 46° giro le due monoposto sono vicinissime e si va verso la staccata della chicane, Senna tenta di passare all'interno, Prost chiude la porta e i due si toccano. Per il francese la gara si chiude così mentre il brasiliano riparte, rimonta e vince la gara, salvo poi essere squalificato per essere ripartito con l'ausilio dei commissari.

Il 26 ottobre a Jerez de la Frontera, in Spagna, sede del gran premio d'Europa, ultima e decisiva gara del Mondiale di F1, va in scena il duro scontro in pista tra Michael Schumacher su Ferrari e Jacques Villeneuve su Williams. Al 47° giro il canadese sorprende il tedesco alla staccata della curva Dry, Schumi prova comunque a chiudere la traiettoria e le vetture si toccano: la Ferrari finisce nella ghiaia, la Williams rimane danneggiata ma Villeneuve chiude comunque terzo ed è campione del mondo. Successivamente la manovra viene interpretata come un deliberato tentativo di eliminare l'avversario e Schumacher escluso dalla classifica mondiale.

Nel 1998 a Spa, sede del GP del Belgio, sotto una pioggia battente, al 17° giro Michael Schumacher su Ferrari tampona la McLaren di David Coulthard, doppiato, è costretto ad abbandonare la gara e di conseguenza i sogni di titolo Mondiale, vinto da Mika Hakkinen. Appena rientrato ai box, su tre ruote, Schumi scende dalla monoposto furibondo e corre verso il box McLaren: volano parole grosse verso il pilota scozzese, accusato di aver rallentato improvvisamente e di aver provocato volontariamente la collisione.

Ad Hockenheim, nel 1982, va in scena una delle risse più famose della storia della Formula 1, quella tra Nelson Piquet ed Eliseo Salazar. Al 19° giro (su 45), il brasiliano si trova a doppiare il cileno in prossimità della Ostkurve, Salazar però non lascia spazio, i due entrano in collisione e finiscono fuori strada. Appena scesi dalle monoposto, Piquet perde la testa, corre verso Salazar, lo spintona e inizia a tirare pugni e calci, con l'avversario che invece non reagisce, si difende e si allontana.

Nel 2001 a Suzuka, quando la classe regina è ancora 500, va in scena uno degli scontri più duri tra Rossi e Biaggi, un botta e risposta epico. Sul rettilineo dei box Valentino prova a passare Max, che allarga il gomito sinistro e spinge il Dottore fin sull'erba, una manovra ben oltre il limite. La replica di Vale arriva poco dopo, quando riesce a sorpassare Biaggi e alza il braccio mostrandogli il dito medio.

Negli ultimi anni Marc Marquez diventa il principale rivale di Valentino Rossi. Nel 2015 i due sono in lotta per il Mondiale e a Sepang, in Malesia, arriva lo scontro clou dopo la battaglia di Assen: Marquez entra in curva cambiando traiettoria per tentare il sorpasso su Valentino, urta il numero 46 che d'istinto risponde con un calcio, decisivo per mandare a terra lo spagnolo. Rossi, penalizzato, partirà ultimo a Valencia nell'ultima gara del Mondiale poi vinto da Lorenzo.

Nel 1990 a Phillip Island, Australia, ultima gara del Mondiale 125, è emblematico l'episodio che vede protagonista Hans Spaan con Fausto Gresini. L'olandese, 2 punti in meno di Capirossi nella corsa al titolo, viene rallentato a più riprese da Gresini, accusato insieme a Romboni e Casanova di essersi alleati per favorire il connazionale. A fine gara, frustrato per il quarto posto, Spaan lo prende vistosamente a pugni sul casco integrale.

Nel 2011, durante il warm up del gran premio di Francia, a Le Mans, Casey Stoner su Honda colpisce con un pugno sulla schiena Randy De Puniet e viene punito con una multa di 5.000 euro. L'australiano, all'epoca in sella alla Honda, si sarebbe innervosito per il cambio di traiettoria di De Puniet, che a sua discolpa ha affermato di non essersi accorto dell'arrivo dell'australiano perché impegnato a regolare il freno anteriore.