Rossi prova la gamba

Non è ciclismo. "Il Dottore ha provato la gamba". Nel senso più letterale della frase. Per trenta minuti di fila, Valentino Rossi è sceso in pista a Misano per valutare le condizioni della sua gamba destra, quella operata poco più di un mese fa per sistemare la frattura di tibia e perone.

Il pesarese, che non può ancora guidare la sua M1 (lo vieta il regolamente) aveva comunicato alla Yamaha di voler comunque provare in pista con una moto da strada. Una volta valutate le sue condizioni (Rossi non usa neanche più le stampelle e si serve del solo bastone per non pesare troppo sull’arto infortunato), il team giapponese ha accettato la richiesta del pilota di Tavullia e ha concesso al pesarese di provare a Misano con la R1, la più vicina a quella che è solito usare durante il Mondiale.

Sceso in pista alle 18.28, il nove volte campione del Mondo ha girato senza troppo forzare e con l’obiettivo chiarissimo di riprovare sensazioni ben conosciute e che già da troppo tempo gli mancavano. Il tempo a disposizione del Dottore, che ha guidato una delle due Yamaha R1 da Suberbike di Toseland, è stato di soli trenta minuti perché la moto da lui utilizzata per questo test doveva essere portata in Repubblica Ceca in vista della tappa di Brno della Superbike. E chissà che proprio Brno (MotoGP, il prossimo 15 agosto) non sia la pista del rientro di Valentino Rossi...

LA PAROLA PASSA A VALE - "Abbiamo fatto questo test per capire come dobbiamo continuare il lavoro e vedere come posso guidare la moto. Il test è stato positivo ma una gara di MotoGP è più impegnativa di una prova. Ho avuto qualche dolore alla caviglia, al ginocchio e alla spalla ma soprattutto mi mancavano la forza nella spalla e un po' di movimento alla caviglia. Mi piacerebbe davvero tornare al Sachsenring, ma è ancora troppo presto per dirlo. Abbiamo ancora dodici giorni e dobbiamo aspettare e vedere di quanto possiamo migliorare la mia condizione. Guidare la Superbike è stato molto divertente".