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GT World Challenge Imola, Valentino Rossi debutta nell'endurance con un 17° posto. Vince l'Audi WRT #32

Luca Montanari

Aggiornato 03/04/2022 alle 19:11 GMT+2

La seconda parte della carriera del "Dottore" comincia con un 17° posto nel primo round del GT World Challenge Europe, a Imola. Valentino Rossi mostra una buona confidenza a bordo dell'Audi del Team WRT, ma commette un errore di esperienza durante l'ultimo cambio pilota che incide in negativo sul risultato finale. Vincono i compagni di team e campioni in carica Weerts, van der Linde e Vanthoor.

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Comincia con un 17° posto la seconda vita di Valentino Rossi, a bordo dell'Audi R8 LMS GT 3 Evo II nella 3 ore di Imola, corsa d'apertura del campionato 2022 del GT World Challenge Europe. Un risultato bugiardo rispetto a quanto mostrato in pista, perché la leggenda 43enne di Tavullia, passata da quest'anno alle quattro ruote coperte, dimostra di avere ancora un gran manico, prendendo confidenza giro su giro. Tuttavia lo stesso Dottore commette un errore da rookie all'ultimo cambio pilota, che rovina la sua gara col Team WRT numero 46. Fino a quel momento era 13°, il compagno Frederic Vervisch limita i danni con una rimonta furibonda nell'ultima mezz'ora di corsa.
Per la cronaca, il primo round del GTWC Europe all'autodromo Enzo e Dino Ferrari viene conquistato proprio dai compagni di team di Rossi, la vettura #32 dell'Audi WRT guidata da Charles Weerts, Kelvin van der Linde e Dries Vanthoor. C'è spazio anche per un "italiano" sul podio, il pilota di origini milanesi Raffaele Marciello al volante della Mercedes Akkodis Asp #88, secondo davanti alla vettura della stessa marca del Team GetSpeed numero 2.

La gara di Valentino Rossi

La nuova avventura di Valentino Rossi nel mondo dell’endurance comincia a poco più di due ore dal termine della corsa sul circuito di Imola. Nico Müller è uno dei primi ad entrare per il pit-stop ad un terzo della gara, aiutando il Dottore a montare rapidamente sulla Audi del Team WRT #46. Il boato del pubblico quasi sovrasta il rombo della R8 LMS Evo II del marchio dai quattro anelli.
Terminata la girandola dei cambi di pilota, la leggenda vivente del motociclismo si ritrova al 14° posto, lo stesso lasciato dal compagno di squadra elvetico prima dell’ingresso ai box. Rossi si trova prima all’attacco della Lamborghini di Albert Costa, poi tenta la bagarre con il compagno di team Jean-Baptiste Simmenauer (classe Silver, a differenza della classe PRO in cui milita VR46). Non arriva il primo sorpasso in pista della sua nuova carriera tra le ruote coperte, ma riesce a guadagnare una posizione, approfittando del fuoripista dell’Audi Sainteloc #25, fino a quell'istante in piazza d'onore.
La prima corsa di questo genere di Vale purtroppo finisce in regime di una lunghissima safety car, inizialmente a causa di un’auto ferma in pista e poi per un tremendo incidente, nonostante la bassa velocità, tra una Lamborghini e una Bentley, con quest’ultima che colpisce in pieno la vettura davanti in panne e distrugge il cofano.
La piccola disavventura finale di Valentino Rossi avviene proprio al momento del passaggio del testimone al compagno di squadra Frederic Vervisch per l’ultima ora abbondante di gara: caos in pit lane con tutti i piloti allineati che rientrano ai box, e un po’ per questo un po’ per una ritardata segnalazione dei meccanici il Dottore non trova la propria piazzola di sosta. Costretto a fare un giro in più dietro alla safety car, questo misfatto costa ben undici posizioni alla sua Audi del Team WRT, con il belga Vervisch che rimonta nel finale di corsa dal 24° al 17° posto complessivo, 15° nella classifica riservata alla classe PRO.
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Vincono i campioni in carica

Dopo quattro safety car e 94 giri completati quasi sempre al comando, la stagione del campionato con le vetture GT3 (modelli che hanno come prototipi auto da strada di serie) riprende sul filo della precedente, con il successo dell'Audi del Team WRT numero 32. Il belga Charles Weerts abbozza un tentativo di fuga dopo la partenza in "pole position", ma a circa un quarto d'ora commette finisce sulla sabbia alla variante Vinneneuve; ne approfitta il Sainteloc Junior Team #25 con Christopher Mies, che tuttavia subisce il "controsorpasso" al primo pit stop. Da lì in poi non c'è più storia, nonostante altri due ingressi della safety car che annullano i distacchi. Il sudafricano van der Linde e il belga Vanthoor gestiscono alla perfezione fino al successo finale, con sei secondi di distacco sulla Mercedes #88 guidata dall'italo-elvetico Raffaele Marciello, Daniel Juncadella e Jules Gounon.
La corsa si infiamma nell'ultima mezz'ora, tra la rimonta forsennata della compagine di Valentino Rossi - con Vervisch autore di sette sorpassi - e la bagarre finale per il terzo posto. La Mercedes guidata da Maro Engel, Steijn Schothorst e Luca Stolz riesce a difendersi sull'Audi numero 12 del team Tresor by Car Collection che vede al volante gli italiati Luca Ghiotto e Mattia Drudi, quest'ultimo impegnato nel vano tentativo di soffiare il podio alla monoposto numero 2 del tedesco Stolz.
Ci prova da dietro anche la McLaren #111, alla fine quinta seguita a ruota dalla Porsche #54 che ha concluso la corsa con Matteo Cairoli e dalle Ferrari Iron Lynx numero 51 e 71.
Cinque costruttori diversi in top-10 e otto delle nove marche presenti nelle prime quindici posizioni: che l'equilibrio e lo spettacolo regnigno sovrani nella nuova competizione che vede impegnato Valentino Rossi sicuramente non è una novità per gli appassionati di lungo corso, mentre è una piacevole sorpresa per i fan del Dottore, che rivedranno in pista il sette volte campione del mondo in MotoGP il weekend del 30 aprile e 1° maggio sul tracciato britannico di Brands Hatch, in un format completamente diverso rispetto a quanto visto ad Imola.

Rossi dopo la gara: "C'era tanta confusione ai box, ma mi sono divertito"

Intervistato subito dopo la sua ora di corsa nel GTWC Europe di Imola, così ha commentato la sua prova Valentino Rossi: "Ho fatto dei buoni giri. Cos'è successo ai box? Tanta confusione, diverse macchine e ho perso l'avviso. Serve esperienza, è stato un po' uno sbaglio da rookie. Molta confusione ma si può imparare tanto e mi sono divertito".
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