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Olimpiadi 2020, Mountain Bike - Il corridore più completo di tutti? van Aert o van der Poel? Naaa, è Tom Pidcock

Luca Stamerra

Aggiornato 27/07/2021 alle 00:07 GMT+2

OLIMPIADI - Parlando di ciclismo a 360°, chi è stato il corridore più versatile e completo della stagione? Senza dubbio Tom Pidcock che ha conquistato una corsa di ciclocross, una su strada (la Freccia el Brabante) e l'oro olimpico in Mountain Bike. Il britannico è riuscito a compiere il sogno di van der Poel e ha vinto una medaglia che si ricorderà nella storia di questo sport.

Pidock festeggia la medaglia d'oro nella gara di mountain bike a Tokyo 2020

Credit Foto Getty Images

Abbiamo tanto decantato nelle ultime settimane Wout van Aert (vincitore di una tappa di montagna, di una a cronometro e di una volata al Tour) e argento olimpico a Tokyo nella prova in linea. Abbiamo tanto decantato van der Poel, campione del mondo di ciclocross e maglia gialla gialla al Tour per 6 giorni, ma a vincere la medaglia d'oro in mountain bike - e ad essere vincente in tutte le discipline in questa stagione - è stato Tom Pidcock. È lui il corridore più completo al mondo? A parte questi paragoni, che sono semplicemente delle provocazioni, è stato clamoroso quanto fatto da Pidcock in questa stagione. L'oro olimpico in mountain bike è solo la punta dell'iceberg di quanto compiuto nel 2021, considerando le grandi prestazioni che aveva offerto anche a ciclocross e nelle prove su strada. Sì perché - ricordiamolo - il britannico è l'unico che è riuscito a battere van der Poel in una gara di ciclocross quest'anno (oltre a van Aert), e ha vinto la Freccia del Brabante (una Classica del ciclismo su strada) battendo proprio van Aert in volata. Insomma, fate voi.
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"UN UOMO SOLO AL COMANDO": PIDCOCK È ORO NELLA MTB

Ha battuto van der Poel, poi van Aert e poi Schurter: è oro olimpico

La stagione di Pidcock è cominciata il 29 novembre 2020. Si un po' prima il canonico mese di gennaio, ma queste perché il britannico non è un corridore che si risparmia e aveva cominciato a pedalare a ciclocross. L'obiettivo ero quello di fare i Mondiali con una super condizione, nel tentativo di battere van Aert e van der Poel. Il 19 dicembre conquista una prova del Superprestige, quello di Gavere, dove riesce a battere niente meno che van der Poel. A parte van Aert, Pidcock è il solo corridore che sia riuscito a battere l'olandese nella annata 2020-2021. Già questa è una nota di merito.
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Niente doppietta per van der Poel: vince Pidcock

Al Mondiale non riuscirà però nell'exploit, scivolando addirittura giù dal podio che invece aveva conquistato invece nel 2020. Comincia la stagione su strada e Pidcock comincia a carburare con ottime prestazioni. Fa 3° alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, 5° alla Strade Bianche, 15° alla Milano-Sanremo, ma con attacco finale nella discesa dopo il Poggio. Viene respinto nelle Fiandre (oltre il 40° posto nell'Attraverso le Fiandre e nel Giro delle Fiandre), ma fa il fenomeno alla Freccia del Brabante. Va via con van Aert e Trentin, e brucia tutti all'arrivo di Overijse. Battendo per distacco sia van Aert che Trentin. E questo è un altro scalpo.
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Pidcock brucia van Aert e Trentin! Rivivi la volata

All'Amstel Gold Race, qualche giorno dopo, viene battuto da van Aert ma solo per 4 mm (sì li hanno calcolati). E poi fa 6° alla Freccia Vallone, nonostante sia caduto a 20 km dal traguardo. Smette di correre su strada e si butta sulla MTB perché c'è ancora da qualificarsi a Tokyo. Vince due corse, batte anche qui van der Poel e si qualifica per le Olimpiadi. In allenamento però si frattura la clavicola (frattura composta) e, dopo 7 giorni, è già di nuovo in bici ad allenarsi. Se non è un fenomeno questo...
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Van Aert batte Pidcock di 1 millimetro: rivivi la volata

È il più giovane di sempre in MTB, anche l'unico a vincere in più discipline

La Mountain Bike è diventata disciplina olimpica nel 1996 e, da allora, si sono succeduti grandi campioni su strade sterrate e sconnesse. Brentjens, Miguel Martinez, Julien Absalon (che vinse due Olimpiadi consecutive), Kulhavy e Schurter. Tutti grandi campioni e, anche se hanno vinto in altre discipline, nessuno è riuscito a conquistare nella stessa stagione l'oro olimpico in MTB ed essere preformanti anche altrove. Brentjens sfiorò una vittoria di tappa all'Olympia's Tour nel 1996 (corsa a tappe olandese), Miguel Martinez vinse una tappa del Tour de Beauce (corsa a tappe canadese) ma anni dopo l'oro olimpico. Julien Absalon non ha mai fatto ciclismo su strada, Kulhavy idem e Schurter - a parte qualche corsa in Svizzera 'per allenarsi' - non fa nulla. Potremmo citare Jean-Christophe Péraud, 2° al Tour de France 2014 alle spalle di Vincenzo Nibali, e argento in MTB nel 2008, ma in quella stagione specifica non corse su strada se non qualche kermesse da dilettante. Péraud si dedicò infatti al professionismo su strada solo dal 2009. Ecco che diventa difficile essere competitivo e vincente in tutte le discipline nella stessa stagione. Lo era stato van der Poel quest'anno, ma senza lieto fine.
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VAN DER POEL, CADUTA PAZZESCA! L'OLANDESE RIPARTE MA POI SI RITIRA

Lo è stato invece Pidcock che ha vinto sia in ciclocross che su strada che in MTB (con un oro). Ah, giusto per statistica: il britannico è il corridore più giovane di sempre a vincere l'oro alle Olimpiadi, in questa disciplina.

L'albo d'oro alle Olimpiadi in MTB

EdizioneCorridore/Età quando ha conquistato l'oro
1996Bart Brentjens (28 anni)
2000Miguel Martinez (24 anni)
2004Julien Absalon (24 anni)
2008Julien Absalon (28 anni)
2012Jaroslav Kulhavy (27 anni)
2016Nino Schurter (30 anni)
2021Tom Pidcock (22 anni)

Ed è partito dalla pista. Sarà competitivo anche per i Grandi Giri?

Ciclocross, Mountain Bike e ciclismo su strada. Basta così? No, perché Tom Pidcock ha fatto davvero qualsiasi cosa nel mondo del ciclismo. Il britannico, infatti, nasce dal mondo della pista ed è prodotto del vivaio della 'Wiggins', sì proprio la squadra creata qualche anno fa da Bradley Wiggins, un altro partito dal ciclismo su pista. Pensate che Pidcock aveva vinto nel 2017 il titolo nazionale britannico juniores di Scratch. Poteva continuare nella pista, ma lui voleva fare ciclocross. Ecco che nel 2017 passò alla Tenet e nel 2018 ebbe anche il suo primo stage con una squadra su strada, sempre con Wiggins a dargli una possibilità con la sua squadra su strada. Nel 2020, subito dopo aver vinto la classifica generale del Giro Under 23, è stato portato dalla Gran Bretagna ai Mondiali di Imola. La squadra britannica poteva contare di corridori come Geraint Thomas, i fratelli Yates, ma nonostante i suoi 21 anni, fu proprio Pidcock a fare da capitano. Non andò benissimo, ma fu tutta esperienza. Quest'anno è arrivato il suo primo successo su strada, ma sarà un altro dei pretendenti per un Grande Giro? La Ineos Grenadiers ci spera, vedendo cosa ha combinato al Giro 2020. E un primo assaggio lo avremo già alla Vuelta 2021. È vero, la Ineos avrà anche Adam Yates e Egan Bernal, ma con questo Pidcock...
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Pidcock scatenato, con lui van Aert: è l'attacco decisivo

Dove vedere le Olimpiadi in tv

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SPORT EXPLAINER: Mountain Bike

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