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Benedetta Pilato: "Ero convinta di potermi migliorare, ma non di oltre un secondo"

DaOAsport

Aggiornato 28/07/2020 alle 08:44 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Benedetta Pilato in vasca a Glasgow nel 2019

Credit Foto Getty Images

Hanno parlato al Corriere dello Sport Benedetta Pilato ed il suo allenatore Vito D’Onghia, a due giorni dal magnifico tempo di 1’07″06 nei 100 rana, distanza olimpica, fatto segnare ai campionati regionali pugliesi di nuoto. L’azzurrina ha limato oltre un secondo al personale avvicinandosi ai tempi di Martina Carraro ed Arianna Castiglioni, alle quali contenderà il posto ai Giochi.
Dall’11 al 13 agosto andrà in scena il Trofeo Settecolli ed il crono fa ben sperare. Così Benedetta Pilato: “Non era in programma, non ce lo aspettavamo. Certo, la voglia di gareggiare era tanta ma, con tutto il rispetto per i campionati regionali e per le mie avversarie, la gara importante è fra due settimane a Roma e mi aspettavo forse lì di fare l’exploit, anche se domenica mi sentivo molto bene ed ero convinta di potermi migliorare, ma non di oltre un secondo con un tempo così buono“.
Merito anche del lavoro svolto durante lo stop forzato: “Abbiamo sicuramente svolto un buon lavoro durante lo stop. Avevo disputato due volte i 100 rana prima del lockdown, in contesti non certo di primo piano e i riscontri non erano troppo positivi. In questi cinque mesi sono cresciuta anche fisicamente e tecnicamente sono riuscita ad allenarmi bene visto che sono rimasta fuori dall’acqua praticamente per il solo mese di aprile. Non abbiamo fatto nulla di particolarmente diverso, qualcosa in più a livello di resistenza ma niente che non avevamo già fatto ad esempio lo scorso anno“.
Le fa eco il suo allenatore Vito D’Onghia: “Aveva solo bisogno di tempo. Alla fine il Covid, il lockdown, è stata una parentesi terribile per il nostro Paese ma per un’atleta come Benedetta è stato uno stop provvidenziale. L’anno scorso è stato come scalare l’Everest, un’escalation di emozioni, di impegni e di fatica che non ha lasciato spazio alla crescita tecnica e fisica di Benny. La rincorsa stava continuando anche nei primi mesi del 2020 perché sembrava che tutto finisse a primavera con gli Assoluti. Sapevamo bene che centrare la qualificazione olimpica era pressoché impossibile con quelle scadenze e lo stop, alla fine, ci ha permesso di prendere il tempo giusto per un allenamento di qualità“.
Spiega il tecnico: “Benedetta Pilato non è una professionista, deve conciliare il nuoto con gli impegni scolastici che sono ad un tratto scomparsi o si sono comunque allentati di molto, abbiamo potuto comportarci da professionisti del nuoto, lei per un paio di mesi non ha pensato ad altro e alla fine ha raccolto i risultati da subito. Non c’è stato un lavoro specifico sui 100, abbiamo curato tanti piccoli particolari, lavorato su una maggiore resistenza in acqua“.
roberto.santangelo@oasport.it
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