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Italia ancora tris, oro alla staffetta 4x50 mista mista, argento a Rivolta, bronzo alla Di Pietro

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 17/05/2017 alle 00:28 GMT+2

La 4x50 mista mista italiana formata da Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli, Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli è medaglia d'oro. Rivolta argento con rammarico nei 100 farfalla, Di Pietro bronzo nei 50.

fabio Scozzoli, Italia

Credit Foto Eurosport

L'Italia fa ancora tris. Seconda giornata di gare in questo Europeo di nuoto in vasca corta e altre tre medaglie per la nazionale azzurra. Oro alla staffetta 4x50 mista mista, argento a Matteo Rivolta nei 100 farfalla, bronzo a Silvia Di Pietro nei 50 farfalla. Le buone notizie, però, non finiscono qui. Simone Sabbioni, Erika Ferraioli e Federica Pellegrini accedono alle finali dei 100 dorso maschili e 100 stile libero femminili.
4x50 mista mista - finale. Il primo oro italiano in questa manifestazione arriva dalla più imprevedibile fra le staffette, al 4x50 mista mista, ovvero una 4x50 mista composta da due elementi maschili e due femminili. Per l'Italia, che partiva dalla corsia 5, in acqua sono scesi, nell'ordine, un Simone Sabbioni in forma eccellente, un ritrovato Fabio Scozzoli, l'ormai solidissima Silvia Di Pietro e una sempre efficacissima Erika Ferraioli. L'avversario da battere per la medaglia d'oro era la Russia, che come l'Italia schierava prima i due uomini e poi le due donne, e come da pronostici tutte le quattro frazioni sono state un testa a testa tra noi e loro. Sabbioni, reduce dal primato italiano di ieri e dalla qualificazione odierna alla finale dei 100 dorso, ha dato il cambio in prima posizione a Fabio Scozzoli, che nella sua frazione ha invece ceduto leggermente sul ritorno di Nikolaev. Sarebbe stato lecito attendersi un calo da Silvia di Pietro, reduce dalla finale dei 50 farfalla conclusa pochi minuti prima, invece la romana è rimasta incollata alla Kashinkaya e ha permesso alla Ferraioli di partire all'attacco negli ultimi 50 metri e andare a mettere la mano davanti a tutti.
100 farfalla maschili – finale. Per l'Italia era la gara più attesa di oggi visto che i rappresentanti dei colori azzurri partivano rispettivamente in corsia 4 e corsia 3 e alla fine la medaglia è arrivata. A mettersela al collo è stato Matteo Rivolta, che non è riuscito a ripetere la prestazione delle semifinali, ma è comunque salito sul secondo gradino del podio. L'azzurro, che ovviamente partiva con i favori del pronostico, si è dovuto arrendere al più esperto Laszlo Cseh, medaglia d'oro, mentre è agevolmente riuscito a tenersi alle spalle il russo Nikita Konovalov, alla fine terzo. Quinto posto per Piero Codia.
50 farfalla femminili - finale. Il record italiano di Silvia Di Pietro in semifinale a inizio pomeriggio ci aveva sperare subito in bene e infatti la velocista romana non ha tradito le aspettative andandosi a prendere uno splendido bronzo alle spalle di due autentici mostri sacri della farfalla come Sarah Sjostroem e Janette Ottesen. L'azzurra non è riuscita a migliorare il crono di ingresso in finale, ma di questo non c'è da stupirsi perché spesso, soprattutto nelle brevi distanze, le finali lasciano più spazio alla tattica che alla velocità pura.
200 stile libero maschili - finale Nella finale dei 200 stile libero maschili in acqua c'era la storia del nuoto italiano, Filippo Magnini, che è partito dalla corsia 2 con la grinta dei giorni migliori e, visto lo stato di forma dimostrato ieri nella 4x50 stile libero, con le aspettative di chi vuole ancora dire la sua. Ci ha provato Pippo, che è partito forte tanto da essere in testa alla prima virata, ma le otto vasche non perdonano e il ritorno di Biedermann meno ancora e alla fine il capitano azzurro si è dovuto accontentare di un comunque positivo quinto posto.
100 stile libero femminili – semifinale. Non è la sua gara, ma quando in acqua scende Federica Pellegrini non si può far finta di niente. Corsia 3 per lei, corsia 6 per l'altra azzurra in gara, la primatista italiana Erika Ferraioli, e corsia centrale per quell'autentico missile che è Ranomi Kromowidjojo, che in questi giorni sembra tornata ai fasti di Londra 2012. La loro è la seconda semifinale, la prima ha visto la solita Sarah Sjostroem mettere la mano davanti a tutti. Come da previsione la Kromowidjojo è scattata davanti a tutte, ma una sorprendente Ferraioli, oggi più potente che mai in fase di subacquea, è riuscita a limitare la fuga dell'olandese almeno fino a metà gara e chiudere, alla fine, con il terzo crono. Bene anche Federica Pellegrini, che si è esposta meno, ma è riuscita comunque a portare casa l'ingresso in finale. Non sappiamo ancora se domani deciderà o meno di gareggiare, ma in ogni caso si tratta di una grande prova di carattere e di professionalità da parte di un'atleta che in carriera ha vinto di tutto e che, a meno di un anno dall'annunciato ritiro, gareggia in ogni manifestazione sempre al meglio delle proprie possibilità.
100 dorso maschili – semifinale Grandissima prestazione anche oggi per Simone Sabbioni, già sul podio ieri nella doppia distanza con record italiano, e che oggi ha confermato il suo stato di forma eccezionale chiudendo al quarto posto le semifinali dei 100. Non è record italiano quello nuotato oggi dall'azzurro, ma è la miglior prestazione di sempre in tessuto per quanto riguarda l'Italia. Rimane purtroppo fuori dalla finale Nicolò Bonacchi, che ha chiuso con il quindicesimo tempo complessivo.
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