Filippo Magnini stangato: il Tribunale nazionale antidoping lo squalifica per 4 anni
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DaEurosport
Aggiornato 06/11/2018 alle 17:18 GMT+1
Il 36enne ex nuotatore azzurro è stato condannato per la violazione dell'articolo 2.2 del codice Wada per uso o tentato uso di sostanze dopanti. La procura antidoping aveva chiesto uno stop di 8 anni.
Filippo Magnini, LaPresse
Credit Foto LaPresse
Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato per 4 anni Filippo Magnini per violazione dell'articolo 2.2 del codice Wada relativo all'uso o al tentato uso di sostanze dopanti. Il 36enne ex nuotatore azzurro, laureatosi campione del mondo nei 100 stile libero per due volte in carriera (a Montreal 2005 e Melbourne 2007), era stato indagato dalla procura antidoping Nado Italia in base agli atti dell'inchiesta della Procura di Pesaro sul caso del nutrizionista Guido Porcellini.
La procura antidoping aveva chiesto uno stop di 8 anni
Sono invece cadute tutte le altre accuse relative alla violazione dell'articolo 2.9 in materia di favoreggiamento. La procura antidoping aveva chiesto la condanna di Magnini a 8 anni di squalifica. La stessa pena di 4 anni di squalifica è stata inflitta al 29enne Michele Santucci, medaglia di bronzo nella 4X100 stile libero ai Mondiali di Kazan 2015.
Federnuoto cauta: "Solo il primo verdetto"
Con una nota anche la Fin ha voluto il proprio parere sulla decisione del Tribunale Nazionale antidoping di squalificare per quattro anni Filippo Magnini e Michele Santucci...
La Federnuoto esprime fiducia negli organi preposti a prevenire, combattere e perseguire il doping. Il percorso giudiziale che coinvolge Filippo Magnini e Michele Santucci ha espresso solo il primo verdetto e potrebbe proseguire. Pertanto la Federnuoto chiede il massimo rispetto nei confronti degli atleti, auspicando che riescano a dimostrare la loro estraneità alla vicenda in ulteriori sedi. La Federnuoto ricorda altresì come Magnini sia stato - nel corso della sua straordinaria carriera - un esempio per tutto il movimento, nonché uomo simbolo dello sport italiano e della lotta al doping. Si coglie l’occasione per ribadire l’impegno della Federazione Italiana Nuoto per affermare e tutelare lo sport pulito e nel trasmettere i principi di lealtà e probità, condivisione, aggregazione e integrazione, nel nostro Paese che conta oltre 5.000.000 di praticanti.
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