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Martinenghi, Quadarella, Vendrame, i nomi nuovi del nuoto azzurro a Budapest 2017

Francesca Galluzzo

Aggiornato 23/07/2017 alle 01:29 GMT+2

Nicolò Martinenghi, ranista, è il più atteso fra i giovani azzurri al mondiale 2017, senza scordaci di Simona Quadarella, terzo crono dell'anno nei 1500 stile e del nuovo nome della velocità Ivano Vendrame.

Nicolò Martinenghi, Settecolli nuoto

Credit Foto LaPresse

Non solo i soliti noti. Accanto ai nomi più blasonati come Paltrinieri, Pellegrini e Detti l’italinuoto schiera a Budapest una serie di elementi nuovi che possono far ben sperare in ottica di un ricambio generazionale ormai già in corso d’opera. Dai probabili finalisti (e forse anche qualcosa in più) a chi come obiettivo principale ha quello di fare esperienza in un contesto di primissimo piano, il panorama delle nostre nuove leve è quanto mai variegato.

Martinenghi, il giovane talento della rana sfida Adam Peaty

Un primo approfondimento lo merita il ranista Nicolò Martinenghi, classe 1999, da un paio d’anni a questa parte impegnato a macinare record italiani e internazionali. A Budapest si presenta ai blocchi di partenza fresco del primato mondiale giovanile dei 100 rana ottenuto agli europei Junior di Netanya il 2 luglio scorso, che va a bissare quello dei 50 nuotato ai campionati italiani assoluti in primavera. Numeri quanto mai esaltanti anche se una rapida consultazione del ranking FINA ci si accorge che il distacco dall’uomo da battere della rana, il britannico Adam Peaty, c’è e si quantifica in 1 secondo e 32 nei 100, 49 centesimi nei 50.
Martinenghi, più giovane di Peaty di ben 5 anni, ha però dalla sua parte diversi fattori quali, nel breve termine, la minor pressione (Peaty si trova in quella fase di carriera in cui si è in un certo senso costretti a vincere), sul lungo periodo la maggior possibilità di crescere. Se è vero infatti che, cronometro alla mano, la punta della nazionale britannica è ancora superiore all’azzurro, è altrettanto vero che se una macchina del tempo permettesse a Martinenghi di gareggiare con il diciottenne Peaty non ci sarebbe storia.
Martinenghi 2017 (18 anni)Peaty 2012 (18 anni)
50 rana26.9727.58*
100 rana59.231.02.72*
200 rana2.11.632.15.68*
* I tempi riportati sono quelli nuotati ai campionati nazionali assoluti

Simona Quadarella insegue Katie Ledecky

Di solo un anno più vecchia rispetto a Martinenghi, ma un anno più giovane rispetto alla dominatrice del mezzofondo fra le corsie, ovviamente parliamo della statunitense Katie Ledecky, Simona Quadarella arriva al mondiale magiaro mantenendo un basso profilo, ma non per questo senza concrete possibilità di far bene. Il ranking FINA 2017 la colloca al terzo posto dei migliori crono in vasca lunga sui 1500 stile libero alle spalle della Ledecky, che presumibilmente condurrà la solita gara in solitaria, e soli due secondi me mezzo (un’inezia in una gara di oltre sedici minuti) dietro all’altra statunitense in gara sulla distanza, Leah Smith. La strepitosa prestazione nuotata dall’azzurra al Trofeo Settecolli a giugno non deve però portare a troppo facili entusiasmi visto che, con la medaglia d’oro presumibilmente assegnata in partenza, i posti sul podio saranno solo due, con diverse pretendenti a contenderseli. La romana dovrà guardarsi le spalle prima di tutto dalla magiara Boglarka Kapas, decisa a far bene nel mondiale di casa, e dalla spagnola Mireia Belmonte Garcia.
Ranking mondiale 1500 stile libero femminili, 2017, vasca lunga
1 - Katie Ledecky (USA) 15.35.65
2 - Leah Smith (USA) 16.01.02
3 - Simona Quadarella (ITA) 16.03.55
4 - Boglarka Kapas (HUN) 16.04.19
5 - Hannah Moore (USA) 16.06.68
6 - Mireia Belmonte (ESP) 16.08.73

Ivano Vendrame e il cambio generazionale nella velocità

I suoi tempi attuali non ci permettono di collocarlo, almeno da pronostico, fra i possibili medagliati, ma merita senza dubbio una menzione il classe 1997 Ivano Vendrame, new entry nel campo della velocità maschile, che oltre a prendere parte alle staffette sarà, insieme a Luca Dotto, il portabandiera azzurro nella gara regina, i 100 stile libero. Vendrame, come Dotto e un tempo Magnini è allievo di Claudio Rossetto e ha dalla sua parte ha l’anagrafica (un velocista può resistere ad alti livelli anche oltre i trent’anni di età) e 200 centimetri di altezza, caratteristiche di certo utili per potersi definire a pieno titolo una scommessa per il futuro.
Quando mi alleno con 20enni come Ivano Vendrame rivedo quella voglia di battere il vecchietto che avevo io con Filippo Magnini (Luca Dotto)

Il ritorno di Arianna Castiglioni

Un’ultima menzione per Arianna Castiglioni, coetanea di Vendrame e sorpresa dei Campionati Europei di Berlino 2014, dove a soli quindi anni fu terza nei 100 rana, che sembra tornata competitiva sulla brevissima distanza, i 50, con un record italiano di 30.72 nuotato ai campionati italiani assoluti ad aprile che la colloca nelle prime dieci al mondo in questa stagione. La battaglia per l’oro sarà presumibilmente un’ulteriore puntata della "guerra fredda” fra la statunitense Lilly King e la russa Yulia Efimova, le nemiche giurate di Rio 2016, e lì si nuoterà su altri standard e su altri crono, ma dopo le prestazioni un po’ sottotono della scorsa stagione anche solo una finale sarebbe un segnale importante per non pensare di aver person per strada un grande talento del nuoto nostrano.
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