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Prima giornata senza medaglie per l'Italia: Carraro e 4×50 mista uomini sfiorano il podio

DaOAsport

Pubblicato 15/12/2018 alle 14:44 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Martina Carraro - Hangzhou 2018

Credit Foto Getty Images

Penultima giornata di finali e semifinali ad Hangzhou (Cina), sede dell’edizione 2018 dei Mondiali di nuoto in vasca corta. Un day-5 in cui le prestazioni degne di nota non sono mancate che val la pena raccontarvi con precisione.

4×50 mista uomini (finale)

Sono appena 5 i centesimi che separano il quartetto nostrano dal podio. Simone Sabbioni (23″40), Fabio Scozzoli (25″51), Marco Orsi (22″23) e Santo Condorelli (20″40) sono stati autori di un’ottima prova nella 4×50 mista maschile valsa il nuovo record italiano (1’31″54), migliorando il precedente primato di 17 centesimi, e toccando la piastra in quarta posizione con un pizzico di rammarico. Un’Italia che forse paga una frazione non al 100% di Sabbioni ma che nel complesso ha fatto tutto quello che poteva. Vittoria per la Russia (1’30″54) davanti agli Stati Uniti (1’30″90) e al Brasile (1’31″49).

200 misti donne (finale)

Brava e combattiva. Davvero poco da dire ad Ilaria Cusinato. L’azzurra giunge quinta nella finale dei 200 misti donne in un contesto di altissimo profilo. La veneta non si è lasciata intimorire dai nomi altisonanti delle sue avversarie ed imposta una gara d’attacco, passando ai 50 metri in 58″93. Un coraggio leonino che le costa un po’ di energie nella frazione a stile libero, sufficiente però per un buon piazzamento e per il nuovo record italiano di 2’06″17, a certificare l’eccellente gara della veneta. Vince la campionessa olimpica di Rio 2016 Katinka Hosszu in 2’03″25 a precedere il duo statunitense composto da Melanie Margalis (2’04″62) e da Kathleen Baker (2’05″54). Quarta la padrona di casa Ye Shiwen (2’05″79) che sul filo di lana ha avuto la meglio della nostra Ilaria. Cinese che, lo ricordiamo, è stata oro a Cinque Cerchi a Londra nel 2012.

100 stile libero uomini (semifinali)

Niente da fare per i nostri Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri nelle semifinali dei 100 stile libero uomini. I due azzurri concludono in decima (46″84) e quattordicesima posizione (46″98) manifestando, soprattutto nel caso del campione europeo di Glasgow, difficoltà nell’espressione in acqua della propria potenza. Un crono anonimo per il piemontese che ancora deve trovare la quadra in vasca corta. Per Zazzeri, invece, il tempo è più che soddisfacente considerando i suoi standard attuali. Il migliore delle semifinali è stato il sudafricano Chad Le Clos (45″89) che, pennellando letteralmente ogni subacquea, si è messo dietro i due grandi favoriti della vigilia: il russo Vladimir Morozov (45″93) e lo statunitense Caeleb Dressel (46″09). Saranno loro i grandi protagonisti dell’atto conclusivo.

100 farfalla donne (semifinali)

Una superba Elena Di Liddo in Cina. L’azzurra ottiene il secondo miglior tempo delle semifinali dei 100 farfalla donne, siglando anche il nuovo record italiano di 56″06 (il primato precedente era di Ilaria Bianchi in 56″13). Una condotta di gara estremamente aggressiva per la nostra portacolori, con un crono di 26″14 ai 50 metri, che l’ha portata ad un riscontro considerevole. Solo la strepitosa americana Kelsi Dahlia ha fatto meglio di lei con il fantascientifico tempo di 55″09 ed è chiaramente la favorita per la vittoria finale. Tuttavia, per le medaglie, c’è anche la farfallista nostrana. Una finale nella quale ci sarà inoltre l’ex primatista nazionale Bianchi, settima nell’overall (56″77), con possibilità di ambire al podio visto che la terza piazza odierna della giapponese Ai Soma dista solo 48 centesimi. Ne vedremo delle belle.

50 farfalla uomini (finale)

Alcuni lo chiamano “nonno”, altri “zio” per l’età non di primissimo pelo ma il 38enne brasiliano Nicholas Santos si regala l’oro dei 50 farfalla uomini con classe. Lui, detentore del record del mondo (21″75), era l’osservato speciale ed ha rispettato i pronostici imponendosi con il tempo di 21″81 (record dei campionati) a precedere Le Clos (21″97) e il rappresentante di Trinidad e Tobago Dylan Carter (22″38).

50 stile libero donne (semifinali)

L’olandese Ranomi Kromowidjojo fa vedere di essere la migliore nelle semifinali dei 50 stile libero. L’orange si è imposta in 23″50 a precedere la connazionale Femke Heemskerk (23″75) e la brasiliana Etiene Medeiros (23″82). In vista della finale di domani le due tulipane sono quelle con le maggiori chance di vittoria.

50 rana uomini (semifinali)

La delusione di giornata per l’Italia. Era davvero difficile prevedere alla vigilia un’eliminazione di Fabio Scozzoli dalla finale dei 50 rana maschili e invece il campione europeo in carica non è riuscito a centrare l’obiettivo nuotando in 26″04 (decimo tempo complessivo) e dovendo fare i conti con un livello medio spaventoso in cui l’ultimo crono per essere nell’atto conclusivo era 26″01 del brasiliano Felipe Lima. Non consola da questo punto di vista il primato personale di Nicolò Martinenghi (nono in 26″03), primo degli esclusi e out per due centesimi. Poco fortunati gli azzurri da questo punto di vista. Anche in questa gara il sudafricano Cameron van der Burgh dimostra di essere il riferimento. Dopo aver fatto suoi i 100 rana, ha centrato il miglior tempo di ingresso in finale (25″76) ed è il principale candidato al successo. Da non sottovalutare però il tedesco Fabian Schwingenschlogl (25″87) e il brasiliano Joao Gomez Junior (25″94). Bisognerà non sottovalutare anche il russo Kirill Prigoda, vittorioso in Cina nei 200 rana.

50 dorso donne (finale)

Nella finale dei 50 dorso donne sorridono gli Stati Uniti. Olivia Smoliga si è aggiudicata una gara tiratissima con il tempo di 25″88 a precedere l’austriaca Caroline Pilhatsch (25″99) e l’australiana Holly Barratt (26″04). Niente da fare per la cinese Fu Yuanhui, estromessa dal podio per appena due centesimi (26″06).

400 misti uomini (finale)

Una super prestazione quella del giapponese Daiya Seto. Il nipponico, per 3/4 dei 400 misti ha fatto tremare un record del mondo storico, cioè quello dell’americano Ryan Lochte (3’55″50). Il nuotatore del Sol Levante, partendo a fionda, ha subito fatto il vuoto ottenendo intertempi anche di 1″5 più veloci di quel riferimento. Poi a stile libero il leggero calo di Seto che comunque si è imposto con l’eccellente tempo di 3’56″43 con un vantaggio netto rispetto alla concorrenza. L’australiano Thomas Fraser-Holmes ha conquistato l’argento in 4’02″74 mentre il brasiliano Brandonn Almeida si è portato a casa il bronzo (4’04″71).

100 rana donne (finale)

Poco fortunata Martina Carraro nella finale dei 100 rana. L’azzurra si migliora ancora una volta e stabilisce il nuovo record italiano di 1’04″73 mancando il podio per 12 centesimi. Una gara estremamente incisiva della genovese a cui però è mancato quel quid negli ultimi 25 metri. Tuttavia questa prestazione dà lustro ulteriore a quanto ha fatto la nostra portacolori ad Hangzhou, ricordando il bronzo nei 50 rana. Vince la giamaicana Alia Atkinson (1’03″51) a precedere la statunitense Katie Meili (1’03″63) e l’australiana Hansen (1’04″61).

4×200 stile libero donne (finale)

Arriva un sesto posto nell’ultima gara odierna per i colori azzurri. La 4×200 stile libero donne riserva al Bel Paese una prestazione più che decorosa, visto che Margherita Panziera (1’56″71), Erica Musso (1’56″65), Federica Pellegrini (1’52″66) e Simona Quadarella (1’57″16) hanno siglato il nuovo primato nazionale (7’43″18, il precedente era stato ottenuto nelle batterie in 7’44″82). Degna di menzione la prova della campionessa di Spinea, autrice di una frazione interna di pregevole fattura. Vince la Cina in 7’34″08 a precedere gli Stati Uniti (7’35″30) e l’Australia (7’36″40).
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