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Giochi Olimpici, Tokyo 2020 - Frasi sessiste: il presidente Yoshiro Mori rassegna le dimissioni

Stefano Dolci

Aggiornato 12/02/2021 alle 10:54 GMT+1

OLIMPIADI - Le scuse non sono bastate ad evitare l'inevitabile, Yoshiro Mori, ha lasciato l’incarico dimettendosi dopo lo scandalo occorso dopo la frase sessista esclamata, poco più di una settimana fa, durante una riunione online del Comitato Olimpico Giapponese e che aveva creato un enorme polverone.

Yoshiro Mori

Credit Foto Getty Images

Le scuse non sono bastate ad evitare l’inevitabile uscita di scena. Travolto dalle critiche dopo la gaffe sessista, il presidente del Comitato organizzatore dell’Olimpiade di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, ha lasciato l’incarico dimettendosi dopo lo scandalo per la sua frase stonata (“Le riunioni del consiglio di amministrazione con molte donne richiedono più tempo”) pronunciata durante una riunione online del Comitato Olimpico Giapponese e che aveva creato un vespaio di polemiche.
L’annuncio del passo indietro di Mori è giunto in apertura dei lavori di una riunione del comitato e del consiglio direttivo e dopo più di una settimana di critiche senza soluzione di continuità. Mori si era inizialmente scusato per le parole inadeguate ma aveva rifiutato di farsi da parte, resistendo al pressing insistente di uomini dei media, sponsor e fan giapponesi. Dopo sette giorni di critiche non stop però ha deciso rassegnare le dimissioni, cospargendosi il capo di cenere e ammettendo come l’importanza sia quella di arrivare a organizzare i Giochi di Tokyo, in programma fra poco più di 5 mesi.

Cosa aveva detto? La frase dello scandalo

L’ex primo ministro giapponese, aveva destato scalpore quando – in una riunione aperta alla stampa - aveva dichiarato che i consigli d’amministrazione con molte donne “richiedono tanto tempo” perché entrano in competizione per finire i loro interventi ed aggiungere di confidare che le sette donne cooptate comprendessero di dover stare “al loro posto”.

Chi al suo posto? Il favorito è l’ex capo del calcio nipponico

Ora è partita la gara alla successione. Il favorito sembrerebbe essere Saburo Kawabuchi, ex grande capo del calcio giapponese, un nome che però ha suscitato reazioni contrarie, essendo il dirigente, con i suoi 84 anni, ancora più anziano di Mori. Un problema in più sulla strada per le Olimpiadi.
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