Walk of Fame: le quote rosa sono poche, ma in crescita

Ilaria Bottura

Pubblicato 13/05/2015 alle 11:28 GMT+2

Vi hanno emozionato durante i Giochi Olimpici, poi li avete persi di vista, ma loro continuano a lottare e sognare: sono i nostri "Eroi Dimenticati". Questa settimana ci spostiamo a Roma, dove il CONI ha inaugurato il cammino degli eroi di marca nostrana: tra i primi 100 atleti ritirati e inseriti nella lista delle leggende, poche donne. Sono infatti soltanto 13

Sara Simeoni - Walk of Fame (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Giovedì scorso, a Roma, è stata inaugurata la Walk of Fame italiana, progetto voluto dal CONI e realizzato sul Viale delle Olimpiadi, quello che porta allo Stadio Olimpico. In questa passeggiata degli eroi dello sport azzurro spiccano targhe di grandissimo prestigio e all’inaugurazione erano presenti molte delle celebrità del passato più o meno recente che non hanno voluto mancare alla cerimonia. Il nostro comitato olimpico ha diramato la lista dei primi 100 atleti inseriti in questo cammino di leggende: sono tutti atleti che si sono ritirati e che in qualche modo hanno reso grande il Tricolore nello sport. La disciplina più rappresentata è l’atletica, con 12 nomi, seguita dal ciclismo (7), calcio e scherma (5 persone a testa) per una partecipazione complessiva di 31 discipline. Nell’elenco, perciò, non ci sono per esempio Valentino Rossi, Francesco Totti o Federica Pellegrini: questi sono tutti atleti che ancora sono in attività e che quindi hanno solo una lastra prenotata al Foro Italico, ma non ancora una presenza reale.
L’elenco divulgato dal CONI è interessante, perché oltre a pubblicare i nomi in ordine di data di nascita, scrive in azzurro quelli maschili e in rosa quelli femminili. Ed è proprio sulle “quote rosa” che ci concentriamo, perché dei 100 personaggi selezionati, solo 13 sono donne. E questa selezione è uno specchio dell’evoluzione storico-sociologica dell’Italia sportiva (ma applicabile a tutto il mondo in generale). Perché le donne sono così poche? Non certo per sessismo da parte di Giovanni Malagò e della sua commissione, ma semplicemente perché un tempo le donne sportive erano molte meno rispetto agli uomini. Tutte le scelte effettuate dalla commissione, comunque, sono ricadute su grandissime campionesse.
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Walk of Fame italiana, le quote rosa

Credit Foto Eurosport

PASSATO, PRESENTE E FUTURO - L’ultimo anno di nascita contemplato è il 1977 (del nuotatore Domenico Fioravanti), quindi bisognerà aspettare per vedere la già citata Federica Pellegrini o Sara Errani. E anche per Valentina Vezzali c’è tempo: benché la jesina sia nata nel 1974, calca ancora le pedane del fioretto con l’obiettivo di Rio 2016. Un altro dato che spicca scorrendo l’elenco, però, e che fa ben sperare, è che la frequenza con cui compaiono nomi femminili aumenta nell’ultima parte: questo vuol dire che l’attività sportiva in rosa si è intensificata col tempo e già sappiamo che sta continuando a farlo, perciò in un futuro non lontanissimo questo gruppo di 13 pioniere sarà sicuramente rimpolpato da altri grandissimi nomi del nostro attuale presente.
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