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Mondiali 2024 - Stati Uniti ancora medaglia d'oro! 8-7 all'Ungheria, 8° titolo mondiale per gli USA

Marco Arcari

Aggiornato 16/02/2024 alle 17:21 GMT+1

PALLANUOTO, MONDIALI 2024 - Gli Stati Uniti ritornano sul trono iridato, per l'ottava volta nella loro storia. La nazionale a stelle e strisce batte 8-7 un'indomita Ungheria, conquistando la medaglia d'oro nel torneo femminile e centrando la sua 11ª medaglia complessiva ai Mondiali (8 ori, 2 bronzi, 1 argento). Decisive le paratone di Ashleigh Johnson e i gol pesanti di Rachel Fattal.

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Per l'ottava volta nelle ultime dodici edizioni mondiali, gli Stati Uniti vincono la medaglia d'oro nel torneo femminile di Pallanuoto. Ai Mondiali di Sport Acquatici 2024, in corso di svolgimento a Doha (Qatar), la nazionale a stelle e strisce fatica però tantissimo per tornare sul trono mondiale, dopo il 5° posto di Fukuoka 2023. Al termine di una finale tiratissima e decisa (anche e soprattutto) dalle paratone di Ashleigh Johnson e dai gol pesantissimi di Rachel Fattal, gli USA battono infatti 8-7 l'Ungheria e conquistano la loro 11ª medaglia iridata di sempre.
La nazionale ungherese centra invece il suo terzo argento iridato - aveva già concluso al 2° posto sia a Fukuoka 2001 che a Budapest 2022 - nonché la sesta medaglia mondiale della sua storia (oro a Roma 1994 e Montreal 2005), dimostrando peraltro di potersela giocare alla pari contro la squadra più forte degli ultimi dieci anni. Per fare l'impresa mancano però gli acuti delle sue giocatrici-chiave, con Krisztina Garda frenata all'1/5 al tiro e Greta Gurisatti che fa peggio con 1/6. Grande finale invece per la giovanissima (2003) Boglarka Neszmely.
L'estremo difensore magiaro subentra infatti tra i pali alla titolare Alda Magyari e si rende protagonista con ottimi interventi nel disperato tentativo di rimonta della nazionale allenata da Attila Mihok. Gli Stati Uniti partono fortissimo nel quarto iniziale, volando sul 3-0 dopo nemmeno tre minuti grazie a una fase offensiva spumeggiante e a posizionamenti perfetti quando il possesso ce l'hanno invece le avversarie. Sembra il preludio a una finale a senso unico e completamente di marca statunitense, ma così non è. L'Ungheria sistema infatti le troppe imperfezioni nella gestione offensiva e, contestualmente, comincia a inserire qualche granello di sabbia nei perfetti ingranaggi degli States.
Capita così che la squadra allenata da Adam Krikorian non segni per tantissimo tempo - tre minuti del secondo e tutto il terzo periodo - soffrendo molto gli interventi tra i pali della già citata Neszmely e pagando tante imperfezioni nei tentativi di capitalizzare le superiorità numeriche. Stesso problema ce l'ha pure l'Ungheria, a volte peraltro addirittura in doppia superiorità, ma i gol dalla distanza di Rita Keszthelyi e Krisztina Garda sono provvidenziali per rianimare completamente un gruppo che inizia allora a credere nell'impresa sportiva. Ritrovata la parità (5-5) al 24' di gioco, la nazionale magiara deve però fare di nuovo i conti con le sfuriate offensive delle statunitensi, trascinate ancora da Fattal.
Il break (3-0) a stelle e strisce arriva con le rarissime occasioni concretizzate in superiorità numerica durante questa finale e deriva pure dalla classe dell'immensa Maggie Steffens. Si tratta del parziale decisivo, identico a quello con cui gli Stati Uniti hanno aperto questa finale per l'oro. L'Ungheria cerca difatti una nuova disperata rimonta, con Mihok che decide perfino di levare Neszmely dai pali per giocare sette contro sei in attacco - scelta che paga, visto il gol di Keszthelyi per il provvisorio -1 (8-7) - ma stavolta non la concretizza. Decisiva l'uscita di una stupenda Johnson sulla centroboa avversaria nell'ultima azione utile, che forza una "palla sotto" delle ungheresi e consegna così l'oro agli States.

Il tabellino

Stati Uniti - Ungheria 8-7 (3-2; 5-4; 5-5)
  • Stati Uniti: Johnson (P), Musselman 1, Prentice, Fattal 3, Flynn, Steffens 2, Raney 1, Neushul 1, Roemer, Gilchrist, Longan (P) n.e., Sekulic, Mammolito. All. Krikorian
  • Ungheria: Magyari (P), Szilagyi, Valyi, Gurisatti 1, Mahieu, Parkes 1, Keszthelyi 3, Leimeter, Rybanska, Farago 1, Garda 1, Neszmely (P), Horvath. All. Mihok.
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