Italia campione del mondo per la quarta volta! Il Settebello schianta la Spagna 10-5
DaEurosport
Aggiornato 27/07/2019 alle 14:07 GMT+2
Gli azzurri vincono i Mondiali di pallanuoto per la quarta volta nella loro storia dopo i successi di Berlino Ovest 1978, Roma 1994 e Shanghai 2011. A Gwangju il Settebello di Sandro Campagna si prende la rivincita sugli iberici, vittoriosi agli Europei 2018 di Barcellona tra le polemiche.
Settebello di gloria. Netta, categorica, senza discussioni e per questo ancora più bella la vittoria in finale sulla Spagna che consegna all’Italia il quarto titolo mondiale della sua storia dopo Berlino Ovest 1978, Roma 1994 e Shanghai 2011.
È il capolavoro dell’allenatore, Sandro Campagna, legato al dolce ricordo della finalissima delle Olimpiadi di Barcellona 1992 quando, con lui in acqua, la Nazionale italiana andò a prendersi il titolo proprio in casa degli iberici. Fu un 9-8 spettacolare, giunto al termine di una partita infinita.
È il capolavoro di un’intera squadra. Un team di combattenti, di uomini capaci di cancellare la delusione di un anno fa, sempre contro la Spagna, agli Europei di Barcellona: i padroni di casa s’imposero 8-7 tra le polemiche. Oggi, invece, il 10-5 finale non ammette repliche, lo stesso risultato di Roma 1994, di nuovo ai danni degli iberici.
A Gwangju il primo quarto è molto equilibrato. L’Italia si porta in vantaggio due volte con Alessandro Velotto e Gonzalo Echenique, in entrambi i casi in superiorità numerica, ma viene ogni volta ripresa dalla stella iberica Felipe Perrone, per il 2-2 dopo 8′. È provvidenziale un rigore parato da un maestoso Del Lungo al termine del primo quarto.
Capitan Pietro Figlioli, premiato al termine della finale, sblocca gli azzurri a uomini pari. La Spagna non riesce più ad andare a segno, con la difesa azzurra che si chiude. La palla in zona offensiva, invece, per il Settebello viaggia alla perfezione: segnano in superiorità Vincenzo Dolce e Vincenzo Renzuto Iodice. Gli iberici accorciano le distanze su rigore, con Munarriz, per il 5-3 di metà gara.
Dopo l’intervallo lungo, gli azzurri mettono la parole fine all’ultimo atto e spengono le speranze della Spagna: a uomini pari vanno a segno Aicardi e Dolce, dopo due assist prodigiosi di Gonzalo Echenique. Una controfuga di Francesco Di Fulvio, in beata solitudine, vale una sentenza anticipata.
L’ultimo quarto è di pura gestione: Stefano Luongo segna a uomini pari e, quasi allo scadere, arriva la rete più bella del Mondiale con Di Fulvio che serve Bodegas, che in beduina chiude i conti. È l’apoteosi, Campagna chiede il time-out, entra in acqua Nicosia e può iniziare la festa.
Ora il pensiero non può che spostarsi alle Olimpiadi del 2020: sempre in Asia, questa volta a Tokyo, gli azzurri cercheranno nuovamente di riscrivere la storia e far sognare il pubblico tricolore, sognando l'oro a Cinque Cerchi.
Il tabellino della finale
Spagna-Italia 5-10
Spagna: Lopez Pinedo, Munarriz Egana 1, Granados Ortega, De Toro Dominguez, Cabanas Pegado, Larumbe Gonfaus, Barroso Macarro, Fernandez Miranda, Tahull I Compte, Rocha Perrone 2, Mallarach Guell 2, Bustos Sanchez, Lorrio Bejar. All. David Martin Lozano
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Luongo 2, Figlioli 1, Di Somma, Velotto, Renzuto Iodice 1, Echenique 1, Figari, Bodegas 1, Aicardi 1, Dolce 2, Nicosia. All. Alessandro Campagna
Arbitri: Margeta (Slo), Goldenberg (Usa)
Parziali: 2-2, 1-3, 1-3, 1-2
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