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Cazzaniga e la truffa della 'finta' fidanzata: "Mi mandava foto di Alessandra Ambrosio. Non mi chiamava mai amore"

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Aggiornato 01/12/2021 alle 17:18 GMT+1

PALLAVOLO - Nell'ultima puntata de 'Le Iene', il 42enne pallavolista - oro ai Giochi del Meditteraneo 2009 - ha avuto modo di incontrare per la prima volta Maya, la donna che lo ha truffato portandogli via 700.000 euro in 15 anni: "Mi mandava delle foto, evidentemente erano dei fotomontaggi. Facevamo l’amore al telefono, davo dei soldi anche alle sue migliori amiche",

Roberto Cazzaniga, l'ex pallavolista truffato da una donna che si è finta modella immaginaria - inviando foto della super top model Alessandra Ambrosio - e in 15 anni ha ricevuto 700.000 €

Credit Foto Eurosport

La vicenda della truffa amorosa ai danni di Roberto Cazzaniga, l’ex pallavolista della Nazionale Italiana oro ai Giochi del Mediterrano 2009, nella giornata di ieri si è arricchita di ulteriori dettagli che spiegano il dramma umano che ha dovuto affrontare il 42enne opposto lombardo, attualmente in forza alla New Mater Volley (club di Serie A2 di Castellana Grotte), che per 15 anni è stato convinto di essere legato sentimentalmente a Maya, una ragazza immaginaria che si è finta la bellissima modella Alessandra Ambrosio. Una love story fasulla che gli è costato 700.000 € in regali, fra cui anche un Alfa Mito orchestrato da un’amica, Valeria Satta, che ieri sera nell’ultima puntata de ‘Le Iene’, grazie all’inviato della trasmissione di Italia 1 Ismaele La Vardera, si è svelata agli occhi di un Cazzaniga parecchio commosso e amareggiato per questa truffa interrotta solo ai suoi compagni di squadra e alla famiglia.
"Mi mandava delle foto, evidentemente erano dei fotomontaggi. È stata dura, avevo 28 anni e non potevo andare con altre ragazze. In 15 anni non ho mai avuto nessun’altra ragazza, io ero innamorato di lei. Io la chiamavo sempre amore, lei mai. Dovevo insistere e ricordarglielo per farglielo dire. Facevamo l’amore al telefono: le prime volte mi sembrava una novità, poi dopo non avevo neanche più lo stimolo. Mi diceva che era attaccata alle macchine perché stava male, aveva un’infermiera in casa. Io davo dei soldi anche alle sue migliori amiche, le chiamava le 'Winx’”.
Se mi dici che hai bisogno di 15 e io sono disposto a darteli, non te li sto rubando!?
Rintracciata dall’inviato delle ‘Iene’ in Sardegna, la ragazza – che ha ammesso di non aver archittettato il raggiro ai danni di Cazzaniga da sola, ha provato a giustificarsi così le proprie azioni: “Se mi dici che hai bisogno di 15 euro e io sono disposto a darteli, non te li sto rubando: Roberto dice a tutti di essere una persona sola, inconsapevolmente questa cosa gli ha dato sollievo”. Convinto da La Verdara a volare a Cagliari per chiedere un confronto faccia a faccia con la truffatrice, la ragazza si è rifiutata di scendere ad incontrare l’inviato delle Iene e il pallavolista che però non ha potuto fare a meno di notare che sotto la sua casa c’era proprio l’Alfa Mito, l’auto che Cazzaniga gli ha donato insieme a tutta una serie di innumerevoli regali.
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