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Il dream team Perugia fa 15 in fila, Michieletto e la staffetta con Lavia. Zaytsev totalmente ritrovato

Marco Arcari

Aggiornato 02/12/2022 alle 12:07 GMT+1

PALLAVOLO, CEV CHAMPIONS LEAGUE (M) - 3ª giornata in archivio e altro 3/3 per i club italiani. Perugia ha fatto nuovamente turnover ma ha battuto nettamente (3-0) anche il Duren. Michieletto (21 punti) ha trascinato Trentino al 3-1 nel big match contro lo ZAKSA bi-campione d'Europa. Zaytsev (21 punti) protagonista nel 3-1 che Civitanova ha rifilato al Roeselare. Ecco gli spunti del 3° turno!

Michieletto è spaziale: parallela assurda all'incrocio

Non si ferma la marcia vittoriosa dei club italiani nella CEV Champions League 2022-23 maschile. Come già successo nel 1° turno e nella 2ª giornata, anche in questa settimana le formazioni italiane sono riuscite a fare bottino pieno di punti, regolando avversarie comunque tutt'altro che arrendevoli e disposte a recitare il ruolo delle vittime sacrificali. Un turno europeo aperto dal successo della Sir Sicoma Monin Perugia, quel 3-0 rifilato all'SWD powervolleys Duren sul taraflex dell'Arena Kreis, nonostante l'ennesimo turnover varato da coach Anastasi (a riposo Simone Giannelli, Wilfredo Leon, Kamil Rychlicki e Roberto Russo).
Gloria anche per l'Itas Trentino, capace di superare 3-1 lo ZAKSA bi-campione d'Europa in carica nel big match di giornata, grazie allo strapotere tecnico di un incontenibile Alessandro Michieletto e al grande rendimento di Srecko Lisinac al centro della rete. Infine, prova molto solida della Cucine Lube Civitanova sul taraflex della Tomabel Hall, al termine di una sfida davvero entusiasmante e vinta 3-1 contro il Knack Roeselare, grazie soprattutto all'impatto di Ivan Zaytsev (21 punti con 3 muri) e alla qualità diffusa di un Marlon Yant Herrera sempre più veterano dei cucinieri. Andiamo allora a scoprire insieme le indicazioni fornite da Civitanova, Perugia e Trentino in questa terza giornata europea.
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De Cecco è un mago! 1° tempo a una mano per Chinenyeze

Nemmeno il turnover ferma la corazzata Perugia

"Come può uno scoglio, arginare il mare", cantava l'indimenticabile Lucio Battisti in "Io vorrei... Non Vorrei... Ma se vuoi". Un quesito che ci si pone spesso quando si vede giocare questa Sir Sicoma Monini, dal momento che qualsiasi avversaria sembra per ora rappresentare uno scoglio in mezzo al mare del talento Block Devils. Nonostante l'ampio turnover varato anche sul taraflex dell'Arena Kreis di Duren, i sirmaniaci hanno sofferto soltanto in un set contro l'SWD powervolleys, trascinati da un Kamil Semeniuk sempre più chirurgico anche nelle rotazioni del suo nuovo club (proprio come succedeva allo ZAKSA) e da un Oleh Plotnytskyi come di consueto devastante dai nove metri. Fondamentale anche la regia di Gregor Ropret, vice designato di Simone Giannelli soltanto perché l'Azzurro, MVP degli ultimi Mondiali, è un pallavolista hors catégorie. L'alzatore sloveno si sta però confermando valore aggiunto anche in un gruppo così forte, riuscendo ad amalgamare nel collettivo pure quei giocatori che potrebbero trovare minor spazio nel corso della stagione, stanti le già definite gerarchie di questa Perugia. Una squadra indicata da tutti come la principale favorita per qualsiasi trofeo stagionale, incluso un Mondiale per Club che comincerà sul taraflex di Betim (Brasile) il 7 dicembre prossimo. Una squadra capace di conquistare 15 successi di fila - tra tutte le competizioni finora disputate - e di mostrare uno spirito di gruppo tanto affiatato quanto inossidabile: che possa essere l'anno buono per il sogno perugino chiamato Champions League?
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Semeniuk è un pittore! Pallonetto meraviglioso contro Duren

Da Lavia a Michieletto e Sbertoli, quanti tesori Azzurri nell'Itas

Sperando che il brutto colpo all'anca destra, subito nel big match europeo contro il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, non abbia riportato alcuna conseguenza di rilievo, Daniele Lavia è stato sostituito, quale terminale offensivo di riferimento, da un Michieletto in stato di onnipotenza. Al giovane schiacciatore Azzurre è infatti riuscito qualsiasi colpo sul taraflex amico della BLM Group Arena, in un mix di devastante efficacia dai nove metri, in pipe e negli attacchi da posto 4. Numeri alla mano - 21 punti (4 ace) col 71% in attacco, ma anche un 68% di ricezione positiva - Michieletto ha mandato letteralmente in tilt tutto lo ZAKSA, permettendo così all'Itas di prendersi la prima rivincita sportiva dopo la Super Final di Lubiana del maggio 2022. Coach Angelo Lorenzetti ha però ricevuto risposte importanti anche da Donovan Dzavoronok, uno dei pochi nuovi arrivi in casa gialloblù durante il mercato estivo, visto che il giocatore della Repubblica Ceca è riuscito a sostituire egregiamente Lavia tra 3° e 4° set, nonostante un avvio problematico a 360°, e ora punta a ritagliarsi spazi sempre più importanti. Un'Itas gestita poi alla perfezione da Riccardo Sbertoli: domenica scorsa, il palleggiatore Azzurro era stato un po' opaco nel k.o. (1-3) contro l'Allianz Milano, ma si è prontamente riscattato in ambito europeo, confermando la bontà del gruppo di italiani all'interno di questo Trentino Volley. Proprio sulla colonia Azzurra si baseranno i successi di un club che ha intanto tagliato il traguardo delle 200 presenze europee (a livello CEV) e che vanta margini di miglioramento evidenti.
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Sbertoli è super in difesa, poi c'è la diagonale di Michieletto

Lo Zar è tornato, ma dove può arrivare la Lube?

Una prova degna dei tempi d'oro, dopo un anno di insolite difficoltà per un giocatore così fenomenale. Zaytsev si sta riprendendo la Lube, oppure non l'aveva mai perduta? Il quesito sorge spontaneo perché, anche se nelle intenzioni societarie la titolarità di posto 2 avrebbe dovuto essere ad appannaggio di Gabi Garcia Fernandez, lo Zar sta offrendo prove solidissime sia in Superlega che in CEV Champions League. Carisma e grinta, clava e fioretto, parallela e diagonale, tutti elementi che Ivan ha messo al servizio di Civitanova nella vittoria sul Knack Roeselare, peraltro in una delle partite col più alto tasso di qualità di queste prime tre giornate europee. Zaytsev non è però solo, visto che, contro il club belga, Luciano De Cecco è risultato nuovamente magistrale, Barthelémy Chinenyeze ha dato segnali di ripresa (specie in attacco) e Aleksandar Nikolov ha confermato di essere la "next big thing" della Pallavolo mondiale. A livello di individualità, a spiccare è però stata soprattutto la prova di Yant Herrera (17 punti col 59% di eccellenza in attacco). Il martello cubano, dopo aver smaltito l'infortunio che ne aveva pregiudicato l'inizio di stagione, sta giocando con l'attitudine e la qualità tipiche dei veterani, confermando di essere un giocatore fenomenale a 360° e di poter ricoprire uno dei ruoli da leader lasciato vacante dopo l'addio di Osmany Juantorena. Attenzione a questa Lube, ancora un po' acerba e discontinua ma destinata a grandi cose pure in questa stagione. Il che non significa giocoforza un incameramento di trofei da parte dei cucinieri, perché fortunatamente la Pallavolo non è ancora così schiava del "risultatismo" italiano come lo sono altri sport di squadra.
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La chiude lo Zar! Monster-block di Zaytsev, vittoria Lube

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