L'Itas Trentino vince 3-1 il big match con lo ZAKSA. Alessandro Michieletto trascinatore con 21 punti

Nel big match della terza giornata di CEV Champions League 2022-23, nonché riedizione della scorsa Super Final, l'Itas Trentino si gode il gusto dolcissimo della rivincita sportiva, superando 3-1 il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle con un Alessandro Michieletto irreale e ovviamente premiato MVP. Lo schiacciatore Azzurro chiude infatti con 21 punti (4 ace) e un mostruoso 71% in attacco, combinato con un ottimo 68% di ricezione positiva. Se il nuovo giovane fenomeno della Pallavolo mondiale si esalta a 360°, nella serata europea c'è spazio anche per gli altri volti noti gialloblù.

Srecko Lisinac domina infatti col 1° tempo (10/17) ed è uno dei terminali offensivi di riferimento per un Riccardo Sbertoli molto ispirato in regia, mentre Matey Kaziyski, dopo tante difficoltà nei primi due set, emerge da assoluto campione qual è per prendersi tutta la scena nel 25-23 del 4°, in cui realizza 10 punti (9/12 in attacco). Allo ZAKSA di coach Sammelvuo non bastano invece il solito Lukasz Kaczmarek (21) e il grande impatto di Adrian Staszewski (17 col 63% in attacco), quest'ultimo inarrestabile nel posto 4 dei bi-campioni d'Europa in carica.

Un successo di prestigio, dopo le difficoltà patite in Superlega nelle ultime settimane e il brutto k.o. di sabato scorso contro l'Allianz Milano. L'Itas Trentino rialza con prepotenza la testa nella sfida più importante di questa prima parte di stagione, superando uno ZAKSA che le fa diversi regali di Natale con troppo anticipo. Il club polacco offre infatti ai gialloblù un set intero tra battute sbagliate (13) ed errori in attacco (12), sprecando davvero troppo nelle fasi calde del set più combattuto, il 3°, concluso proprio con due attacchi out consecutivi degli ospiti. Pensare che la sfida era cominciata nello stesso modo, con Trentino capace di volare sull'8-2 sfruttando le insolite incertezze di una squadra che, nella sua storia recente, ha sempre fatto dell'oculatezza in qualsiasi fondamentale il proprio marchio di fabbrica. Una volta scioltosi a 360°, lo ZAKSA comincia però a giocare la sua consueta Pallavolo, sfruttando una grande correlazione muro-difesa e le qualità di uno dei migliori libero al mondo, un Erik Shoji a tratti letteralmente tarantolato. L'Itas si aggrappa invece allo strapotere offensivo di Michieletto (8 punti nel 1° set) e compensa un apatico Kaziyski con tantissima qualità dai nove metri per il 25-20 con cui va in archivio la prima frazione di gioco. Quella che sembra una sfida pronta a diventare ben presto trionfale per i gialloblù, si trasforma però ben presto in una serata da incubo, con un 2° set in cui all'Itas non riesce davvero più niente sul taraflex della BLM Group Arena. La ricezione soffre sempre, togliendo così a Sbertoli l'opzione veloce al centro, mentre Lavia e Kaziyski latitano in attacco e lo ZAKSA fa sembrare facilissime anche giocate molto complesse, trascinato da un Kaczmarek formato Super Finals 2021 per il 17-25 che rimette tutto in discussione.

Nel momento di maggiore difficoltà, per Trentino piove sul bagnato visto che, sull'1-2 nel 3° set, Lavia si accascia a terra dopo un attacco da posto 4 e il pubblico di fede gialloblù è costretto a trattenere il fiato per qualche minuto. L'Azzurro si rialza, ma deve lasciare spazio sul taraflex a Donovan Dzavoronok e proprio l'ex Monza si rivela decisivo. Pur iniziando con tanta sofferenza in ricezione e qualche attacco impreciso, il giocatore della Repubblica Ceca sale di colpi nei momenti chiave del terzo periodo, lavorando benissimo in pipe e con sagaci mani-out. Al resto ci pensano un inarrestabile Michieletto e i già citati errori di uno ZAKSA capace di tenere il testa a testa fino al 24 pari, per poi sciogliersi come neve al sole a causa degli errori dei suoi giocatori più rappresentativi. In una serata normale del fenomeno Aleksandar Sliwka, il centrale Tomasz Kalembka prova a compensare con un'inattesa prova da protagonista - visto che sarebbe il 4° centrale nelle rotazioni di coach Sammelvuo, ma David Smith non è ancora pronto e Norbert Huber sta ancora recuperando dal brutto infortunio del maggio scorso - e a trascinare gli ospiti. Trentino ha entrambe le mani sull'inerzia del set toccando anche il 15-10, eppure stacca forse un po' troppo presto la spina e regala al Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle l'occasione per rientrare. Sul 20-20 lo show di Kaziyski diventa però impressionante, col "falso dos" che celebra al meglio la 97ª presenza europea in maglia Itas (gara numero 200 per il club a livello di competizioni CEV) firmando i side-out che sfociano poi nel mani-out di Dzavoronok per il 25-23 finale. Un successo che vale oro, non soltanto in termini di classifica dove lo ZAKSA viene staccato di tre lunghezze. Si tratta infatti di una vittoria che rianima anzitutto il morale di una squadra che vuole provare ancora a sorprendere tutti, come già fatto nelle ultime due edizioni della CEV Champions League.