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Pallavolo - Il VakifBank si salva al golden set: sarà sfida con Conegliano in finale di Champions League

Marco Arcari

Aggiornato 06/04/2022 alle 20:46 GMT+2

PALLAVOLO, CEV CHAMPIONS LEAGUE (F) - Incredibile semifinale di ritorno nel derby d'Istanbul, col Fenerbahce capace di ribaltare l'1-3 dell'andata col 3-0 firmato Fedorovtseva-Vargas. Al golden set emerge però la classe e la mentalità vincente del VakifBank, che s'impone 15-11 e vola alle Super Finals del 22 maggio 2022. Dove, ovviamente, affronterà l'A. Carraro Imoco Conegliano.

Fast spaziale di Eda Erdem: Aykac colpita e affondata!

Incredibile semifinale di ritorno di CEV Champions League femminile! Nella bolgia del Burhan Felek Voleybol Salonu di Istanbul, il Fenerbahce OPET vince infatti 3-0, con una prova di grande maturità, ribaltando così il k.o. (1-3) dell'andata e forzando il golden set contro un VakifBank irriconoscibile per buona parte di questi tre set. Nel tie-break decisivo, emerge però tutta la qualità e la mentalità vincente del gruppo allenato da Giovanni Guidetti, che s'impone 15-11 - trascinato dalle giocate di Gabi ma anche dalla leadership in regia di Cansu Ozbay - e vola alle Super Finals di Lubiana, dove il 22 maggio 2022 affronterà l'A. Carraro Imoco Conegliano per un nuovo capitolo di una rivalità pallavolistica stupenda.
Grandi rimpianti per il Fener di coach Zoran Terzic, che non riesce a sfruttare i 26 punti di Melissa Teresa Vargas, con l'opposto letteralmente debordante tra 3° e golden set, e neppure una splendida correlazione muro-difesa. Il VakifBank vola alla finale di Champions League nonostante il 41% in attacco (22% nel 1° set) e le enormi difficoltà nel tenere in ricezione sulle bordate della coppia formata da Arina Fedorovtseva (18 punti, con 2 ace) e ovviamente Vargas. Gabi si conferma però anche oggi meravigliosa schiacciatrice tuttofare, riemergendo da un 1° set da incubo (3 punti e 3 muri incassati) e chiudendo con 18 punti e il 56% di eccellenza in ricezione, oltre a firmare le giocate fondamentali nel golden set.
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Fast spaziale di Eda Erdem: Aykac colpita e affondata!

Una semifinale di ritorno davvero bella, con un epilogo incredibile, specie per come si sono svolti i primi tre set, ma che conferma l'immensa capacità del VakifBank di riemergere anche dalla fossa più profonda delle difficoltà. Il Fenerbahce gioca infatti una gara perfetta fino al golden-set, dominando i primi due parziali con partenze fulminee - 8-2 nel 1°, 9-2 nel 2° - e non lasciando praticamente neppure le briciole alle avversarie. Sotto i colpi di Fedorovtseva e di Vargas, il VakifBank non riesce infatti a contenere a muro e neppure a lavorare bene in ricezione, con coach Guidetti costretto peraltro a sostituire Ayca Aykac, libero titolare, dopo un colpo fortissimo subito al volto dalla fast di Eda Erdem Dundar. La capitana del Fenerbahce (9 punti e 80% in attacco), assente ingiustificata nella sfida d'andata, è oggi dominante insieme all'altra centrale, Mina Popovic autrice di 4 muri-punto e di un gran lavoro a rete. Il VakifBank sembra non riuscire mai a giocare la sua solita pallavolo, incappando in una serata nera sotto qualsiasi punto di vista. A partire da Isabelle Haak, visto che l'opposto svedese non riesce mai a risultare debordante - come suo solito - e paga il 37% in attacco dopo 3 set.
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Super ricezione di Gabi, poi ci pensa Bartsch a fare punto

Il pubblico del Burhan Felek Voleybol Salonu trascina il Fener anche nel 3° set, quello più complicato e vinto in rimonta con un incredibile 28-26 sancito dal muro di Popovic, la quale ha peraltro aperto la sfida proprio con una serie impressionante di muri. Sembra tutto apparecchiato per l'impresa, ma nella pallavolo ogni tie-break fa storia a sé. Il VakifBank raccoglie allora le ultime energie, riordina le idee e si affida alla leadership di Gabi e Ozbay, ritrovando anche i colpi potenti di Haak (4 punti nel golden set) e il lavoro delle sue centrali, specialmente Zehra Gunes. Il 15-11 è allora manifesto della capacità, propria della squadra di coach Guidetti, di riemergere dalle difficoltà, facendo tabula rasa di quanto successo fino a quel punto del match per svoltare completamente la gara. Il muro-vittoria lo firma Kubra Akman, entrata per dare un po' di verve alle servizio delle ospiti - 7 errori a fronte di 2 ace dai nove metri - e diventata giocatrice-copertina di un successo che deve insegnare molto anche a Conegliano. Imoco e VakifBank si conoscono ormai a memoria e quella del 22 maggio prossimo potrebbe essere l'ultima sfida da avversaria del club turco per Paola Egonu. In una squadra già così forte, inserire la miglior opposto al mondo che conseguenze potrebbe avere? Il quesito è d'obbligo, ma prima c'è una finale da giocare e le Pantere hanno decisamente voglia di replicare il risultato dell'anno scorso, quando vinsero 3-2 con un tie-break da cardiopalmo.

Il tabellino

Fenerbahce OPET Istanbul - VakifBank Istanbul 3-0 (25-14; 25-20; 28-26), golden-set 11-15
  • Fenerbahce: Orge (L), Lazareva n.e., Baskir n.e., Cetin, Babat n.e., Ismailoglu 4, Fedorovtseva 18, Aydemir Akyol 1, Ana Cristina 1, Erdem Dundar 9, Popovic 8, Kurt (L) n.e., Unal n.e., Vargas 26. All. Terzic.
  • VakifBank: Gulubay 2, Ozbay 5, Senoglu, Aykac (L), Akman 1, Ogbogu, Gurkaynak n.e., Gabi 18, Haak 18, Boz, Bartsch-Hackley 5, Acar (L), Cebecioglu n.e., Gunes 7. All. Guidetti.
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Highlights: Fenerbahce-VakifBank 3-0, golden set 11-15

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