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Pallavolo - Trentino-ZAKSA, finale di Champions League, vista dai telecronisti e talent di Eurosport

Marco Arcari

Pubblicato 22/05/2022 alle 00:01 GMT+2

PALLAVOLO, CEV CHAMPIONS LEAGUE (M) - La Super Final tra Itas Trentino e ZAKSA, in LIVE-Streaming su Discovery+ e diretta TV su Eurosport 2, domenica 22 maggio 2022 dalle ore 21:00, vista dai telecronisti e talent di Eurosport.it. Un viaggio a 360° per comprendere cosa ci aspetterà, tra punti di forza delle due squadre, giocatori chiave e aspetti tattici che potrebbero fare la differenza.

Michieletto: "Vogliamo riportare la Champions League a Trento"

Quella tra Itas Trentino e Grupa Azoty ZAKSA Kędzierzyn-Koźle sarà una Super Final di CEV Champions League 2021-22 piena di effetti speciali. Domenica 22 maggio 2022, dalle ore 21:00, in LIVE-Streaming su Discovery+ e in diretta TV su Eurosport 2, la finale europea metterà di fronte alcuni dei più forti pallavolisti a livello mondiale. Non soltanto la sfida tra Alessandro Michieletto e la coppia di schiacciatori della nazionale polacca, ovvero Kamil Semeniuk e Aleksander Sliwka, ma anche duelli stellari sotto rete e in cabina di regia. Abbiamo così deciso di analizzare questa partita tramite le parole di chi, in questa stagione, vi ha raccontato il grande spettacolo della Champions League sugli schermi di Discovery+.
Gianmario Bonzi, Fabrizio Monari e Rudy Palermo, telecronisti e prime voci, ma anche Paolo Cozzi e Rachele Sangiuliano, commentatori tecnici, ci portano all'interno di questa finale europea, dandoci la loro opinione su diversi argomenti. Dai punti di forza delle due squadre per arrivare al giocatore più atteso, passando per l'analisi delle potenziali chiavi tattiche, una full immersion all'interno di ciò che ci attenderà guardando la sfida tra Itas Trentino e ZAKSA.
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Lorenzetti: "Curiosità e talento diffuso nostri punti di forza"

I punti di forza dell'Itas Trentino

  • Bonzi: "Entusiasmo, gioventù, la gioia derivata da una stagione già vincente e al di sopra di ogni aspettativa, mentre in linea teorica sarebbe dovuta essere la stagione del ridimensionamento. E l’allenatore, Lorenzetti, vero psicologo di un gruppo assai interessante".
  • Cozzi: "Muro solido, non solo i centrali ma anche Lavia, uno dei migliori in questa Champions. Poi la varietà di gioco con ricezione buona, Sbertoli è bravo ad usare tanto i centrali per alleggerire gli schiacciatori. Infine, la forza del gruppo: a settembre nessuno scommetteva su Trento, sono cresciuti tanto, hanno già fatto più del dovuto".
  • Monari: "Il punto di forza di Trento è la qualità diffusa: è dappertutto, non ci sono palesi punti deboli. Particolare menzione merita il muro colossale che ha permesso all’Itas di annichilire anche Wilfredo Leon: la rotazione con Michieletto, Lisinac e Lavia accostati è invalicabile".
  • Palermo: "Nella sua atipicità, Trentino ha trovato, da subito mantenendolo a lungo, un equilibrio che le ha fatto disputare una grande stagione. Un giocatore come Michieletto non avrà poi eguali in campo".
  • Sangiuliano: "Ha una squadra che vanta un bel mix di esperienza ed entusiasmo. Giocano attivando tutti i terminali offensivi e credo che questo possa essere il valore aggiunto oltre alle grandi qualità che hanno dimostrato nella fase di breakpoint".
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I punti di forza dello ZAKSA

  • Bonzi: "Lo ZAKSA è una compagine molto ben allenata, che ha cambiato parecchio rispetto alla scorsa stagione, almeno in ruoli chiave (allenatore e palleggiatore) diventando però forse ancora più forte. Ricezione, compattezza di squadra e sicurezza derivata dai successi recenti i punti di forti dei polacchi".
  • Cozzi: "Lo ZAKSA ha la forza di chi sa come si vince, essendo campione in carica. Non ha punte di diamante in assoluto, ma è una squadra solida e compatta, che fa molto bene in attacco. Hanno vinto lo scudetto in Polonia, è una squadra che in questa stagione nel momento delle difficoltà è riuscita a venirne fuori, non un buona cosa per Trentino".
  • Monari: "Il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle è una squadra tenace e ordinata: in attacco lavora splendidamente sulle mani, in fase muro-difesa è estenuante per gli avversari".
  • Palermo: "Lo ZAKSA è una squadra che ti costringe a giocare una pallavolo di altissimo livello in ogni istante. È campione in carica non a caso, sembra sempre che possa non farcela, che debba cadere, invece… seconda finale consecutiva, segno di carattere e coesione di gruppo".
  • Sangiuliano: "Squadra molto forte e che non molla un centimetro, abituata a superare momenti di difficoltà e a restare attaccata al match. Lo ZAKSA concede molto poco per cui dovranno essere bravi i giocatori di Lorenzetti a imporre il proprio ritmo".
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I punti di debolezza dello ZAKSA

  • Bonzi: "Non credo che sia più forte dell’Itas in senso assoluto, ma certamente gioca perfettamente di squadra e ha la fiducia dalla sua, derivata dagli ultimi grandi risultati ottenuti. Ogni tanto, lo si è visto in semifinale, Semeniuk e compagni hanno dei vuoti ripetuti per qualche punto nel corso del set: ecco, in quei casi, se si verificheranno, Trentino dovrà essere spietata".
  • Cozzi: "Fatica di più a muro, specialmente dopo aver perso per infortunio Huber, e va costretta a giocare palla scontata per permettere al muro trentino di arrivare bene a raddoppiare".
  • Monari: "Il difetto dello ZAKSA doveva essere la perdita di estro dovuta all’addio di Toniutti. In realtà Janusz garantisce un gioco ordinato e buone idee. Parlando di individualità, Kedzierzyn-Kozle non ha un dominatore fisico su palla alta. Non ha un Michieletto, per capirci".
  • Palermo: "I polacchi sono una formazione che probabilmente adora avere punti di debolezza, trasformandoli in punti di forza e coesione. Ma probabilmente il talento complessivo della rosa non è all’altezza di quello di Trentino".
  • Sangiuliano: "Partiamo dal presupposto che, per essere arrivata in finale ancora una volta, è sicuramente una squadra che i punti di debolezza riesce a nasconderli molto bene".
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Un giocatore chiave dell'Itas Trentino

  • Bonzi: "Indubbiamente Alessandro Michieletto".
  • Cozzi: "Julian Zenger. Se il libero tiene in ricezione, Sbertoli può giostrare al meglio i suoi attaccanti".
  • Monari: "Senza dubbio Daniele Lavia: se è in ritmo lui, Trento è quasi inaffrontabile. Nello Zaksa lo stesso discorso vale per Sliwka: Cretu non lo toglie mai perché conferisce un equilibrio indispensabile, ma ogni tanto Alexander va sotto in attacco...".
  • Palermo: "Daniele Lavia. A torto o a ragione (più la prima) è considerato l’anello debole (o meno forte) della catena trentina. Papà Grebennikov, la scorsa stagione, in un post social lo definì inadatto anche alla serie A2. Clamorosamente smentito in seguito, ma è anche innegabile che una prestazione convincente dell’azzurro spianerebbe la strada ai ragazzi di Lorenzetti".
  • Sangiuliano: "Sicuramente Alessandro Michieletto, per quanto riguarda l'incidenza in attacco".
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La chiave tattica di questa Super Final

  • Bonzi: "La pazienza per Trento, visto che lo ZAKSA è squadra che gioca bene, difende meglio, riceve alla perfezione (a volte). In certi momenti sarà difficile fare punto in fase break, ma quando e se i polacchi concederanno qualcosa, l’Itas dovrà approfittarne subito".
  • Cozzi: "Trentino dovrà ricevere bene, altrimenti alla lunga pagherebbe la mancanza di un opposto di ruolo".
  • Monari: "Punto gli occhi sui palleggiatori e, di conseguenza, sull’uso dei centrali: entrambe le squadre possono avere più protagonisti, a Janusz e Sbertoli il compito di amministrarli bene".
  • Palermo: "La difesa dello ZAKSA, un approccio mentale più che tecnico-tattico, se vogliamo anche inusuale nel maschile. Trentino dovrà avere pazienza in attacco, scegliere bene i colpi, variare e non piantarsi mai per non rivivere i fantasmi dell’anno passato".
  • Sangiuliano: "La battuta, come sempre più accade nella pallavolo di questi ultimi tempi, sarà un fattore importante in questa finale. L'Itas dovrà cercare di tenere il palleggiatore avversario il più possibile lontano dalla rete per poter essere più precisa e pulita negli spostamenti e nei posizionamenti a muro e in difesa".

Il giocatore che attendete di più

  • Bonzi: "Sarà molto intrigante la sfida Semeniuk-Michieletto"
  • Cozzi: "Daniele Lavia".
  • Monari: "Alessandro Michieletto è il principe d’Europa. Lo ha proclamato lo scorso anno all’Europeo, ora deve confermarlo".
  • Palermo: "Le chiavi della squadra le ha in mano Alessandro Michieletto, che potrebbe andare in cerca della definitiva e totale consacrazione. Nelle ultime due stagioni non ha mai fallito questi passaggi, e questo potrebbe essere l’ultimo e definitivo per confermarsi definitivamente e stabilmente nell’Olimpo della pallavolo mondiale. Ammesso che non ci si trovi già".
  • Sangiuliano: "Personalmente, i miei occhi saranno puntati su Riccardo Sbertoli".
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