Il Pagellone dell'Italvolley: Danesi gigantesca, Sylla imprescindibile, sorpresa Lubian e che De Gennaro

PALLAVOLO, MONDIALI 2022 (F) - Diamo i voti all'Italvolley femminile di Mazzanti, capace di restare sul podio mondiale grazie a un bronzo pesantissimo. Anna Danesi รจ ormai una centrale gigantesca, mentre Miriam Sylla garantisce un equilibrio prezioso per la Nazionale. Moki De Gennaro eterna certezza, Paola Egonu comunque dominante. Coach Mazzanti avrebbe potuto osare di piรน? Sรฌ, ma che vincente.

Italvolley bronzo ai Mondiali femminili

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C'รจ chi l'ha incredibilmente considerato un fallimento. In realtร , quella conquistata dall'Italvolley ai Mondiali femminili 2022 รจ una meravigliosa medaglia di bronzo, che conferma il valore assoluto di questa Nazionale. Riconfermarsi ai vertici mondiali non รจ mai scontato, nemmeno per un gruppo che, in poco piรน di un anno, ha vinto l'oro agli Europei 2021, l'oro alla Volleyball Nations League 2022 e, in questi Mondiali, รจ stato battuto soltanto da un Brasile autore della partita perfetta. C'รจ chi farร  subito il paragone con la Serbia, di nuovo sul tetto del mondo dopo l'affermazione del 2018 proprio contro l'Italia, ma non ci sarebbe nulla di piรน fuorviante.
L'Italvolley femminile deve anzitutto guardare a sรฉ stessa e, laddove ci siano, dovrร  affrontare quelle problematiche evidenziate dal Presidente federale Manfredi. Prima di fare ciรฒ, le Azzurre, tutto il movimento e gli appassionati di questo sport devono perรฒ godersi il peso di una medaglia che conferma la bontร  di questa Nazionale, anche se non tutto รจ girato alla perfezione nell'ultimo torneo iridato. Confermarsi comunque sul podio mondiale, a distanza di quattro anni dall'argento che aveva consacrato il gruppo delle "ragazze terribili", e soprattutto incamerare l'ennesima medaglia del ciclo-Mazzanti, significa perรฒ aver gettato le basi per un futuro sempre piรน scintillante. Con buona pace di chi รจ esperto soltanto in una cosa: la critica insensata.
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Danesi: "Italvolley spot per la Pallavolo. Siamo un gruppo unito"

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#1 MARINA LUBIAN 8.5 - L'autentica sorpresa di questi Mondiali. Entra stabilmente nel 6+1 quando Cristina Chirichella paga un problema muscolare e non ne esce piรน. Dominante dai nove metri (7 ace), con una battuta ibrida che le darร  enormi soddisfazioni in carriera, presente in 1ยฐ tempo e nella fast, per quanto in attacco possa ancora migliorare tanto e al netto di un 47% di eccellenza offensiva che non le rende affatto giustizia. Non vediamo l'ora di vederla nella sua nuova esperienza con l'Imoco Conegliano, in cui potrร  apprendere l'arte del centrale dalla fenomenale Robin De Kruijf e ampliare il proprio bagaglio tecnico sotto la guida, sapiente, di un genio quale Daniele Santarelli. SORPRENDENTE.
#3 ALESSIA GENNARI S.V. - Avrebbe potuto essere, ma non รจ stato. Ovviamente non per colpa sua, visto che, durante questi Mondiali, in posto 4 l'Italvolley ha avuto gerarchie chiare ed evidenti. Rimane un tassello fondamentale di questa Nazionale, tanto per la qualitร  che riesce a garantire negli allenamenti, quanto per una completezza di fondamentali che la rende autentico jolly perfino quando non viene pescata dal mazzo Azzurro.
#4 SARA BONIFACIO 7 - A differenza di Gennari, la centrale dell'Igor Gorgonzola Novara trova spazio nel successo (3-0) sul Kenya e conferma di possedere tutte le qualitร  necessarie per rientrare nel "giro" della Nazionale. La concorrenza รจ perรฒ agguerrita, quasi spietata, visto che nel ruolo Chirichella-Danesi sono indiscutibili e il nuovo che avanza risponde ai nomi di Sarah Fahr e Marina Lubian. Bonifacio resta perรฒ un elemento decisamente valido: speriamo possa avere un'occasione completa per dimostrarlo. SOLIDA.
#5 OFELIA MALINOV 7.5 - La titolare, almeno nelle idee di coach Mazzanti, resta Orro, ma in questi Mondiali Malinov dimostra di essere ancora tra le migliori palleggiatrici del mondo. Chiamata in causa soprattutto nel successo (3-0) con Porto Rico e poi per qualche side-out decisivo, l'Azzurra non si scompone quasi mai e, a volte, osa piรน della sua pari ruolo, anche se imputare a Orro ogni colpa possibile senza considerare la qualitร  in ricezione dell'Italvolley sarebbe ingiusto. A 26 anni รจ nel pieno della maturazione, peraltro in un ruolo cosรฌ difficile e particolare: non deve smettere di credere in sรฉ stessa, perchรฉ ha tutte le potenzialitร  per guidare ancora questa Nazionale. PERSEVERANTE.
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Orro: "Il divertimento รจ il nostro segreto. Con Egonu che diagonale!"

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#6 MONICA DE GENNARO 9.5 - Semplicemente, una sentenza. In ricezione fa un altro sport, in difesa e nelle coperture รจ, con buona pace del tempo, ancora la migliore al mondo. 168 dig difensive - i salvataggi, spesso in tuffo, per intenderci - col 70% di successo, un'attenzione quasi maniacale su qualsiasi porzione del taraflex Azzurro e un riconoscimento di miglior libero del torneo sfuggito non si sa bene perchรฉ, al netto del grande rendimento della serba Teodora Pusic. Resta solo da capire cosa abbiano significato le dichiarazioni rilasciate da Egonu dopo la finale 3ยฐ/4ยฐ posto: in caso di addio di Moki dalla Nazionale, si trovino abili scultori e le si costruisca subito una statua. ETERNA.
#7 ELEONORA FERSINO 8 - A inizio Mondiali, qualcuno non la riteneva meritevole della convocazione. Lasciando da parte preferenze soggettive, i numeri di Fersino nella stagione 2021-22 sono stati impressionanti, specie in CEV Champions League. Non che Beatrice Parrocchiale o altre giovanissime, ma giร  grandi, interpreti di questo ruolo abbiano reso meno, questo sia chiaro. Con due soli posti tra le quattordici, la prima difficoltร  incontrata da coach Mazzanti รจ stata proprio quella di dover scegliere. A 22 anni d'etร , Fersino ha potuto cosรฌ saggiare il livello di un Mondiale e ora, insieme a Parrocchiale, รจ pronta definitivamente a raccogliere il testimone di De Gennaro. FUTURIBILE.
#8 ALESSIA ORRO 7.5 - Finchรฉ la ricezione l'ha sorretta, lei ha dato il meglio di sรฉ. Quando invece le compagne hanno sofferto in seconda linea, a Orro รจ forse mancato quel pizzico di estro necessario per compensare alle difficoltร  altrui. In alcune sfide non รจ stata perfetta e ha forse pagato qualche imprecisione di troppo al palleggio, ma contestualmente รจ risultata importantissima con altri fondamentali: battuta salto-flot molto efficace, salvataggi difensivi importanti, presenza e soliditร  a muro, velocitร  nel ripulire le freeball e nel giocare coi tocchi di seconda. Probabilmente non ha mostrato il meglio di sรฉ o, almeno, non con la continuitร  richiesta dal torneo iridato, ma guai a definirla inadatta per questa Nazionale. PREZIOSA.
#9 CATERINA BOSETTI 8 - Miglior servizio del torneo (18 ace), qualitร  impressionanti in ogni fondamentale e, al netto delle difficoltร  da posto 4, un ruolo da equilibratrice di questa Nazionale che รจ tanto evidente, quanto innegabile. Viene criticata - a torto - per le percentuali in attacco e per l'incapacitร  di alternare la sciabola al fioretto quando c'รจ da martellare con continuitร  anzichรฉ spingere pallonetti intelligenti ma prevedibili, eppure senza Bosetti l'Italvolley non sarebbe tale. In alcune sfide, va un po' in appannamento, come capitato a tutte le giocatrici di questa competizione tranne la marziana Tijana Boskovic, ma resta un pilastro tecnico di questa squadra. Negarlo รจ, a oggi, da folli. PALLAVOLISTICAMENTE ONNISCENTE.
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Bosetti: "L'Italia รจ cresciuta tanto, ora il gruppo conta piรน di tutto"

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#10 CRISTINA CHIRICHELLA 7.5 - Fermata sul piรน bello da un problema muscolare, patito dopo la sfida con l'Argentina, e chissร  come sarebbe finita la semifinale contro il Brasile se anche lei fosse stata a disposizione. Con le ipotesi non si รจ perรฒ mai fatta la storia, pertanto non ci resta che analizzare un torneo in cui Chirichella ha patito qualche difficoltร  nella connessione con Orro, specie sulla fast, ma giocato comunque sui soliti livelli di rendimento, riuscendo nell'ormai consueto lavoro a muro e trovando anche buonissimi turni in battuta. Il nuovo che avanza spinge eccome alle sue spalle, eppure la centrale Azzurra sembra non sentire nemmeno il peso derivante dall' essere la piรน "vecchia" (28 anni) del gruppo. RIMPIANTO.
#11 ANNA DANESI 10 - Fino alla semifinale col Brasile, in lizza ampiamente per il riconoscimento di MVP del torneo. Il che, senza aggiungere altro, basterebbe per far comprendere quanto abbia dominato in questi Mondiali. Soffre un po' soltanto con le verdeoro - come tutte le compagne, del resto - ed รจ spaziale contro qualsiasi altra squadra, chiudendo col 61% di eccellenza in attacco, 42 muri-punto (compreso quello che certifica la medaglia di bronzo), per andare a prendersi ciรฒ che le era stato ingiustamente negato nel 2018: il riconoscimento di miglior centrale della competizione, stavolta insieme alla brasiliana Ana Carolina. A soli 26 anni, Danesi รจ destinata a fare la storia dell'Italvolley femminile nel ruolo. MOSTRUOSA.
#14 ELENA PIETRINI 7 - Definirla una "delusione" sarebbe ingiusto e forzato, ma รจ evidente che da lei ci saremmo aspettati un Mondiale diverso. Bersagliata in ricezione giร  dalla partita contro Porto Rico, va definitivamente in tilt nelle sfide delle fasi a girone con Paesi Bassi e Brasile, lasciando cosรฌ spazio alla coppia Bosetti-Sylla. Offensivamente รจ indiscutibile e non solo perchรฉ l'unica in grado di mettere palla (alta) a terra con continuitร  o per l'extra-rotazione di polso che la rende tanto speciale nel panorama mondiale. In ricezione concede perรฒ ancora troppo e, dopo un'annata un po' discontinua, speriamo abbia modo di migliorare sensibilmente per riprendersi cosรฌ il posto che le spetta: tra le migliori schiacciatrici-ricevitrici a soli 22 anni. DIAMANTE ANCORA GREZZO.
#15 SYLVIA NWAKALOR 7 - Gioca pochissimo soltanto perchรฉ davanti ha una delle due opposto piรน forti al mondo. Ciรฒ nonostante, quando รจ chiamata in causa non sfigura affatto e si fa apprezzare anche per velocitร  e traiettorie dei colpi. Nell'ultima Volleyball Nations League ha giร  dimostrato di valere la titolaritร  di posto 2, il problema รจ che, anche in questa zona, una reale concorrenza non esiste nemmeno, visto che Egonu fa quasi sempre un altro sport rispetto al 99.9% delle pallavoliste mondiali.
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Chirichella: "Cโ€™รจ grande consapevolezza, non sarร  come Tokyo 2020"

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#18 MIRIAM SYLLA 8.5 - Bersagliata in ricezione, chiamata spesso ad attaccare e sistemare alzate imperfette e, ciรฒ nonostante, anima di un gruppo che, dal suo stabile ingresso nelle rotazioni, cambia evidentemente approccio a livello di attitudine mentale e difensiva. Movimenti quasi felini nell'andare a difendere qualsiasi schiacciata avversaria, senso di orgoglio nel rifilare grandi muri-punto a uno quando il suo attacco in posto 4 risulta meno efficace e continuo. Miriam รจ tutto questo, ma anche molto di piรน. Il riconoscimento di miglior banda del torneo - insieme alla meravigliosa Gabi Guimaraes - dovrebbe far capire, a quanti non non hanno trovato un senso al perchรฉ abbia giocato cosรฌ tanto, che forse non comprendono anzitutto la Pallavolo in sรฉ. FONDAMENTALE.
#18 PAOLA EGONU 8.5 - Lasciamo da parte tutto ciรฒ che รจ successo dopo il 3-0 sugli Stati Uniti e concentriamoci soltanto sul suo rendimento in questi Mondiali. Avrebbe potuto fare ancor piรน la differenza? Sรฌ. L'ha fatta comunque? Eccome. Miglior realizzatrice del torneo con 275 punti, efficacissima a muro (23) e autrice di ben 8 ace nonostante una battuta cambiata - pare per sua volontร  - e resa praticamente inefficace fino alla finale 3ยฐ/4ยฐ posto. Non รจ stato il miglior torneo di Egonu, questo รจ innegabile. Altrettanto certo รจ perรฒ il fatto che, senza di lei, questa Nazionale difficilmente potrebbe ambire a restare sempre ai vertici mondiali. Riconoscerlo non significa affatto fare un torto alle compagne, perchรฉ lo stesso vale per Boskovic nella Serbia o per Stysiak nella Polonia. DA TUTELARE.
All. DAVIDE MAZZANTI 8 - Nella vita, figurarsi nello sport, si puรฒ sempre fare di meglio. Criticare perรฒ un allenatore che ha stabilmente riportato l'Italia tra le 4/5 migliori nazionali del mondo, anche per scelte che vanno un po' in controtendenza rispetto all'evolversi di una singola partita, significa anzitutto peccare di riconoscenza. Il lavoro di coach Mazzanti con questo gruppo รจ stato finora encomiabile e una semifinale persa - per enormi meriti altrui, oltre che evidenti demeriti propri - non puรฒ vanificare l'evoluzione di un percorso che porterร  lontano la Nazionale. Se l'obiettivo รจ Parigi 2024, si lascino allora tempo e modo di ricucire le presunte fratture e di far lavorare uno staff che, alla Pallavolo italiana, sta dando davvero tanto. BERSAGLIATO.
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