Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Pallavolo - L'Italia incassa il 1° k.o. iridato: non bastano i 37 punti di Egonu, vince il Brasile 3-2

Marco Arcari

Aggiornato 04/10/2022 alle 20:38 GMT+2

PALLAVOLO, MONDIALI 2022 (F) - L'Italvolley conosce il sapore amaro della sconfitta, perdendo al tie-break (15-17) contro un Brasile trascinato dalla spettacolare Gabi (30 punti). Alle Azzurre non bastano i 37 punti di Paola Egonu e i 13 di Anna Danesi, stanti le evidenti difficoltà in ricezione e in attacco da posto 4. Si rivede Miriam Sylla: la capitana della Nazionale è fondamentale.

Danesi: "Italvolley spot per la Pallavolo. Siamo un gruppo unito"

Al termine di una partita durata oltre due ore e mezza, l'Italvolley conosce il sapore amaro della prima sconfitta ai Mondiali femminili 2022. Le Azzurre di coach Mazzanti perdono infatti 2-3 (15-17) contro un Brasile dai due volti, trascinato soprattutto dalle sbracciate incredibili di Gabi Guimaraes (30 punti) e dall'enorme presenza, sotto rete, di Ana Carolina, ma per la Nazionale non sono pochi i rimpianti. Paola Egonu chiude con 37 punti, eppure nella sua prova ci sono anche 12 errori in attacco e 7 battute sbagliate, mentre le schiacciatrici di posto 4 non riescono a mettere palla a terra con continuità e privano Alessia Orro - oggi non del tutto precisa nel palleggio - di opzioni vitali per il gioco di questa squadra.
Anna Danesi si conferma invece imprescindibile per l'Italvolley, non soltanto per i 13 punti (5 muri-punto) e Miriam Sylla, chiamata a sostituire una Caterina Bosetti stranamente in difficoltà, fa la differenza con difese spettacolari e buona qualità in ricezione nel momento in cui il Brasile riesce a martellare meglio dai nove metri. Azzurre che restano comunque al 1° posto del Gruppo E, visto il punto guadagnato oggi, ma che devono già resettare mente e corpo in vista della sfida di mercoledì 5 ottobre contro il Giappone (alle ore 14:15).
picture

Chirichella: "C’è grande consapevolezza, non sarà come Tokyo 2020"

La partita

Di 27 precedenti tra queste due nazionali, l'Italia ne aveva vinti soltanto 6, incluso quello che, due mesi fa, ha consegnato alle "ragazze terribili" l'oro nella Volleyball Nations League. La sfida di oggi chiarisce - se ancora ce ne fosse bisogno - il perché di un simile ruolino di marcia, dal momento che il Brasile sarà pure in "ricostruzione" e con tanti volti nuovi, ma rimane una squadra capace di cose incredibili sopra a un taraflex. La qualità difensiva mostrata nel 1° set, spesso senza l'aiuto di un muro invadente e capace di sporcare le traiettorie d'attacco delle Azzurre, avrebbe infatti mandato in tilt qualsiasi avversaria, ma non questa Italia. Semmai, l'Italvolley deve riflettere sulle eccessive occasioni sprecate nel corso di una partita comunque molto bella e caratterizzata da tanti colpi spettacolari, a partire dalle sbracciate di Gabi per arrivare a certe parallele in extra-rotazione (e con alzata staccatissima) di Egonu. Nel ragionare su questo k.o. - per quanto tra meno di 16 ore ci sarà la sfida contro il Giappone - si deve porre l'attenzione anzitutto sugli errori commessi e sulle alternative in posto 4. Quanto al primo aspetto, i 33 errori non forzati commessi contro il Brasile sono un dato fin troppo alto per una squadra che punta a vincere questa manifestazione iridata o, comunque, a mettersi al collo una medaglia. La Nazionale lavora bene dai nove metri, ma non abbastanza: non ingannino infatti i 3 ace realizzati, perché il servizio delle verdeoro mette maggiormente in crisi la ricezione italiana di quanto non succeda a parti invertite e Orro, per una volta, non riesce a sistemare gli errori delle compagne come invece sa fare Mácris Carneiro. La palleggiatrice brasiliana gioca spesso a una mano e mette palla perfetta in testa alla coppia Gabi-Tainara, trovando però risposte abbastanza altalenanti dalla sua opposto e rifugiandosi allora in quel porto sicuro rappresentato dal braccio destro della schiacciatrice in forza al VakifBank e prossima compagna di Egonu nel club turco.
picture

Bosetti: "L'Italia è cresciuta tanto, ora il gruppo conta più di tutto"

Quanto alle alternative da posto 4, in quella posizione l'Italia perde il match, con tutto il rispetto dovuto alle varie interpreti. Per la prima volta in questo Mondiale, Elena Pietrini ritorna "umana" e conosce il rumore dei muri o quello delle difese avversarie, non riuscendo a garantire continuità in ricezione e venendo così coinvolta in diverse staffette con Caterina Bosetti ed Eleonora Fersino, per quanto quest'ultima di ruolo sarebbe libero, ma da qualche partita aiuta la ricezione nel giro dietro. Sylla dà invece la svolta a questa sfida dopo il 20-25 del 1° set, giocando allo stesso livello d'intensità e attenzione delle brasiliane per quanto riguarda la fase difensiva. Il 30% di eccellenza in attacco conferma però le sue difficoltà nel mettere palla a terra, una situazione che non si verificava agli Europei del 2021 e che, attualmente, quasi obbliga coach Mazzanti a preferirle Pietrini nel 6+1 titolare. Bosetti paga infine il primo momento di appannamento a 360° in questo torneo iridato, dopo essere stata pallavolista capace di equilibrare tutta la squadra Azzurra con una padronanza di fondamentali da prima della classe. La giornata no può capitare a chiunque, negarlo sarebbe intellettualmente disonesto, e questa sfida non fa altro che rafforzare in noi la convinzione che se Caterina non riesce a giocare come sa, il motore dell'Italia non gira come dovrebbe. Paradossalmente, al netto di tutto quanto analizzato finora, i 72 palloni attaccati da Egonu sono pure pochi, rispetto all'evolversi della partita. Paola ha indubbiamente sbagliato tanto - specie alcune slash che avrebbero forse potuto far vincere 3-1 l'Italia - ma in diverse occasioni Orro ha preferito tenere in ritmo le compagne anziché affidarsi al braccio della sua opposto, spesso l'unica in grado di mettere palla a terra e impedire le spettacolari difese del Brasile. Rimane comunque una sconfitta e, come tale, deve essere presa: al primo vero esame di questi Mondiali - e non soltanto per il negativo risultato finale - l'Italvolley viene rimandata ma non bocciata. Domani il secondo appello, da non sbagliare anche se la formula del torneo ora agevola il compito delle altre squadre. Brasile, Cina e Giappone hanno infatti soltanto un big match (contro la Nazionale, appunto), mentre sanno di poter superare Belgio, Paesi Bassi e Porto Rico se non avranno passaggi a vuoto. Le "ragazze terribili" hanno invece altri due big-match (Giappone e Cina), inframezzati dalla sfida alla modesta Argentina: perdere in volata contro il Brasile ci sta eccome ma, se si punta al bottino grosso, bisogna migliorare proprio contro la numero 5 (Cina) e la numero 6 (Giappone) del ranking mondiale.

Il tabellino

Italia - Brasile 2-3 (20-25; 25-22; 25-22; 21-25; 15-17)
  • Italia: Lubian, Gennari (L) n.e., Bonifacio n.e., Malinov, De Gennaro (L), Fersino, Orro 2, Bosetti 5, Chirichella 6, Danesi 13, Pietrini 11, Nwakalor n.e., Sylla 6, Egonu 37. All. Mazzanti.
  • Brasile: Gattaz 10, Gambatto n.e., Ana Carolina 14, Zalewski 7, Nyeme (L), Rosamaria, Macris 1, Ratzke, Gabi 30, Araujo (L), Viezel n.e., Kisy 2, Tainara 13, Teixeira 1. All. Zé Roberto.
picture

Orro: "Il divertimento è il nostro segreto. Con Egonu che diagonale!"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità