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Pallavolo - L'Italia spreca tanto e la Cina fa festa 3-1: alle Azzurre non bastano i 23 punti di Degradi

Marco Arcari

Aggiornato 04/06/2022 alle 17:46 GMT+2

PALLAVOLO, VNL 2022 (F) - Dopo due successi di fila, l'Italvolley di coach Mazzanti chiude la prima settimana della competizione con un k.o. (1-3) contro la Cina. Yingying Li (21 punti) debordante, ma buona prova anche per l'opposto Xiangyu Gong (17) e dominio delle cinesi a muro (14-3). Alle Azzurre non bastano i 23 punti di Alice Degradi e neppure i 19 di Sylvia Nwakalor.

Un attacco di Sylvia Nwakalor durante il k.o. dell'Italia (1-3) contro la Cina nell'ultima giornata della Pool 2 di Volleyball Nations League 2022 femminile

Credit Foto From Official Website

Dopo due successi di fila, raccolti rispettivamente contro Belgio (3-1) e Paesi Bassi (3-0), l'Italvolley di coach Davide Mazzanti chiude la prima settimana di questa VNL femminile 2022 con un pesante k.o. La Cina s'impone infatti 3-1, stravincendo 1° e 4° set con una coralità impressionante e un lampante dominio a muro: nei 13 muri-punto della squadra allenata da Bin Cai c'è tutto il talento delle centrali cinesi, ma anche le enormi difficoltà delle Azzurre nel giocare break-point che potrebbero garantire all'Italia quei punti necessari alla fuga definitiva, soprattutto nel 3° set. All'Italia non bastano così i 23 punti di Alice Degradi, con la schiacciatrice che prova a sopportare sulle sue spalle tutto il peso dell'attacco tricolore, specie nel momento in cui Sylvia Nwakalor (19) non riesce a passare da posto 2.
La Cina, oltre che alle centrali, si affida a un'ottima Yingying Li (21, con 3 ace e altrettanti muri) e alle bordate dell'opposto Xiangyu Gong (17), mostrando peraltro un'ottima correlazione muro-difesa e tanta, tantissima, invasione legale nel fondamentale a rete. Proprio a muro, prima ancora che dai nove metri, le pallavoliste cinesi svoltano la sfida dal 3° set in poi, approfittando appieno anche dell'incredibile serie di errori delle Azzurre. Tra battute sbagliate (11), attacchi out e altri errori non forzati, l'Italia regala qualcosa come 29 punti alle avversarie (oltre un set, per capirci), sbagliando peraltro tutte le occasioni break per incrementare quei mini-vantaggi accumulati soprattutto durante 3° e 4° set. Su questo, più che sul resto, coach Mazzanti dovrà lavorare duramente nella settimana di pausa che attende ora le Azzurre.
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La partita

Sicuramente un k.o. diverso rispetto a quello maturato contro la Turchia, nella prima giornata di questa Pool 2 della VNL 2022, ma comunque una sconfitta che deve far riflettere. Le attenuanti, è sempre giusto ribadirlo, non mancano affatto a questa Italvolley, versione "cantiere aperto" probabilmente alla ricerca di quegli exploit individuali che potrebbero aiutare in vista dei prossimi Mondiali. L'1-3 incassato dalla Cina lascia però un bel po' di amaro in bocca, specie per il modo in cui si sono strutturati 3° e 4° set. Dopo aver perso nettamente la prima frazione (13-25), soffrendo praticamente in qualsiasi fondamentale, le pallavoliste allenate da coach Mazzanti tirano fuori l'orgoglio e riescono a giocare una pallavolo migliore, anzitutto in termini qualitativi. Difensivamente, i voli di Moki De Gennaro valgono come sempre il prezzo del biglietto, ma non possono bastare a un'Italia che viene surclassata a muro e fatica spesso anche in ricezione; l'aspetto più negativo, se di negatività si può poi scrivere, è sicuramente rappresentato dall'incapacità di non subire break (almeno 0-3, per arrivare a 0-6 in questo match) a causa di errori non forzati propri. Numeri alla mano, dei 29 punti sostanzialmente regalati alla Cina, almeno il 70% matura proprio nel momento in cui l'Italia ha la possibilità per ampliare le distanze e scavare il solco decisivo per portare a casa un singolo set.
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Non mancano comunque gli aspetti positivi. A cominciare dall'efficacia di Marina Lubian dai nove metri: la nuova centrale dell'Imoco Conegliano è dotata di un servizio che manda in tilt anche la competente ricezione cinese, propiziando break importanti da un fondamentale in cui l'Italia, in queste quattro partite di VNL, non è sembrata affatto dominante. Il servizio, anche nel volley femminile, è ormai il primo fondamentale d'attacco: regalare così tante battute (11) alle avversarie e non riuscire quasi mai a forzare con continuità dai nove metri significa agevolare molto il compito della nazionale avversaria. Buona anche la prova di Ofelia Malinov, tradita forse un po' troppo dalle fast offerte a Cristina Chirichella - la centrale di Novara non riesce quasi mai a passare sopra al muro cinese - ma in crescita quanto a timing e connection nelle aperture in posto 2 e 4 per Nwakalor e le sue bande. Val bene ricordare che questa Italvolley è una versione forse 3.0 e questi risultati devono essere debitamente soppesati: quando ci sarà bisogno di portare a casa i 3 punti, coach Mazzanti ricorrerà ovviamente ad altre convocazioni. Si tratta, pur sempre, di puro volley d'estate, seppur incanalato in una competizione ufficiale che garantisce punti per il ranking mondiale.

Il tabellino

Cina - Italia 3-1 (25-13; 20-25; 25-22; 25-18)
  • Cina: Yuan 8, Diao 1, Yang, Gong 17, Wang 6, Jin 6, Yunlu Wang 4, Yizhu Wang n.e., Li 21, Zheng, Weiyi Wang (L), Ding 3, Ni (L), Miao n.e. All. Cai.
  • Italia: Lubian 2, Bosio, Gennari n.e., Bonifacio 10, Malinov 4, De Gennaro (L), Fersino, Chirichella 3, Nwakalor 19, D'Odorico n.e., Degradi 23, Enweonwu, Perinelli 6, Mazzaro. All. Mazzanti.
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