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L’Italia si salva dalla rimonta con la Corea del Sud (3-2), ma è una vittoria senza sorrisi

DaOAsport

Aggiornato 16/06/2018 alle 10:24 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Gabriele Nelli, Simone Anzani e Gabriele Maruotti a muro nella partita tra Italia e Corea del Sud della Nations League 2018

Credit Foto From Official Website

L’Italia si salva contro il fanalino Corea del Sud ma è una vittoria senza gioia quella ottenuta al tie break (3-2) dagli azzurri che avrebbero potuto mettere in pericolo la qualificazione alla Finale di Nations League con la leggerezza con cui hanno affrontato il match contro i padroni di casa della penultima Pool. Una Italia discreta nei primi due set, aiutata anche dai tanti, troppi errori della squadra di casa allenata dal mito Kim Ho Chul, disastrosa, al limite dello sconcertante nei due set successivi, nei quali perde progressivamente tutti i punti di riferimento e contro la quale basta un Na qualsiasi (opposto di riserva della squadra asiatica) e un innalzamento del livello di battuta degli avversari per creare scompensi letali. Per fortuna gli azzurri si riprendono in tempo per conquistare la vittoria ma, assenze a parte, non era questa l’Italia che si voleva vedere in Corea.
La novità in casa Italia nello starting six è l’ingresso di Candellaro al centro per Cester. Gli azzurri partono bene e scavano subito il primo solco nel set d’apertura sfruttando anche le imprecisioni dei padroni di casa (8-5). L’Italia mantiene le distanze di sicurezza fino al 21-17, poi la Corea inizia a difendere e per gli azzurri, che si aggrappano a Lanza e Maruotti e non hanno in Nelli il solito terminale offensivo, sono guai. I padroni di casa si riportano sotto (21-20) e il finale si gioca punto a punto con Lanza che tiene alto il livello dell’attacco azzurro e mette a terra il pallone del 25-23.
In avvio di secondo set gli azzurri ritrovano Nelli e, dopo una prima fase di equilibrio, vanno in fuga con un doppio ace di Baranowicz e un errore dei coreani (9-6). Stavolta la fase cambio palla funziona e i coreani ci mettono sempre qualche errore di troppo quando provano ad avvicinarsi (15-13). Nel finale si alza il muro azzurro che permette all’Italia di prendere il largo (20-15) e, con gli ace di Nelli, di chiudere con il punteggio di 25-19.
Solita distrazione azzurra in avvio di terzo set. L’Italia, come era accaduto ieri contro la Cina, si rilassa in avvio di terzo parziale con la Corea che rimescola le carte e inserisce un letale Na nel ruolo di opposto. Gli azzurri sono letteralmente disastrosi e vanno sotto 10-3 prima e 16-10 dopo. Entrano Parodi per Lanza e Sabbi per Nelli e un turno al servizio letale di Anzani, con qualche errore di troppo dei padroni di casa, rimette il punteggio in equilibrio (16-15). Non basta perché l’Italia a muro è impalpabile e la Corea tiene bene il cambio palla fino al 24-22, chiudendo al primo tentativo il set con una pipe vincente di Jeong.
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Il ct dell'Italia, Gianlorenzo Blengini, parla alla squadra durante un time-out nella partita tra Italia e Corea del Sud della Nations League 2018

Credit Foto From Official Website

In avvio di quarto set l’Italia prova a reagire e si porta avanti 7-5 con un ace di Candellaro ma è solo un fuoco di paglia perché i coreani si riportano avanti 11-9 e non mollano più un centimetro. A salire in cattedra è il nuovo opposto Na: una vera spina nel fianco per la difesa azzurra. L’Italia ci prova, raggiunge i rivali a quota 18 ma commette errori banali e imperdonabili. Gioco farraginoso, scontato, carattere debole e troppi errori per gli azzurri che vanno sotto di brutto (22-19) e non riescono più a riprendersi: 25-22.
La frittata è fatta perché perdere un punto con l’ultima della classe, per l’Italia, è praticamente una sconfitta ma gli azzurri, dopo un avvio problematico nel tie break, si aggrappano alla battuta di Sabbi che porta avanti gli azzurri (5-3). L’ultimo sussulto dei coreani è firmato Kwak per il 6-6, poi l’Italia sale in cattedra a muro e ferma finalmente Na (10-6). Gli azzurri volano sul 14-9 con parodi, poi si vedono annullare tre match ball ma l’errore al servizio di Kwak è un salvagente per un’Italia bruttissima ma vincente: 15-12.
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