Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Pallavolo a porte chiuse verso la crisi: servono aiuti dal Governo

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 09/11/2020 alle 12:04 GMT+1

Le Leghe maschile e femminile auspicano in un prestito per far fronte a tutte le spese che non vengono più coperte dagli incassi al botteghino, visto che si gioca senza pubblico.

La Superlega senza pubblico

Credit Foto Legavolley

La pallavolo italiana, come tutti gli altri sport, sta vivendo un periodo difficile. Il lockdown nella scorsa stagione, il blocco a tutte le attività in questa tranne che per le leghe d’elite e la lotta contro il coronavirus stanno rendendo la vita particolarmente complicata al movimento, che soffre di una crisi economica senza precedenti.

Superlega e Serie A1 decimate

Nell’ultimo periodo, le giornate sportive sia della Superlega (maschile) sia della Serie A1 (femminile) sono state piuttosto scarne: molte partite, infatti, sono state rinviate a causa dei numerosi casi di coronavirus riscontrati all’interno delle squade, facendo quindi scattare i protocolli di prevenzione e andando a inguaiare un calendario già difficile di suo: queste gare non disputate, infatti, andranno recuperate per non falsare ulteriormente campionati già provati dalle difficoltà organizzative, ma il rischio è che poi si accavallino se andranno ad aumentare, com’è possibile che sia vista la curva dei contagi a livello nazionale.

La mancanza di incassi che mette in ginocchio

Come se non bastasse, più o meno tutti i club vivono con una pericolosa spada di Damocle sulla testa, quella del fallimento. Secondo uno studio de Il Sole 24 Ore, infatti, le perdite derivanti dai mancati incassi del pubblico fisico ai palazzetti sono piuttosto ingenti per realtà che non possono neanche lontanamente paragonarsi a quelle del calcio, sostenute almeno dai diritti TV. La stima del quotidiano economico è che nella stagione 2018-19 le squadre maschili di Serie A abbiano incassato dagli ingressi nei palazzetti circa 7,5 milioni di euro, mentre quelle femminili 2,5. Una cifra non altissima, ma unica fonte di introiti extra oltre agli sponsor, visto che i contributi televisivi sono pressoché trascurabili. Giocare a porte chiuse, dunque, sta mettendo in seria difficoltà i club.

Le spese aggiuntive

Alla totale assenza di introiti dal botteghino va aggiunta un’ulteriore voce che grava sul bilancio: quella delle spese aggiuntive sostenute dalle società per adeguarsi a tutti i protocolli anticovid, dalla costante sanificazione degli ambienti di gioco e delle attrezzature, all’acquisto dei dispositivi di protezione di vario genere, fino alle onerose spese sanitarie sostenute per i continui tamponi di controllo cui si sottopongono giocatori e staff.

Si va verso il collasso

In questo quadro tutt’altro che idilliaco, il rischio è che le società più piccole non riescano, alla lunga, a sostenere il peso di continue uscite a fronte delle poche entrate, che vorrebbe dire o fallimento o incapacità comunque di reiscriversi a un campionato di prima fascia, che ha a sua volta costi piuttosto alti, senza contare ovviamente i compensi di atleti e membri societari.

Aiuti dal Governo

La speranza sia per il presidente della Legavolley Massimo Righi, sia per quello della Legavolley Femminile Mauro Fabris è che si riesca a ottenere qualche sovvenzione dal Governo per poter andare avanti senza affanno e senza il pensiero che si rischi di dover chiudere tutto. Ecco in proposito le parole di qualche giorno fa di Righi a “Barba e Capelli” di Trc, come riporta iVolleymagazine.it: “Speravamo di non dover affrontare questo anche se era una delle ipotesi. Per ciò che riguarda gli aiuti economici stiamo portando avanti un discorso molto serio col Governo attraverso il Comitato 4.0 con Lega Basket e Lega Pro di calcio: vogliamo beneficiare dei sussidi garantiti anche ad altre aziende italiane e al calcio. Non saranno a fondo perduto, ma intanto potrebbero aiutare le società per ciò che concerne la liquidità… Avevamo ipotizzato di avere il ‘fiato’ per andare avanti senza problemi fino a fine dicembre. Però chiediamo a gran voce un aiuto al Governo, non vogliamo essere sempre secondi al calcio. Mi fa effetto che nel calcio si dica che già non ci siano i soldi per pagare gli stipendi di novembre, la liquidità derivanti dai diritti tv è ingente”.
L’obiettivo non sarebbe quello di soldi regalati, ma di un prestito a lungo termine per poter evitare che sport considerati a torto di nicchia spariscano completamente dal panorama italiano.
picture

Il volley nel dettaglio: regole base, ruoli in campo e sistemi offensivi più usati

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità