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Pallavolo - De Cecco, Simon e Yant: la Lube Civitanova è intramontabile e gara-1 lo conferma totalmente

Marco Arcari

Aggiornato 02/05/2022 alle 12:10 GMT+2

PALLAVOLO, PLAYOFF SUPERLEGA - Nel 3-2 in rimonta sul taraflex del Pala Barton, la Cucine Lube Civitanova ha confermato di essere squadra intramontabile. Dopo l'epico ribaltamento della serie con l'Itas Trentino (da 0-2 a 3-2) in semifinale, ora la squadra di Chicco Blengini prova a replicare quanto fatto negli ultimi 2 anni: battere l'eterna rivale Perugia e confermarsi gruppo impareggiabile.

Cucine Lube Civitanova

Credit Foto Eurosport

Superare questa versione della Sir Safety Conad Perugia in gara-1 di finale Scudetto è, già di per sé, un'autentica impresa, anche se la squadra vincitrice si chiama Cucine Lube Civitanova. Farlo senza poter contare su Osmany Juantorena e con un Ivan Zaytsev al 60% della propria efficienza, dà ancor più la misura di che squadra sia realmente quella allenata da Chicco Blengini. In una stagione tutt'altro che semplice e fortunata, falcidiata peraltro da una serie incredibile di infortuni e di problematiche legate al Covid-19, Civitanova ha comunque raggiunto l'atto conclusivo dei Playoff di Superlega e ora cercherà di replicare quanto fatto negli ultimi due anni, per centrare il 7° Scudetto della sua storia.
Nel successo 3-2 in rimonta, maturato sul taraflex del Pala Barton, la Lube ha messo in mostra quasi tutto il meglio del proprio repertorio, andando in difficoltà a 360° soltanto nel 3° set - quello in cui i Block Devils sono saliti in cattedra nel fondamentale a rete, realizzando ben 8 muri-punto nel parziale vinto 25-20 - e offrendo una grande prova di squadra, in cui davvero tutti i giocatori di coach Blengini hanno saputo fornire il proprio apporto alla causa cuciniera. Andiamo allora a scoprire insieme alcune delle chiavi tecnico-tattiche di questa gara-1 di finale Scudetto, ricordando che il secondo atto della serie si giocherà all'Eurosole Forum mercoledì 4 maggio 2022, dalle ore 20:30.
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De Cecco è un mago! Palleggio meraviglioso per Gabi

Il primo fondamentale contemporaneo: la battuta

Il colpo dai nove metri è ormai parte integrante dell'attacco, poiché altezze e velocità raggiunte sono sempre più simili (quando non superiori) a una schiacciata. Nella domenica del Pala Barton, la Lube ha forzato davvero tanto col servizio, trovando sì 27 errori - quindi un set regalato agli avversari soltanto dalla battuta - ma anche 9 ace e diversi turni devastanti per la ricezione dei padroni di casa. Su tutti, quello di Marlon Yant Herrera, non a caso il giocatore andato più volte oltre i nove metri (ben 26), capace di far saltare la ricezione di quasi tutta la Sir, oltre a garantire ace (2) ma anche freeball su cui il 1° tempo tra Luciano De Cecco e i suoi centrali è convolato a nozze spesso e volentieri. Al contrario, la squadra allenata da Nikola Grbic non ha beneficiato dell'ormai consueto show di Wilfredo Leon. Stavolta il fenomeno cubano, naturalizzato polacco, si è fermato a soli 2 ace e 8 errori in 17 tentativi, chiudendo peraltro con 12 punti e il 39% in attacco. In una serata in cui le percentuali, almeno per i primi 3 set, sono del tutto ingannevoli - considerando che la Lube ha chiuso questa sfida col 37% di ricezione positiva, contro il 46% dei padroni di casa - la battuta, per quanto non da sola, ha fatto la differenza.
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Spaziale Wilfredo Leon: 3 ace di fila contro l'Itas!

Fattore centrali ma con De Cecco è tutto più facile

Altro aspetto fondamentale è rappresentato dal diverso rendimento che hanno tenuto i centrali delle due squadre. Se Fabio Ricci è stato semplicemente perfetto (11 punti, 3 muri-punto, 89% in attacco), Sebastian Solé si è preso la scena soltanto nel 3° set con una serie di grandi muri-tetto, pagando però il 3/11 nei 1° tempi giocati. La sincronia con Simone Giannelli deve forse essere ancora affinata del tutto, per quanto il palleggiatore della Nazionale si trovi ad avere così tante opzioni da non poter ricorrere solo al gioco veloce al centro, come magari ci aveva abituati a fare in altre esperienze. Dall'altra parte della rete, Robertlandy Simon meriterà un capitolo a parte, perché rimane evidente quanto la differenza sia fatta dalle scelte di De Cecco. Il palleggiatore argentino è, sempre e comunque, impareggiabile artista del taraflex, capace di giocare 1° tempi anche laddove altri palleggiatori non rischierebbero mai la veloce al centro, in qualsiasi sfumatura di genere essa sia. Non è un caso che De Cecco abbia cercato con continuità anche Simone Anzani, per quanto il centrale azzurro sia dotato di caratteristiche (e velocità di braccio) decisamente diverse rispetto a Simon, oltre a un Enrico Diamantini rimasto spesso in campo tra 4° e 5° set, proprio al posto di Anzani.
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1° tempo incredibile tra De Cecco e Simon: che show della Lube

Robertlandy Simon, eterno tuttofare del taraflex

Nel duello tra centrali, la Lube vince ai punti sostanzialmente perché può contare sul debordante trentaquattrenne cubano. Simon è a tratti "ingiocabile" per qualsiasi squadra al mondo, dotato di un servizio al fulmicotone e di un braccio che spinge 1° tempi a velocità supersoniche in qualsiasi zona della metà campo avversaria. I 20 punti, con 3 ace, altrettanti muri-punto e uno spaziale 82% in attacco (14/17, 0 errori e 0 muri subiti), non riescono comunque a dare la misura completa dello show messo in piedi da un giocatore meraviglioso, sempre più leader dell'ambiente Lube per quanto le voci di mercato lo diano prossimo al ritorno a Piacenza (all'allora Copra Elior era già stato dal 2012 al 2014). Con l'assenza forzata di Juantorena, rivisto ieri dopo tanto tempo ma solo per brevissime comparsate nel 2° set, e uno Zaytsev non ancora formato "Zar", Simon è il giocatore imprescindibile di questa Civitanova. L'intesa con De Cecco è poi quel qualcosa che riconcilia chiunque, anche il neofita più digiuno di comprensione, alla pallavolo. Per la Sir Safety Conad Perugia sarà complicato trovare contromisure allo strapotere atletico e tecnico del centrale cuciniere, eppure la squadra di Grbic dovrà arginare un po' anche Simon se vorrà rimettere sui binari a lei più congeniali questa finale Scudetto.
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Primo tempo di Simon su alzata in bagher di De Cecco: che spettacolo!

Ivan Zatysev non è ancora il vero Zar

11 punti, 3 errori, 4 murate subite e 33% in attacco. Questi non sono affatto numeri da vero Zar, anche se la stagione di Zaytsev sta cominciando proprio in queste settimane. Dopo il calvario dell'operazione al ginocchio destro post Giochi Olimpici di Tokyo 2020, l'opposto della Lube è ancora alla ricerca della forma migliore e di quella continuità che potrebbe tornare molto utile anche all'Italia in vista dei prossimi Mondiali. Ciò nonostante, lo Zar non si tira mai indietro, specie quando c'è da mettere a terra un pallone pesante. Nell'economia del gioco di questa Lube, Zaytsev rimane comunque fondamentale, anche in partite in cui non riesce ancora a essere debordante come un tempo. Ieri la coppia Lucarelli-Yant Herrera in banda ha dato risposte convincenti (il 59% in attacco del giovane cubano è una perla) e ha così mascherato qualche passaggio a vuoto del numero 9 dei cucinieri, eppure De Cecco non si è quasi mai dimenticato del proprio opposto e coach Blengini non è ricorso alla staffetta col giovane Gabi Garcia. Il tempo sa sempre essere galantuomo, specie con chi l'ha rispettato. Considerare oggi Zaytsev quale giocatore vecchio e "bollito" rappresenta un peccato di lesa maestà nei confronti di un pallavolista che ha trascinato una nazione intera, specie a Rio de Janeiro 2016. Siamo certi di un suo ritorno ai massimi livelli. In caso contrario, non si ha comunque il diritto di screditarlo per una stagione così travagliata. Sia ben chiaro.
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Due punti di fila per Zaytsev, ace miracoloso

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