Paola Egonu prima sportiva eletta Donna dell'anno: "Sento di essere un modello per le più giovani"

Paola Egonu ha vinto il premio Donna D dell’anno 2019, prima sportiva eletta dai lettori di Repubblica e il suo settimanale D - la Repubblica delle donne. Scelta perché a soli vent’anni Paola è già una stella della pallavolo, del pensiero libero e della società moderna.

Nata a Cittadella, in provincia di Padova, il 18 dicembre 1998, icona dei diritti LGBT, ragazza e donna di successo: Francesca Piccinini l’ha designata sua erede alla guida della Nazionale di pallavolo, per Maurizia Cacciatori è già la giocatrice di volley più forte al mondo, destinata a dominare una generazione sportiva. Nell’anno che l’ha scelta modello esemplare di una nazione al femminile, Paola Egonu ha trascinato Igor Novara alla conquista della Champions League e (pochi giorni fa) Imoco Volley Conegliano in vetta al Mondiale per club.

Per avere il nome di chi per competenze, grinta, generosità e capacità di produrre emulazione, emozione e innovazione, ha rappresentato il talento femminile nel nostro paese. Paola Egonu, assente giustificata per impegni con il suo club, è stata eletta all’evento #ladonnaD2019 presso la Fondazione Feltrinelli di Milano - la più votata dai lettori di Repubblica tra venti candidate finaliste nel novero di ingegneri, presidenti, top manager e del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - e a lei sarà dedicata la cover story di D - la Repubblica delle donne di sabato 14 dicembre con una lunga intervista.

Ler altre candidate sportive al premio sono state Milena Bertolini ct della Nazionale italiana di calcio, il capitano dell'Italvolley Cristina Chirichella e l'atleta paralimpica Veronica Plebani. Nel 2019 che precede l’anno olimpico, la Egonu succede a Paola Regeni, Ilaria Cucchi e Franca Di Blasio, l’insegnante sfregiata in viso con un coltello da un alunno che rifiutò di essere interrogato. Spessori assoluti di donne diverse, diversissime, che si distinguono per il loro valore, ugualmente ambiziose di rendere l’Italia un posto migliore. Anche per gli uomini.