Piacenza-scudetto

E alla fine la storia. Piacenza vince lo scudetto 2008-2009 in gara 5 della finale con Trento. E che finale... Una delle partite più belle mai viste nella storia della pallavolo italiana. Gara tiratissima (finisce 3-2), per tutta la sua durata, e con un grande merito da parte di Piacenza: crederci anche nel momento in cui sembrava tutto finito.

Non è facile infatti risalire la china con due set di svantaggio, dopo aver messo in atto efficacissime rimonte in entrambi i parziali per poi vedere di nuovo gli avversari andarsene...

Primo set: Trento va avanti subito e si ritrova avanti 17-11. I Lupi però passo dopo passo ritornano sotto e si arriva al 19-19. I trentini scattano di nuovo in avanti e ottengono 4 set point; piacenza ne annulla uno, ma sul 24-21 Dünnes va in battuta e la sbaglia, consegnando il set a Grbic e compagni.

Secondo set quasi fotocopia del primo. Si passa dal 7-2 per Trento fino ad arrivare al 18-16, poi gli ex Campini d'Italia di nuovo con un vantaggio consistente fino al 24-19 e chiusura del parziale due punti dopo, 25-20.

Nel terzo set però qualcosa cambia: questa volta è Piacenza a partire in vantaggio e Trento è costretta a inseguire. Si arriva addirittura al vantaggio di Trento 8-7, ma poi i biancorossi si ritrovano e allungano, trovando tre punti di vantaggio che si porteranno in dote, incrementandoli, fino alla fine del set, che terminerà 21-25.

Il quarto set è la vera prova d'orgoglio del gruppo emiliano: pronti-via, tre ace di Della Lunga e siamo 4-1. Trento resta avanti fino all'11 pari, poi Piacenza prende il largo fino al 16-20. Trento reagisce e arriva sotto di una lunghezza 21-22, ma l'errore in battuta di Kaziyski apre un nuovo gap nel punteggio e il set si chiude sul 22-25.

Resta il tie break, che è un vero trionfo del punto a punto. Il match point per Piacenza arriva sul 13-14. Battuta, ricezione non precisa di Trento, Grbic è costretto a saltare a filo rete per recuperare la palla che altrimenti sarebbe andata oltre il nastro e fa invasione, consegnando lo scudetto, dopo tante finali, a Piacenza.

Sono tutti emozionati i protagonisti della vittoria, a partire da Angelo Lorenzetti: "Voglio fare una dedica grande a mia moglie, adesso può andare a testa alta. Sono fiero di questi ragazzi come di quelli dell"anno scorso che si erano giocati la finale, un abbraccio anche a loro. Io raccolgo anche il lavoro di altri allenatori che sono venuti prima di me in una società dove si può lavorare bene. Resto a Piacenza? Sì!".

Ha le lacrime agli occhi Hristo Zlatanov: "La dedica va alla mia famiglia, avevamo deciso che rimanesse a casa perché sarebbe stata una trasferta dura, perciò li saluto da qui. L'abbraccio con Nicola (Grbic ndr, suo ex compagno di squadra)? Uno scudetto per uno, l"anno scorso loro, quest'anno noi! Non so più che cosa dire".

Incassa con stile invece Radostin Stoytchev, che ha portato la sua squadra a un passo dal ricucire lo scudetto sulla muta da gara: "Devo essere contento lo stesso? Tutti si ricordano del campione, mai del vice. Abbiamo perso la nostra chance e questa è la giornata di Piacenza, ma ci resta il lavoro duro che abbiamo fatto per ricominciare l'anno prossimo".

Qualche numero: l'MVP è Hristo Zlatanov, l'uomo-simbolo del roster del club di Molinaroli, con 30 punti all'attivo. Il top scorer di Trento è invece Matey Kaziyski, con 27 punti. Più alta la percentuale in attacco di Trento (53% contro 51%), mentre per Piacenza funzionano meglio i fondamentali di ricezione e difesa (38% contro 30%).