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Pallavolo, Superlega - Yuji Nishida e i suoi "fratelli": 7 giovani che possono fare bene nella Serie A 2021-22

Marco Arcari

Pubblicato 07/10/2021 alle 18:52 GMT+2

PALLAVOLO, SUPERLEGA - Nella stagione 2021-22 non saranno pochi i giovanissimi esordienti. Ne abbiamo selezionati 7 - ma la lista completa sarebbe molto più lunga - che potrebbero fare la differenza per i rispettivi club. Oltre a Michieletto, occhi puntati soprattutto su Paolo Porro (alzatore di Milano), Yuji Nishida (opposto di Vibo Valentia) e Tommaso Rinaldi (schiacciatore di Cisterna).

Focus Volley

Credit Foto Eurosport

In Italia in cui il concetto di gioventù, specie nel mondo dello sport, è tanto aleatorio quanto onnicomprensivo. Esso va a incamerare atleti di età anche non più effettivamente verdi, a differenza di quanto avviene in altri Stati, e finisce forse per perdere il suo significato più puro. Peraltro, bisogna poi fare i conti anche col fatto che, in questo Paese, un giovane è sempre troppo giovane per essere caricato di pressioni e aspettative, ma finisce per risultare poi troppo vecchio nel momento in cui si vede offerte possibilità prima negate. Il ragionamento vale in tutti gli aspetti della vita, ma nello sport trova forse una sua sublimazione nel momento in cui si considerano giovani atleti di 25 anni e ancora “bambini” o giovani promesse quelli di 17/18. A fare eccezione, ancora una volta, sembra essere il mondo della pallavolo o, meglio, della Superlega. La stagione 2021-22 vedrà molti giovani protagonisti; andiamo a scoprirne insieme alcuni. Nota per il lettore: in questo articolo non comparirà il nome di Alessandro Michieletto. Del nuovo Efesto del volley azzurro abbiamo già scritto approfonditamente ed è chiaro che, dopo un’estate a quei livelli, la consacrazione è già ampiamente avvenuta. Ora si tratta solo di entrare nella ristrettissima cerchia dei fenomeni assoluti. Siamo certi che Michieletto abbia tutte le carte in regola per farlo.

Paolo Porro, classe 2000 – Allianz Milano

Nel luglio scorso, il club milanese e Padova si sono accordati per il passaggio dell’alzatore all’Allianz, tramite la firma su un triennale che sembra fatto ad hoc per rendere Porro punto di forza della squadra allenata da Roberto Piazza. Nato a Genova il 27 ottobre 2001, cresciuto nelle giovanili del Volley Treviso, Porro può ripercorrere le orme – e il percorso di crescita – avuto da Riccardo Sbertoli: Milano conferma così di voler puntare su un palleggiatore dotato di un enorme talento ma, a differenza del suo predecessore, un po’ undersize per il ruolo. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: nella pallavolo contemporanea l’altezza è fondamentale, ma non è tutto. Lo sta dimostrando, seppur a livello di Under, lo stesso Porro. Miglior palleggiatore al Mondiale U19 tunisino del 2019 (oro per l’Italia), ma anche all’Europeo U20 del 2020 (argento per gli azzurrini, dopo un 1-3 combattutissimo con la Russia) e al Mondiale U21 appena conclusosi. C’è chi sostiene che sarà un punto debole a muro, ma non è del tutto vero. Sicuramente l’altezza non lo favorisce, ma lui compensa con grande senso della posizione e capacità di invadere a rete non comuni. Se a ciò si aggiungono enormi doti in difesa – nel fondamentale è stato uno dei migliori al Mondiale U21, addirittura ancor più decisivo del libero Damiano Catania – e una proprietà di palleggio senza eguali, si comprende appieno quanto l’investimento di Milano si rivelerà azzeccato.

Damiano Catania, classe 2000 – Gas Sales Bluenergy Piacenza

Il ruolo di libero è sempre e comunque molto “particolare”, specie nella pallavolo contemporanea. Catania approccia però la Superlega 2021-22 quale miglior libero al Mondiale U21 appena vinto dall’Italia e, molto probabilmente, sarà il vice di Leonardo Scanferla nella Piacenza allenata dalla leggenda Lorenzo Bernardi. Sostiene che la grinta sia la sua dote migliore in campo, ma con la maglia azzurra ci ha mostrato anche un ottimo piano di rimbalzo e tantissima reattività in ricezione. Ha ragione nel sostenere che, dopo quattro stagioni di Serie A2 – debutto nel 2016-17 con la maglia di Castellana Grotte –, passare al piano superiore significa fare un altro sport, ma rimane comunque un talento importante, con tutte le carte in regola per scalare posizioni nelle gerarchie di mister-secolo. Piacenza parte appena dietro a Civitanova, Modena e Perugia, ma, insieme all’Itas Trentino e altre squadre vorrà fare da “quarto incomodo” in questo campionato italiano. L’anno scorso una stagione da assoluto protagonista con Cuneo, conclusasi in semifinale Playoff e solo per mano della futura neopromossa Prisma Taranto, in cui giocava anche l’esperto fratello di Angel Dennis, Williams Padura Diaz.
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Damiano Catania durante la sfida tra Acqua S.Bernardo Cuneo e Conad Reggio Emilia (Photo credits: legavolley.it)

Credit Foto Eurosport

Dimitar Dimitrov, classe 2000 – Consar RCM Ravenna

La squadra di coach Emanuele Zanini prosegue nel solco della linea verde, almeno per quanto riguarda il ruolo di opposto. Dimitrov, nato in Bulgaria l’11 dicembre 2000, è infatti l’ultimo giovanissimo atleta, in ordine di tempo, a partire titolare in posto 2 nella stagione d’esordio in SuperLega. Si tratta del settimo pallavolista bulgaro a vestire la maglia di Ravenna, ma non ci si soffermi solo sulla giovanissima età. Da tempo Dimitrov è aggregato alla Nazionale maggiore della Bulgaria, allenata da Silvano Prandi, anche se agli ultimi Europei l’abbiamo visto pochissimo in campo. Mancino dotato di colpi altissimi e potenti, predilige la diagonale ma anche in parallela sa mettere a terra “chiodi” spaventosi. Dovrà sicuramente crescere in tutti i fondamentali, ma Ravenna sembra realtà in cui possa consacrarsi come uno dei volti nuovi di un campionato in cui i giovani la faranno da padroni.

Marlon Yant Herrera, classe 2001 – Cucine Lube Civitanova

Se pensiamo a Cuba, ci vengono in mente tre cose: rhum, sigari e pallavolo. Quanto all’ultima, alla Lube sanno bene come valorizzarla e, nel maggio 2020, si sono assicurati anche le prestazioni di uno dei talenti cubani più interessanti, andando a comporre un terzetto niente male con Osmany Juantorena (cubano naturalizzato italiano) e Robertlandy Simon. Sarebbe stato un quartetto, se Yoandy Leal non si fosse accasato a Modena per la stagione 2021-22, ma poco male. Due anni fa Yant Herrera è risultato uno dei migliori schiacciatori nel campionato francese, mentre l’anno scorso l’abbiamo visto un po’ a intermittenza e con qualche difficoltà in ricezione. Rimane però un prospetto interessantissimo, già argento al Mondiale U21 del 2017 (netto 3-0 della Polonia su Cuba) e destinato a grandi cose anche in Italia. Non sarà facile emergere in un roster pieno di talento e campioni, ma Gianlorenzo Blengini sa di avere tra le mani un’arma tattica in uscita dalla panchina. Sfruttarlo a dovere potrà essere una chiave importante per la lunghissima stagione di Civitanova, impegnata anche nel duro Girone C della CEV Champions League.
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Marlon Yant Herrera nella finale dei Giochi Panamericani 2019 contro l'Argentina

Credit Foto Getty Images

Tommaso Stefani, classe 2001 – Gioiella Prisma Taranto

Uno dei migliori opposti al Mondiale U21 appena vinto dall’Italia. 210 centimetri di altezza, già una discreta esperienza in SuperLega, maturata con la maglia di Ravenna, e un futuro roseo davanti a sé, anche come ingranaggio importante nell’orologio del ricambio generazionale per la Nazionale di Fefè De Giorgi. Stefani cerca sempre di rifuggire dall’etichetta di nuovo “gioiellino” del volley azzurro, un po’ per il suo essere molto autocritico, ma anche per il fatto che ancora, a suo dire, non ha dimostrato nulla. Sarà il vice dell’esperto Giulio Sabbi, nello scacchiere a disposizione di un tecnico molto esigente ma altrettanto preparato, quale Vincenzo Di Pinto. La stagione 2021-22 potrebbe essere quella del definitivo salto di qualità, per un opposto molto dotato tecnicamente e atleticamente. È chiaro che a livello giovanile abbia fatto, spesso e volentieri, la differenza grazie a un fisico fuori dall’ordinario, ma la mano rimane comunque ottima e i margini di miglioramento sono importanti. Deve prendere un vero ritmo partita e confrontarsi col livello dei “grandi”: anche qui, come in tanti altri sport di squadra, la differenza non sarà solo nell’altezza o nella velocità del colpo, bensì nel timing dell’esecuzione.

Yuji Nishida, classe 2000 – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia

186 centimetri di altezza, 350 di high in termini di schiacciata. Almeno stando a quanto riporta il sito del campionato giapponese e a ciò che abbiamo visto ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Nella rassegna a cinque cerchi è diventato il decimo pallavolista di sempre a realizzare almeno 30 punti in una partita, peraltro fondamentale. Nel 3-2 sull’Iran, Nishida ha messo a terra 30 punti e trascinato la Nazionale del Sol Levante ai quarti di finale, un traguardo che mancava da circa 30 anni. Senza dubbio, l’opposto nato il 30 gennaio 2000 calamiterà la nostra attenzione per tutta la durata della SuperLega 2021-22. Non a caso ha scelto l’Italia per ampliare il proprio bagaglio tecnico e affinare un talento debordante, in cui la verticalità lascia senza parole chiunque lo guardi. Non sarà un caso se lo troveremo nelle prime posizioni dei giocatori con più attacchi vincenti (e con la maggiore efficienza), grazie a un mancino devastante in qualsiasi situazione di alzata. Con palla alta dà il meglio di sé, potendo sprigionare una potenza disumana, ma è con palla staccata da rete che impressiona maggiormente, tirando praticamente tutto ciò che gli viene recapitato sopra la testa. Dai 9 metri è poi un dinamitardo pallavolistico: le ricezioni dei club italiani impareranno molto presto a conoscerlo.
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Yuji Nishida durante la vittoria del Giappone sull'Iran (3-2) ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020

Credit Foto Getty Images

Tommaso Rinaldi, classe 2001 – Top Volley Cisterna

Miglior schiacciatore, insieme a Manuel Armoa (Argentina), all’ultimo Mondiale U21, punto di forza di moltissime Under azzurre e giocatore destinato a scrivere pagine importanti nel libro della pallavolo tricolore, ma non solo. Rinaldi ha tutto per diventare un vero top-player, forte di una completezza che ricorda tanto quella di Michieletto. MVP al Mondiale U19 del 2019, in cui era capitano dell’Italia, adesso viene il “difficile”: confermarsi nel massimo livello italiano – e nel campionato più competitivo del mondo – e dimostrare di avere faccia tosta per non assecondare alcun timore reverenziale nei confronti di autentiche leggende contemporanee del gioco. Cresciuto nelle giovanili di Modena, a Cisterna troverà un coach – Fabio Soli – che saprà valorizzarne le qualità. Rinaldi, figlio d’arte, ha già esordito in Champions League: era il 26 febbraio 2020 e l’allora Leo Shoes Modena di coach Andrea Giani l’aveva lanciato titolare, complici le assenze di Ivan Zaytsev e Matt Anderson; nel successo per 3-0 contro il GFC Ajaccio, Rinaldi si era fatto notare non soltanto per gli 11 punti messi a referto. Ora un ruolo più importante, a livello personale, in una società molto ben organizzata e con a disposizione tutto ciò che serve per fare una bella stagione.
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