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Italia, è già semifinale! Giappone battuto al tiebreak ed eliminato

Marco Castro

Aggiornato 15/10/2018 alle 15:57 GMT+2

Le azzurre mantengono immacolato il proprio ruolino di marcia anche alle Final Six (10 successi su 10) e battendo le padrone di casa per 3-2 (25-20, 22-25, 25-21, 19-25, 15-13) si qualificano per le semifinali del Mondiale. Ora la sfida con la Serbia per determinare la prima del girone.

Miryam Sylla contro il Giappone

Credit Foto From Official Website

Quest'Italia non si batte, quest'Italia non si ferma! Le azzurre continua la loro marcia impeccabile anche alle Final Six (10 vittorie su 10), battono il Giappone e si qualificano per le semifinali del Mondiale. Una partita sofferta contro le padroni di case, mai dome e spinte dal caloroso pubblico di Nagoya fino al duro e giusto tiebreak. L'Italia vince 3-2 (25-20, 22-25, 25-21, 19-25, 15-13) e vola a Yokohama: prima però, la sfida alla Serbia per determinare la prima del girone. Nell'altro gruppo già qualificate Olanda e Cina, eliminati gli Stati Uniti.

La partita

L'Italia parte bene, solida e concentrata. È Miriam Sylla la trascinatrice delle azzurre nella prima fase ed è soprattutto grazie ai suoi attacchi che le ragazze di Mazzanti scavano il primo gap (7-3). Le certezze a muro di Chirichella e Danesi respingono i tentativi di rimonta del Giappone mentre a metà del set, dopo un inizio in sordina, si iscrive al match anche Paola Egonu. La schiacciatrice dell'AGIL Volley si sblocca con un paio di pipe devastanti e prende fiducia anche a muro, rispedendo al mittente un paio di attacchi avversari. L'Italia c'è e controlla, Bosetti sigla il punto che vale il primo set.
Il Giappone reagisce bene e alza i giri in difesa. Koga e Haraki firmano il break (3-7), mentre l'Italia rallenta decisamente il ritmo. Chirichella fatica e il servizio delle azzurre non riesce ad essere incisivo. Egonu prova a tenere a contatto l'Italia con una serie di schiacciate devastanti (20-21), ma offensivamente rimane l'unico punto di riferimento. L'errore di Chirichella con la fast e l'invasione di Danesi consegnano il set del pareggio alle giapponesi. Le padrone di casa sfruttano l'onda dell'entusiasmo. La difesa di Ishi e gli errori azzurri in ricezione fanno scappare il Giappone ma Egonu e Sylla rovesciano il punteggio. E se il Giappone non molla, Danesi scollina i 30 muri in questo Mondiale facendo capire che dalla sua parte è vita dura per tutte. Egonu, nel frattempo, si trasfroma in una macchina da guerra. Un suo attacco che sfiora i 100 km/h vale il 22-18, il Giappone non può controbattere. E Sylla chiude il set: 2-1.
Questa volta è l'Italia a sfruttare l'inerzia e ad allungare all'alba del quarto. Ma il Giappone sa che non può mollare e ribalta il punteggio (4-6) con caparbietà e tecnica. Gli attacchi di Haraki e gli Ishi ora fanno la differenza e quando la tensione sale, le azzurre escono colpevolmente dalla partita. Un break di 0-6, confezionato con la solita difesa e diversi errori banali azzurri, lancia il Giappone (10-16). La squadra di Nakada è in trance agonistica, l'Italia in trance e basta. Mazzanti fa ruotare le sue giocatrici ma risultato non cambia. Sarà tiebreak.
Nel momento decisivo, l'Italia si aggrappa alla sua giocatrice più micidiale: Paola Egonu. La 19enne di Cittadella guida le azzurre in un set giocato punto a punto. Un errore di Sylla in ricezione vale il minibreak Giappone, che va al cambio campo in vantaggio per 8-6. Ma un muro di Danesi, due missili di Egonu e una difesa di Sylla ribaltano tutto. L'Italia si procura 3 match point: il Giappone sull'orlo del baratro, ne salva due, ma nulla può sull'attacco finale di Egonu. Punto numero 36 per lei, trionfo per l'Italia. Siamo a Yokohama.
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