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Le pagelle dei Mondiali: super Serbia, orgogliosi dell'Italia di Paola Egonu! Razzisti, basta!

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Aggiornato 22/10/2018 alle 17:58 GMT+2

Diamo i voti alle protagoniste di questa kermesse iridata che si è appena chiusa in Giappone. Da un'Italia, trascinata dalla stella Paola Egonu, perfetta, a una Serbia da lode, passando per una passione italica risvegliata, fino ai vergognosi insulti che si beccano una tripla bocciatura finale.

L'Italia con la medaglia d'argento ai Mondiali

Credit Foto From Official Website

Si sono appena chiusi i Mondiali di pallavolo femminili, che hanno appassionato il popolo nostrano ancor più di quelli maschili perché l’Italia ha conquistato uno splendido argento. Proviamo quindi a dare i voti alle protagoniste di questa kermesse.

10 e lode alla Serbia e alla sua corazziera Tijana Boskovic

Il voto forse è scontato, ma “chi vince ride” e della Serbia non si può proprio dire nulla. Brave, ordinate, coese, protagoniste di un bel torneo e di una finale ancora più bella. Peccato che dall’altra parte della rete ci fosse l’Italia... Ma con Boskovic MVP della manifestazione e una palleggiatrice da sogno (Ognjenovic), non c’è nulla di rubato nel loro oro. Onore al merito.
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Tijana Boškovic

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10 alla commovente Italia di belle speranze di Davide Mazzanti

Il voto per il collettivo è quasi la perfezione: le azzurre sono arrivate abbastanza inaspettatamente in finale, ma con grande autorevolezza. Giusto quindi premiare il gruppo per tenacia, resistenza, costanza, testa e anche un po’ di faccia tosta, indipendentemente dalle considerazioni specifiche sulla finale. E questa squadra può solo crescere. Avanti così.

9 al talento sconfinato della 19enne Paola Egonu

Un voto a parte lo merita Paola Ogechi Egonu, il nostro opposto, la miglior marcatrice del torneo. La veneta ha totalizzato 324 punti in tutta la rassegna iridata: indiscutibilmente bravissima e indispensabile per la squadra azzurra, un ciclone che ha abbattuto tutto e tutti. Sorriso contagioso, una trascinatrice indispensabile in una macchina già rodata che si è esaltata nella manifestazione iridata. "Lancia meteoriti", l'hanno già ribattezzata sui social, e calcolando che 20 anni li compirà solamente a dicembre, il futuro delle 'ragazze terribili' è in saldissime mani grazie a Paola da Cittadella. Con buona pace dei soliti e stupidi commenti...

8 alla Cina rediviva nella finalina

Le cinesi sono le campionesse olimpiche in carica e tutti si aspettavano grandi cose da loro; le hanno fatte, conquistando un bellissimo bronzo, relegate alla finale 3°-4° posto proprio dall’incredibile Italia. Nonostante la sconfitta bruciante per 3-2 in semifinale contro le azzurre, le cinesi hanno rialzato la testa e hanno strapazzato l’Olanda in tre set senza storia. Prova d’orgoglio.

7 all'accoglienza in stile "calcio" dei tifosi a Malpensa

Il piacevole prezzo della popolarità nell'era dei social. Forse i puristi della pallavolo non apprezzeranno, anche perché non abituati, molto, però un argento Mondiale dove una finale mancava dal 2002 ha risvegliato l'orgoglio nazionale. Che bellezza. Perché essere italiani è più bello!

6 al Giappone che ha stupito tutti

Chi ospita i Mondiali non deve fare le qualificazioni, quindi c’era un po’ di scetticismo nei confronti delle padrone di casa. Invece, con il sesto posto nel torneo, hanno fatto più di quanto si pensasse, al di là di ogni possibile pronostico. In fin dei conti, si tratta di una squadra di giocatrici “piccole”, che quindi incentrano il loro gioco più su una difesa efficace che su un attacco devastante. E ha funzionato finché si poteva. Congratulazioni.

5 al Brasile in costante declino

Sono finiti i tempi di Jaqueline e Sheilla e questo è un dato di fatto. Quattro anni fa le verdeoro, ancora con la vecchia guardia, furono bronzo ai Mondiali, due anni dopo in casa ai Giochi Olimpici di Rio furono quinte. La nuova squadra di Ze Roberto si ritrova meno consistente dei periodi dell’imbattibilità e lontana dai fasti cui eravamo tutti abituati. E anche questa volta il risultato è deludente: 7° posto. Fine di un ciclo.
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Il Brasile ai Mondiali di pallavolo

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4 alla formula delle classifiche

Non è colpa di nessuno, ma la formula per la compilazione delle classifiche (esattamente come al maschile) non era chiarissima per il pubblico meno assiduo. Il fatto che ci si portasse dietro i punti fatti nelle fasi precedenti ha solo confuso un po’ le acque. C’è da dire che all’Italia, con 10 vittorie consecutive, ha fatto solo comodo. Adeguiamoci.

3 agli USA, inaspettatamente fuori dal podio

Le statunitensi arrivavano da campionesse mondiali in carica e detentrici del bronzo olimpico. E questa volta sono quinte, inaspettatamente giù dal podio visti i pronostici. Buon per l’Italia, però per una Nazione che ha a disposizione il meglio dello sport tra strutture e bacino di scelta degli atleti, ci si aspetta sempre qualcosa di più. Delusione.

2, 1 e 0 ai commenti razzisti visti sui social contro le ragazze italiane

Per una volta racchiudiamo i tre peggiori voti in un solo commento. Già, perché non è solamente zero. No, questa cosa ha stufato, stufato e ancora stufato. Queste cretinate fanno schifo, schifo e ancora più schifo. Lo ripetiamo tre volte, e se serve all'infinitio. Perché in un momento di festa come quello per un argento mondiale c’è sempre chi riesce a rovinare tutto con commenti beceri e inqualificabili? E le considerazioni razziste nei confronti delle ragazze italiane (che sono inqualificabili e che quindi non riporteremo) apparse sui social sono solo degne di biasimo. Siamo nel 2018, l’epoca dell’integrazione: vergogna.
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