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Paralimpiadi Pechino 2022: i 10 atleti più famosi da seguire

Fabio Psoroulas

Pubblicato 04/03/2022 alle 18:44 GMT+1

PARALIMPIADI - Dal 4 al 13 marzo a Pechino andranno in scena i Giochi Paralimpici 2022. Saranno 78 gli eventi che daranno medaglie, suddivisi in 6 sport. Andiamo a scoprire i 10 atleti più rappresentativi di questa 13ma edizione invernale. Tra questi c'è sicuramente il nostro portabandiera Giacomo Bertagnolli, che a Pyeongchang si è messo al collo ben 4 medaglie, tra cui due d'oro.

Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal festeggiano alle Paralimpiadi di PyeongChang 2018

Credit Foto Getty Images

Dal 4 al 13 marzo in Cina avranno luogo i Giochi Paralimpici di Pechino 2022. Come da tradizione ormai trentennale, dopo le Olimpiadi invernali arrivano le Paralimpiadi, che si disputeranno nelle stesse location teatro dei Giochi qualche settimana fa.
Ci saranno 78 eventi che daranno medaglie, divisi in sei sport. 39 sono eventi per atleti maschi, 35 sono per le donne e quattro sono eventi misti. Parlando di atleti, andiamo a scoprire i dieci campioni da non perdere in questa edizione dei Giochi Paralimpici. Dieci sportivi già plurimedagliati nelle edizioni precedenti, che hanno come obiettivo quello di aumentare il loro palmares ed entrare sempre di più nella storia dello sport paralimpico.

Rico Roman (USA) - Hockey

Iniziamo con Rico Roman, una leggenda dell'hockey su ghiaccio. Giocando come attaccante per il Team USA, ha vinto l'oro con la sua nazionale sia alle Paralimpiadi invernali di PyeongChang 2018 che a quelle di Sochi 2014. Pertanto, in qualità di campioni in carica, gli americani puntano sul 40enne di grande esperienza per portarli addirittura al quarto oro consecutivo nell'hockey, dato che sono imbattuti da Vancouver 2010.
Uno dei giocatori più celebri dei Giochi Paralimpici invernali, Roman è un veterano di guerra. Stava prestando servizio nell'esercito degli Stati Uniti in Iraq quando le ferite causate da un'esplosione gli hanno causato l'amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio nel 2007. Ha iniziato quindi a giocare a sledge hockey l'anno successivo e ha vinto il primo oro per il Team USA a livello di campionato del mondo nel 2012. Successivamente, la squadra, con Roman come attaccante, ha vinto altre quattro medaglie, incluso l'oro nel 2021 a livello mondiale.

Seong-Hwan Jung (Corea del Sud) - Hockey

Se c'è un giocatore di hockey su ghiaccio che può mettere in ombra Roman ai Giochi, è Seong-Hwan Jung. Soprannominato il "Messi" del ghiaccio, è un'icona nel suo paese d'origine e ha aiutato la sua squadra a vincere un bronzo alle Paralimpiadi di Pyeongchang 2018. È stato anche il capocannoniere dei suoi per quattro campionati del mondo consecutivi. Da molte parti è considerato il più forte giocatore del momento, sicuramente il più veloce.
Jung è il motivo principale per l'attenzione che l'hockey su ghiaccio ha raccolto in Corea del Sud. Curioso che il 35enne si sia ritirato dopo la medaglia vinta ai Giochi del 2018 per dedicarsi allo sci di fondo, ma è tornato subito sul ghiaccio nel giro di pochi mesi. Difficile che con la sua Nazionale possa impensierire lo strapotere USA nell'hockey, ma la medaglia è assolutamente alla portata.

Henrieta Farkašová e Natalia Subrtova (Slovacchia) - Sci alpino

Dopo due uomini parliamo di una donna, anzi di due, che giustamente devono essere citate insieme. Henrieta Farkašová è una degli atleti, uomo o donna non cambia, più premiati di sempre ai Giochi Paralimpici invernali più premiate di tutti i tempi. Il suo palmares è composto da 12 medaglie nello sci alpino, di cui nove d'oro, senza contare le decine di medaglie mondiali. Da notare che ha conquistato medaglie olimpiche in tutte le cinque specialità dell'alpino.
Chi è la seconda donna? E' la sua guida. Farkašová è atleta ipovedende e scia da sempre ad alti livelli con Natália Šubrtová, anche lei slovacca e anche lei quindi vincitrice degli stessi titoli. Le due arrivano a Pechino in grande forma e pronte a trionfare in più occasioni. A Pyeongchang sono arrivati quattro ori e un argento. Vedremo cosa accadrà in questa edizione.

Oksana Masters (USA) - Sci nordico

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Oksana Masters

Credit Foto Getty Images

Tra i tanti atleti paralimpici importanti, la storia di Oksana è forse la più famosa. Masters è nata vicino a Chernobyl in Ucraina nel 1989. Si ritiene che sua madre biologica sia stata colpita dal disastro nucleare nel 1986. Così quando è nata, Oksana aveva un solo rene, niente pollici, 12 dita dei piedi, senza stinchi, gambe di dimensioni diverse e alcune parti dello stomaco. Non è stata quindi un'infanzia facile e a 14 anni ha dovuto subìre l'amputazione di entrambe le gambe sotto al ginocchio. Nel 1997 è stata adottata da una famiglia americana che l'ha portata negli USA e l'ha fatta diventare americana.
Oggi Oksana Masters è un'icona, avendo rappresentato gli Stati Uniti in molteplici sport sia nelle Paralimpiadi estive (canoa e ciclismo, dove ha vinto tre medaglia di cui due d'oro) che nelle Paralimpiadi Invernali. Il bottino in inverno recita due ori, tre argenti e due bronzi vinti tra fondo e biathlon nelle ultime due edizioni dei Giochi, cinque di queste medaglie ottenute a Pyeongchang. Anche lei volto da tenere presente a Pechino.

Mike Schultz (USA) - Snowboard

Le Paralimpiadi Invernali di Pechino 2022 saranno i secondi Giochi Paralimpici per lo snowboarder americano che ha vinto un oro e un argento quattro anni fa. Schultz ha avuto un incidente durante una gara di snowmobile race (una competizione con una sorta di motoslitte) nel 2008, che gli ha causato l'amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio. Grazie a una protesi ha cominciato a gareggiare nello snowboard paralimpico con grandi risultati. L'obiettivo per Pechino è fare doppietta, sia quindi nel cross che nel banked.

Marie Bochet (Francia) - Sci alpino

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Marie Bochet of France competes in the Alpine Skiing Women's Super-G Visually Impaired during day two of the PyeongChang 2018 Paralympic Games on March 11, 2018

Credit Foto Getty Images

Altra leggenda nel mondo dello sci alpino paralimpico. Parliamo di Marie Bochet, capace di vincere ben otto ori olimpici equamente suddivisi tra Sochi e Pyeongchang. Contando anche le medaglie mondiali, l'atleta francese ha conquistato ben trenta ori a riprova del suo assoluto dominio nello sci alpino. Bochet ha fatto il suo debutto alle Paralimpiadi nel 2010 a Vancouver all'età di 15 anni. Ha raggiunto la celebrità quattro anni dopo trionfando in quattro discipline nella categoria standing. L'obiettivo per Pechino è quello di rimpinguare il suo bottino di medaglie d'oro.

Benjamin Daviet (Francia) - Sci nordico

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Benjamin Daviet

Credit Foto Getty Images

Rimaniamo in Francia e parliamo di Benjamin Daviet, fondista e biatleta paralimpico. Aveva 17 anni quando si è rotto il condilo, una parte del femore. Nell'operazione seguente, uno stafilococco gli ha privato dell'uso del ginocchio sinistro, che semplicemente non si flette più. Così ha iniziato la sua carriera negli sport invernali, alternandosi tra fondo e biathlon. A Sochi si è portatao a casa il bronzo nella staffetta, mentre in Corea sono arrivati due ori e un argento nel biathlon e un oro e un argento nel fondo.

Kendall Gretsch (USA) - Sci nordico

Altro fenomeno dello sport paralimpico americano. Parliamo di Kendall Gretsch, ragazza statunitense classe 1992 nata con un problema alla spina dorsale. Ha vinto due ori olimpici a Pyeongchang, uno nella spint del biathlon, l'altro nella 12 km nel fondo. In questo quadriennio però si è data da fare e si è presa anche l'oro nelle Paralimpiadi estive a Tokyo nel triathon, diventando la terza donna americana a riuscire nell'impresa di vincere almeno un titolo paralimpico sia nei Giochi invernali che estivi.

Giacomo Bertagnolli (Italia) - Sci alpino

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2018, Giacomo Bertagnolli, Pyeongchang 2018, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Per ultimo non possiamo non parlare del portabandiera italiano, il leader della nostra delegazione da 32 atleti. Giacomo Bertagnolli è un ragazzo di 23 anni, capace di vincere a Pyeongchang ben quattro medaglie, di cui due d'oro nello sci alpino, precisamente in gigante e in slalom. Ipovedente sin dalla nascita a causa di un'atrofia del nervo ottico, ha conquistato in carriera anche 6 titoli mondiali. A Pechino ci arriva al top della forma, è lui la nostra punta di diamante a questi Giochi.
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Grazie Italia: le emozioni delle 17 medaglie vinte a Pechino 2022

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