Alina Zagitova e Red Gerard: tra sacro e profano, il futuro delle Olimpiadi è già millennial
Aggiornato 26/02/2018 alle 21:23 GMT+1
La Zagitova ha riscritto a 15 anni la storia del pattinaggio di figura. Redmond Gerard, nuovo idolo dello slopestyle, è il primo Duemila medaglia d'oro ai Giochi. Se gli opposti s'attaggono fra il ghiaccio bollente dei pattini russi e la neve battuta da un salto americano, loro sono la coppia più improbabile e insieme la netta immagine di un raggiante futuro a cinque cerchi.
Nata a Iževsk il 18 maggio 2002, come d’incanto, Алина Ильназовна Загитова ha trasfigurato la Gangneung Arena di PyeongChang nel lago dei cigni. Magnifica visione, poesia in movimento, Alina Zagitova è una magia bianca che si libra sulle note di Čajkovskij. È il 21 febbraio 2018 ed Eteri Tutberidze ha lo sguardo fermo mentre il pattinaggio di figura sta cambiando per sempre.
Oggi che l’inverno con la mia generazione è sospeso nel tempo di quel triplo lutz/rittberger, ora che il cigno nero volteggia tra flip e axel, chi incide il nuovo primato del corto (82.92) nell’antologia del pattinaggio ha appena quindici anni e la grazia innaturale di Nijinsky. Due giorni dopo, la sfida fraterna tra Alina Zagitova ed Evgenia Medvedeva si tinge di rosso passione mentre i pattini carezzano il ghiaccio e la musica del Don Chisciotte riempie i cuori come una marcia trionfale.
Scese evitando di guardarla a lungo come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare. (Lev Tolstoj, Anna Karenina)
È la sfida ontologica della mimesi interpretativa contro l’eccellenza dell’esercizio. La regina Zhenya, che ha diciotto anni, guarda la sua piccola Alina che ieri era un cigno nero e adesso ha vinto la medaglia d’oro. Oggi che la Medvedeva versa lacrime sul ghiaccio, perché ha perso dalla magnifica Zagitova, sanno tutti che questa dualità divina avrà un lunghissimo destino.
Nel solco della leggendaria Nadia Comaneci - che a 14 anni ottenne lo storico 10 alle parallele di Montreal - Alina Zagitova non è la più giovane olimpionica delle figure visto che, a Nagano 1998, Tara Lipinski aveva sei giorni in meno. Dalla cortina di ferro della Comaneci alla bandiera neutrale degli atleti olimpici russi, la Zagitova non è nemmeno la prima Gold Milennial nella storia dei Giochi Olimpici perché, da calendario, la precede Redmond Gerard medaglia d’oro nello snowboard slopestyle.
Nato il 29 giugno 2000 a Westlake Ohio, ora si parla di un teenager dai capelli fulvi e le guance rosse che, dalle piste di Cuyahoga, è decollato verso PyeongChang col suo clan che pare uscito dai Tenenbaum. Per intendersi - mentre Eteri riservava una garbata carezza alle sue due bambine, che sono già le migliori pattinatrici del secolo - papà Gerard si stappa una birra e la agita al cielo quando il suo Red chiude una run perfetta sulla tavola.
Che testa che aveva per essere appena un ragazzo! È pronto a qualunque impresa comporti un rischio e il fascino dell'avventura. (Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn)
Sacro e profano, squisito bianco e caos rosso: se gli opposti s'attaggono fra il ghiaccio bollente dei pattini russi e la neve battuta da un salto americano, Alina Zagitova e Red Gerard sono la coppia più improbabile e insieme la netta immagine di un raggiante futuro a cinque cerchi. La guerra fredda è finita. Le nuove Olimpiadi si formano di moderni Tom Sawyer e meccaniche celesti.
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