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Bravissima Francesca Lollobrigida, è terza anche nei 3000 metri e seconda nell'all-round

DaOAsport

Pubblicato 11/01/2019 alle 16:27 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Francesca Lollobrigida in azione nei 1500 metri durante le Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018

Credit Foto Getty Images

Francesca Lollobrigida continua a dare spettacolo agli Europei di speed skating 2019 di Collalbo (BZ). Dopo il terzo posto nei 500 metri, l’azzurra ha conseguito il medesimo risultato anche nei 3000: al giro di boa è seconda nella classifica all-round ed il sogno di una medaglia inizia a prendere concretamente forma.
Sulla pista all’aperto situata in Alto Adige, la romana ha fermato il cronometro sul tempo di 4’11″282, agguantando una terza piazza forse insperata alla vigilia su questa distanza. A trionfare, come già accaduto nei 500, è stata l’olandese Antoinette de Jong (4’08″075), appena 15 centesimi meglio rispetto alla fuoriclasse ceca Martina Sablikova.
Lollobrigida è riuscita a gestire al meglio lo sforzo e, grazie ad un ultimo giro da 32″5, mezzo secondo più veloce rispetto alla tornata precedente, ha sopravanzato di appena 2 centesimi la russa Natalia Voronina, una delle pretendenti più pericolose nella corsa al podio nella generale. Quinto posto per l’olandese Carlijn Achtereekte (+3″85), poi la russa Evgeniia Lalenkova (+6″08).
Grande delusa di giornata è l’olandese Ireen Wüst, una delle grandi favorite della vigilia. La pluri-campionessa olimpica, dopo essere partita a razzo nei 3000 metri, ha pagato dazio nel finale, andando in crisi e concludendo settima a 6″54.
Nella classifica all-round è al comando de Jong con 80.535, poi troviamo Lollobrigida (81.440) e Wüst (82.155). In corsa per le medaglie restano anche Sablikova (82.230) e Voronina (82.643).
Domani si svolgeranno le ultime due gare da programma: 1500 e 5000 metri. La prima delle due rappresenta la distanza prediletta di Francesca Lollobrigida, che verosimilmente dovrà giocarsi tutto in questa prova in vista di una medaglia che sarebbe sensazionale. La classe 1991 dovrà costruire un vantaggio importante sulle inseguitrici (in particolare su Sablikova) in vista dei 5 km a lei molto meno congeniali. Di sicuro l’azzurra sta battagliando alla pari con i mostri sacri dello speed skating continentale, il che la dice lunga sullo straordinario livello di polivalenza raggiunto.
federico.militello@oasport.it
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