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Nicola Tumolero, ecco il giovane azzurro erede di Enrico Fabris che ha battuto il fenomeno Kramer

Ilaria Bottura

Aggiornato 15/02/2018 alle 16:25 GMT+1

Originario di Roana, sull'Altopiano di Asiago (in provincia di Vicenza), dalla stessa terra del mito Enrico Fabris, ha 23 anni e ha un presente e un futuro radioso davanti a sé: dopo il bronzo, ai Giochi lo rivedremo ancora impegnato nella gara ad inseguimento a squadre: ecco tutto quello che dovete sapere.

Nicola Tumolero - PyeongChang 2018

Credit Foto Getty Images

L’Italia scopre Nicola Tumolero nella gara che non è più propriamente la sua. Con un bellissimo bronzo nei 10000m del pattinaggio di velocità a PyeongChang, il giovane veneto guadagna uno spazio nel medagliere azzurro e la possibilità di farsi conoscere un po’ di più per il futuro. E allora, conosciamolo.

Chi è Nicola Tumolero

Nativo di Roana, sull'Altopiano di Asiago (in provincia di Vicenza), Nicola ha 23 anni, compiuti il 24 settembre scorso: proviene dalla stessa zona di Enrico Fabris, idolo indiscusso di Torino 2006. Pesa 66 kg per 170 cm di altezza ed è un atleta delle Fiamme Oro. Partecipa ovviamente ai Giochi Olimpici per la prima volta dopo una carriera partita in sordina e ora costantemente in crescita.

L’evoluzione di un giovane dopo la maturazione fisica

La sua carriera viaggia più o meno in parallelo con quella di Andrea Giovannini: entrambi promettenti a livello junior, con Giovannini leggermente avanti rispetto al compagno. Tumolero però conquista finalmente costanza e solidità con la maturazione fisica, a partire dal suo passaggio alle gare senior.

2018, l’anno della consacrazione

Una volta conquistata la costanza, Nicola pian piano si presenta come uno dei più forti fondisti della pista, con ottimi risultati soprattutto nei 5000m e nei 10000m; si arriva quindi al 2018, dove Tumolero si affaccia definitivamente sul panorama dei big: ai Campionati Europei di Kolomna (in Russia) Nicola è campione continentale nei 5000m, di cui è anche detentore del record italiano. A PyeongChang arriva invece la più bella soddisfazione a livello mondiale: il bronzo olimpico.

Il bronzo nell’"altra" gara

Mentre tutti, come era logico, si attendevano un risultato nella mezza distanza, a PyeongChang arriva il terzo posto nei 10000m, dopo una batteria sofferta, ma anche di fatto caratterizzata dall’ottima prestazione dell’avversario: è il canadese Ted-Jan Bloemen, che andrà poi a vincere l’oro con tanto di record olimpico. E tutti si aspettavano un altro “legno”, probabilmente, perché nell’ultima batteria c’era Sua Maestà Sven Kramer - 8 medaglie e 4 ori in 3 edizioni olimpiche - comprensibilmente considerato come uno dei papabili per il podio; invece l’olandese crolla nella seconda metà di gara e per l’azzurro è medaglia.

Che cosa aspettarci ancora da Nicola

Giovane dotato di una bella tecnica, con una pattinata sciolta, Tumolero non ha ancora concluso i suoi Giochi: lo rivedremo in compagnia di altri due azzurri per l’inseguimento a squadre in programma a partire dal 18 febbraio con i quarti di finale: di solito la squadra è formata da lui, Giovannini e uno tra Bugari e Malfatti. Potrebbe subentrare all’ultimo un’eventuale variazione che porterebbe invece a tenere Giovannini - in uno stato di forma non ottimale - come riserva: ciò che è certo è che il posto da titolare di Tumolero è intoccabile. Come il suo talento.
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