Cherchi, il Salvatore

Da ragazzo, a dar di guantoni, Salvatore Cherchi ci ha anche provato, fermandosi però alla tessera di novizio. Dal 1982, anno di nascita della OPI, Salvatore Cherchi si trasforma in manager del pugilato. In 26 anni, Salvatore e la sua OPI hanno fatto molto. Hanno organizzato, buon ultima, anche la memorabile serata dello scorso fine ottobre che ha visto Giacobbe Fragomeni, nella sua Milano, salire sul tetto del mondo "

Temevo che la notte di Fragomeni potesse non avere il successo che auspicavo. A posteriori, dico invece che sono più che soddisfatto dell'andamento della serata. Abbiamo avuto una meravigliosa cornice di pubblico. Spero che gli appassionati milanesi rispondano allo stesso modo anche il 19 dicembre. Anche la European Boxing Night è un grandissimo evento. Avremo Vidoz e Branco che cercheranno di prendere il titolo continentale, per quello dell'Unione Europea combatterà invece Giuseppe Lauri".

Il main event vedrà protagonista, contro Matt Skelton, il nostro Paolo Vidoz. Che Salvatore Cherchi ben conosce "E' un match alla portata di Paolo. Ce la può fare e lo spero. Abbiamo deciso di organizzare il tutto in Italia proprio perché abbiamo fiducia in lui. E' dal 1988 che in Italia non si disputa un europeo dei massimi con un italiano in ballo, in quella occasione fummo proprio noi ad occuparci dell'evento. Ci fa piacere, dopo 20 anni da quel giorno, essere ancora qui, ancora a lavorare per un grande evento".

Pungoliamo Salvatore Cherchi. La boxe italiana gode finalmente di buona salute? "Certamente, ma non da oggi. Penso a Silvio Branco e ai suoi mondiali, penso anche a Gianluca Branco, mi vengono in mente Parisi e tanti altri. Posso dire senza presunzione che i nostri pugili sono sempre tra i migliori, in Europa e nel mondo. Pugili che gli addetti ai lavori, intendo quelli non italiani ,conoscono ed apprezzano per il loro modo di combattere. La boxe italiana gode da tempo di buona salute, così è più corretto dire".

Infine, chiediamo a Cherchi se ha avuto modo di seguire le vicende televisive di Clemente Russo, l'argento olimpico di Pechino, medaglia d'argento anche nel reality show 'La Talpa': "L'ho seguito con curiosità. Si è comportato bene, mi spiace che non abbia vinto, secondo me lo meritava. Ha provato una nuova esperienza e credo che ne sia soddisfatto. Il suo futuro, però, credo che sia sempre nel pugilato. Clemente andrà avanti con la boxe, ci mancherebbe".