Crowdfunding per salvare il ring di Roma 1960 (su cui salirono Muhammad Alì e Nino Benvenuti)
DaEurosport
Aggiornato 31/05/2022 alle 15:11 GMT+2
PUGILATO - Dopo l'allarme lanciato dal quotidiano Leggo nel marzo 2021 domenica scorsa è iniziata ufficialmente una raccolta fondi (occorrono 18.500 euro) sulla piattaforma sportsupporter.it.
C'è una soluzione in vista per salvare il ring di Roma dei Giochi Olimpici 1960, quello su cui salirono contemporaneamente un giovanissimo Cassius Clay, non ancora Muhammad Ali, e la leggenda della boxe italiana Nino Benvenuti. Lo riporta l'ANSA quest'oggi.
Dopo l'allarme lanciato dal quotidiano Leggo nel marzo 2021 domenica scorsa è iniziata ufficialmente una raccolta fondi (occorrono 18.500 euro) sulla piattaforma sportsupporter.it.
Secondo quanto riporta lo stesso Leggo la vicenda ora si "illumina di nuove speranze": non ci sarà difatti alcuna asta sul mercato americano, nessun collezionista pronto a strappare quel ring dalla palestra Audace, a via Frangipane, nel rione Monti, come inizialmente paventato.
Decisivo è stato l'intervento di Roma Cares, la onlus del club calcistico giallorosso, che a supporto del progetto e per dare un forte slancio al crowdfunfing, attraverso il coordinamento di Francesco Pastorella, direttore di Roma Department, ha fatto produrre 120 maglie col doppio logo Audace/ Asr a edizione limitata e ha messo inoltre a disposizione 4 magliette da gara e 6 coppie di guantoni autografati da alcuni giocatori della prima squadra.
"Siamo in grandissima sofferenza - racconta Gabriele Venturini, primo maestro dell'Audace - perciò non possiamo far altro che sperare nell'aiuto di chi ha la passione per il pugilato, di chi crede in noi e nei valori che rappresentiamo da oltre 120 anni".
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
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